Pamela Anderson si scaglia nuovamente contro Matteo Salvini, recentemente accusato di aver fatto tornare il fascismo in Italia. In una lunga intervista ai microfoni di Rolling Stone, l’attrice ha tenuto a ribadire: «Non lo conosco personalmente. Ma appena ho sentito il suo slogan “Prima gli italiani” durante la campagna elettorale, ho sentito in lontananza l’eco di Trump e del suo “America First”, ed è come se avessi avvertito cosa stava per accadere. Tutto si basa sull’odio per l’altro. Prendi l’esempio del cibo. Siamo arrivati al punto che si demonizzano le ricette straniere in cucina, come dimostra la storia del vostro famoso chef Vittorio Castellani. Sono sicura che il signor Salvini sotto sotto apprezzi il cibo etnico, e allora, mi chiedo, perché sta creando una società che ha paura di tutto ciò che viene da fuori, persino di quello che si mangia?». E nella serie di tweet degli scorsi giorni, la bagnina di Baywatch ha attaccato anche le istituzioni europee, con l’Europa che «vive una profonda crisi economica e sociale. La risposta è stata finora ovunque il populismo di destra. Io non sono stata di certo la prima a dire che l’austerità ha devastato l’Europa, ma così è. È stato un boomerang. L’establishment liberale non può salvare l’Europa, Macron e le proteste di questi giorni ne sono la prova. Sono molto preoccupata per il futuro dell’Europa. Voi no?».
PAMELA ANDERSON (ANCORA) CONTRO MATTEO SALVINI
Nel mirino dell’attrice americana non c’è soltanto il ministro dell’Interno italiano, nonchè segretario federale della Lega, ma anche Donald Trump e Jair Bolsonaro. E la Anderson cita Umberto Eco: «A me non sembra di aver reinventato la ruota, quando ho detto quella frase. Oppure sì? Nel 1995 il grande Umberto Eco scrisse il suo saggio Il fascismo eterno , che ho letto di recente. Descrive 14 peculiarità connaturate al fascismo, che per lui non rappresenta un sistema coerente. Per questo parla di “ur-fascismo”, che è caratterizzato dal culto delle tradizioni e dalla paura del diverso, dalla mobilitazioni della classe media frustrata e dall’ossessione per le cospirazioni, e ancora lo spregio per la debolezza, il machismo e così via. Pensa a leader come Trump, Bolsonaro e, appunto, Salvini: loro hanno tutte queste caratteristiche. Puoi chiamarlo fascismo oppure in un altro modo, ma il punto è che oggi viviamo in un mondo pericoloso ed è meglio iniziare a parlarne, prima che sia troppo tardi».