Gabriele Parpiglia, giornalista, ma soprattutto amico di Fabrizio Corona, risponde alle domande dei followers su Instagram fornendo la sua versione sui rumors secondo i quali l’aggressione subita dall’ex re dei paparazzi subita nel bosco di Rogoredo mentre girava per Massimo Giletti sia finta. A tale insinuazione, Parpiglia replica: “penso che la fonte sia sempre la stessa. Aria fritta. Scrivi una cosa del genere? Bene: devi chiedere un referto per capire, devi denunciare il 118, devi avere le ca**o di prove altrimenti sei un ca**o di non giornalista. Così si rovina il mio, il nostro lavoro”. In molti, poi, hanno fatto domande su Carlos, il figlio di Corona. Anche in questo caso, la risposta di Parpiglia è arrivata puntuale anche se il giornalista sottolinea che è sì un amico di Corona, ma non trascorre l’intera giornata con lui. “Mollatemi. Carlos non era con lui. Nemmeno io perché non vivo con lui. E non approvo tutto quello che fa. Sereni. Stava girando per Giletti. Che palle. Ciao, vado a lavorare”. (Aggiornamento di Stella Dibenedetto).
OGGI: “RACCONTA TUTTO RIDENDO”
Fabrizio Corona
fa parlare per la presunta aggressione nel bosco di Rogoredo. In molti stanno mettendo in dubbio quanto accaduto, sottolineando come possa essere stata la sua ennesima trovata per mettersi in evidenza. Oggi evidenza sul suo portale come sia particolarmente curioso il vedere Fabrizio Corona quasi ridere mentre racconta di un’aggressione con un coltello. Ci si chiede infatti se sia possibile parlare di certe cose col sorriso sulla bocca: “Si mette perfino a ridere, mentre dice di essere stato circondato e minacciato con un coltello. Sono sempre di più quelli che pensano all’ennesima messa in scena“. Fabrizio Corona al momento non si è difeso di fronte a chi gli ha rivolto comunque una pesante accusa e cioè quella di essersi inventato tutto. Sembra impensabile però che l’ex paparazzo più noto d’Italia non scenda in campo per difendere quanto gli è accaduto. Di certo lo vedremo presto in televisione a raccontare l’accaduto, riuscendo comunque, vero o no l’episodio, a far parlare ancora una volta di lui. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL WEB NON GLI CREDE
Continua a far discutere l’aggressione, presunta o tale, subita da Fabrizio Corona nel bosco di Rogoredo, famoso per essere luogo abituale di spaccio. Ma, come per ogni cosa che lo riguarda, anche stavolta c’è chi mette in dubbio la veridicità dell’accaduto. In particolare, i sospetti del web nascono dal fatto che nei filmati pubblicati da Corona, che testimoniano i soccorsi dopo l’aggressione, l’ex re dei paparazzi avessi indosso tanti oggetti di valore. Un dettaglio che stona con l’aggressione stessa che, stando a quanto rivelato, sarebbe stata causata da un tentato furto. Così, dal web, piovono commenti come questi: “Lo derubano e gli lasciano il Rolex al polso e la patacca d’anello d’oro… Ma ci credi sul serio a questo tu?”; “Lo picchiano e non gli rubano Rolex e collana d’oro. Fake 100%” oppure “Ci sono tanti modi per farsi pubblicità! È un genio”. Per molti, insomma, si tratta dell’ennesima trovata pubblicitaria. (Aggiornamento di Anna Montesano)
UN DETTAGLIO FA STORCERE IL NASO…
, anche l’aggressione dai pusher subita da Fabrizio Corona viene messa in dubbio nelle ultime ore. Non mancano i dubbi infatti sul pestaggio con furto che l’ex fotografo dei vip avrebbe subito questa notte nel boschetto di Rogoredo, a Milano. L’ex paparazzo era andato nella «patria dello spaccio italiano» con una troupe televisiva per realizzare un servizio per Non è l’Arena di Massimo Giletti. Sarebbe stato quindi aggredito da alcuni spacciatori che gli avrebbero rubato tutti i vestiti, lasciandolo in mutande. Nella fuga è poi caduto in un cespuglio di rovi, infatti nel video che ha pubblicato si vede il corpo pieno di graffi. Secondo Dagospia, c’è un particolare controverso: mentre il medico del 118 controlla battito e pressione all’ex paparazzo, si vede chiaramente che al polso c’è un Rolex Daytona Chocolat, del valore di circa 30mila euro, e poi al collo porta una vistosa catena d’oro. Gli unici oggetti di valore che indossava si sono salvati dai presunti spacciatori che lo avrebbero derubato? (agg. di Silvana Palazzo)
GILETTI SULL’AGGRESSIONE SUBITA DA CORONA
Massimo Giletti
è intervenuto a poche ore dall’aggressione subita da Fabrizio Corona nel boschetto di Rogoredo, una nota piazza di spaccio di Milano. Il conduttore di Non è l’Arena, il programma per il quale l’ex paparazzo dei vip stava realizzando un servizio sullo spaccio di eroina e varie dipendenze, ha parlato a Fanpage. «Lo sto raggiungendo adesso a Milano, è stato assalito da un gruppo di ragazzi di colore, abbiamo le immagini perché si è salvata una microcamera, per cui c’è del materiale che mostreremo domenica». Sulle condizioni di Fabrizio Corona ha aggiunto: «Devo dire che stanotte l’ho sentito molto provato, molto preoccupato, mi ha detto di essersela vista davvero brutta. Insomma, non è stata una bella notte per lui». Giletti ha spiegato perché Corona si è esposto a tale rischio: «Il nostro disegno era proprio andare nei luoghi dove lo Stato non va, per raccontare quei luoghi delle nostre città, spesso attaccati al centro storico, dove non c’è lo Stato, dove si ha paura ad entrare. Si sa che Fabrizio sta seguendo un percorso per disintossicarsi, quindi chi meglio di lui conosce quei meandri?». Infine, sulla collaborazione con Corona: «Io penso che ci sarà uno sviluppo, l’intenzione è quella di avere lui che racconta in queste condizioni un po’ al limite». (agg. di Silvana Palazzo)
I DETTAGLI DELL’AVVOCATO IVANO CHIESA
“La denuncia è automatica in questi casi.” a parlare è l’avvocato Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona, ha commentato l’aggressione subita ieri sera dall’ex re dei paparazzi nel cosiddetto ‘bosco della droga’ di Rogoredo, alla periferia sud di Milano. L’avvocato, come riporta l’Ansa, spiega: “Sono intervenute diverse pattuglie dei carabinieri e, da quel che so, hanno redatto una relazione di servizio. Non è stata una bella esperienza per lui”. E ancora aggiunge: “Stava girando un servizio con un operatore”, ha spiegato l’avvocato. Ivano Chiesa ammette che per Fabrizio Corona è stato un momento davvero terribile: “E’ stato picchiato e circondato, non è stata una bella esperienza”. Un momento da dimenticare per Fabrizio Corona che, per fortuna, non ha subito gravi conseguenze da questa aggressione. (Aggiornamento di Anna Montesano)
LE PAROLE DI GABRIELE PARPIGLIA
E’ un Gabriele Parpiglia stizzito quello che fornisce su Instagram dettagli sull’ultima “impresa” di Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi è stato infatti pestato nel bosco di Rogoredo, noto per essere una delle aree di spaccio e delinquenza più conosciute alle porte di Milano ma non solo mentre girava un servizio d’inchiesta per “Non è l’Arena” di Massimo Giletti. Il commento di Parpiglia, giornalista e amico molto stretto di Corona, è tranchant:”Credo stia cercando la morte a tutti i costi. Ma non ci riesce. Ieri stava girando per Giletti, così mi dice al telefono (non il suo perché l’hanno rubato). Il solito. Ormai non mi stupirebbe nemmeno vederlo mentre scala un grattacielo, senza protezioni. Che ci devo dire. Che ne so“. Evidentemente subissato di domande su Corona e sul figlio Carlos, che Corona si è detto grato a Dio di aver protetto, Parpiglia ha sbottato:”Mollatemi…Carlos non era con lui. Nemmeno io perché non vivo con lui. E non approvo tutto quello che fa. Fabrizio sta bene. Sereni. Stava girando per Giletti. Che palle ciao, vado a lavorare“. (agg. di Dario D’Angelo)
FABRIZIO CORONA PESTATO, BLITZ DEI CARABINIERI A ROGOREDO
Dopo il pestaggio nei confronti di Fabrizio Corona e della sua troupe, mentre si stava realizzando un servizio per il programma di Massimo Giletti, Non è l’Arena, i carabinieri hanno organizzato un maxi blitz nel boschetto dello spaccio di Rogoredo, periferia di Milano. Come riferito poco fa dai colleghi dell’agenzia Ansa, i militari dell’arma hanno disposto l’abbattimento delle baracche all’interno della stessa “zona franca”, dove vivono i pusher, tende e ripari di fortuna in plastica e lamine, dove gli spacciatori soggiornano di modo da aver un contatto ancora più diretto con i propri clienti. Come fa sapere l’Ansa, il blitz era in programma da giorni, anche se arrivato in concomitanza proprio con l’aggressione nei confronti dell’ex re dei paparazzi, pestato insieme ad un cameraman e a un fonico, con pugni, calci e bastoni: «Lo hanno riconosciuto quasi subito e gli hanno detto ‘ah tu puoi entrare’ – ha raccontato il cameraman insieme a Corona – in realtà era un modo per attirarlo in trappola, gli hanno messo le mani in tasca e hanno trovato il ricevitore della telecamera nascosta. A quel punto ci hanno aggredito e siamo scappati». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
FABRIZIO CORONA AGGREDITO: LE STORIE SU INSTAGRAM PRIMA DEL SERVIZIO
Fabrizio Corona
è stato aggredito nel noto boschetto dello spaccio di droga a Rogoredo, alle porte di Milano. L’ex paparazzo si trovava sul posto per realizzare un servizio assieme ad un cameraman e ad un fonico, per la trasmissione Non è l’Arena, condotta da Giletti. Era stato lui stesso ad annunciarlo con una storia su Instagram: «Backstage servizio per “Non è l’Arena” – diceva Corona poco prima del pestaggio – in onda domenica sera da Giletti, spettacolo! Microfono, telecamera nascosta, stasera vi spieghiamo come funziona lo spaccio della droga e che cos’è la droga». Corona ha quindi pubblicato una serie di video in cui si sente lo stesso parlare del problema della tossicodipendenza: «Il vero mondo della droga – afferma in un passaggio – non è mai stato raccontato, dove ci sono 13enne e 14enni…». Poi aggiunge, «Tanti proclami dalla politica, ma nessuno pensa alle cose serie». Un servizio in cui anche lo stesso Corona si è raccontato, ammettendo la sua tossicodipendenza: «Sto cercando di non ricadere negli errori che ho fatto – confessa – è un impegno, ci sto riuscendo e non mi sono vergognato a raccontarvelo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOSCHETTO DI ROGOREDO: PICCHIATO FABRIZIO CORONA
Torna a far parlare di se Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi, dopo la (presunta) finta relazione con Asia Argento, e dopo i tatuaggi satanici che hanno fatto allarmare l’ex Nina Moric, è finito nuovamente sotto i riflettori a seguito di un pestaggio subito nel famoso boschetto di Rogoredo, zona di spaccio e di delinquenza alle porte di Milano. Stando a quanto riferito da MilanoToday, la serata del 10 dicembre scorso Corona si sarebbe recato nel boschetto di cui sopra assieme ad un operatore e ad un fonico, per realizzare un servizio televisivo. Stando al giornalista Andrea Spadoni, Corona stava facendo un servizio/inchiesta per il programma dell’amico Massimo Giletti, Non è l’Arena, quando è stato aggredito da alcuni spacciatori infastiditi dalla presenza di estranei. Lo stesso Corona ha postato una foto sul proprio profilo Instagram, in cui si vede l’ex paparazzo all’interno di un’ambulanza mentre riceve delle cure mediche. Nessun problema serio per Fabrizio ma la paura è stata tanta visto che sarebbero state diverse le persone ad aver preso a pugni, ma anche a bastonate, l’ex fidanzato di Belen Rodriguez.
FABRIZIO CORONA AGGREDITO A ROGOREDO
«Stasera mi sono recato al Bosco di Rogoredo
– scrive Corona sulla sua pagina Instagram – patria nazionale dello spaccio italiano, dove anche la polizia si rifiuta di entrare. Mentre le uniche inchieste realizzate sono state fatte di giorno da giornalisti accompagnati da polizia di scorta a circondare la zona, io mi sono recato lì solo con un operatore e un fonico per raccontare il parallelismo della mia tossicodipendenza e quella che colpisce l’Italia e la povera gente che vede uno stato inerme e una polizia disinteressata. Tutto questo solo per raccontare in maniera oggettiva, come ho sempre fatto, la realtà. Ora, in questo momento ringrazio Dio per aver protetto mio figlio Carlos Maria». L’episodio si sarebbe verificato attorno alle 22:30 di lunedì sera, e dopo aver lanciato l’allarme sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri per le opportune verifiche. Sulla vicenda si è espresso anche Luca Cerchioni, presente con Corona al momento dell’aggressione: «Siamo stati pestati con le mani e con i bastoni – fa sapere su Instagram – siamo stati derubati. Corona non ha più i documenti e il cellulare, io non ho più i documenti».