Tra i narratori del documentario dedicato a Luciano Pavarotti, Unici, c’è anche una delle grandissime voci che ha duettato con lui. Si tratta di Raina Kabaivanska, cantante lirica che ha un meraviglioso ricordo di Pavarotti. Infatti racconta: “Sentii questa voce per la prima volta al Metropolitan, una voce scesa dal cielo, con una base incredibile di tecnica che è molto importante. Perché reggere una lunga carriera non si regge sulla voce, si regge sulla tecnica.” Come viene riproposto ad Unici, di lei, anni fa, Luciano Pavarotti disse: “Lei per me è stata una compagna incredibile, mi ha insegnato come usare il diaframma. L’ho voluto imparare io da lei, non è che gliel’ho chiesto. – e ancora il cantante aggiunse – Secondo me è la voce più importante da punto di vista vocale puro di tutto questo secolo, almeno di quelli che ho sentito cantare io.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



IL RICORDO DELLA CANTANTE SU LUCIANO PAVAROTTI

Protagonista di Unici su Rai 2, Raina Kabaivanska ricorderà la sua vita sul palco al fianco di Luciano Pavarotti, con il quale ha condiviso alcuni dei momenti più intensi della sua straordinaria carriera. Soprano bulgaro naturalizzato italiano, è da sempre in prima linea quando si tratta di ricordare il celebre tenore e proprio qualche settimana fa, in occasione dell’83esimo compleanno del maestro, ha partecipato con altri grandi della musica lirica allo spettacolo in suo ricordo. Assieme a lei c’erano anche Evgeniya Chislova, Marily Santoro e Reynaldo Droz, accompagnati dall’Orchestra giovanile della via Emilia diretta da Giovanni Di Stefano. L’artista ha ricordato l’amico e partner anche in occasione dei 10 anni dalla scomparsa quando, ripercorrendo il loro passato, ricordò come quella voce che aveva incantato il mondo intero fosse “un dono di Dio”.



RANIA KABAIVANSKA: “LE NOSTRE STRADE SI DIVISERO, MA POI…”

Storica Partner di Luciano Pavarotti, Raina Kabaivanska ha incantato il mondo intero con la sua voce fuori dal comune. Modenese di adozione, ha sposato un farmacista originario della stessa città del noto Maestro, con il quale ha sin da subito condiviso la passione per l’Opera. Il primo incontro con Pavarotti, ricorda in una intervista concessa a Il Mattino, avvenne al concorso Peri a Reggio Emilia negli anni sessanta: “Io avevo vinto per le donne, lui per gli uomini. Ma poi le nostre strade si divisero”. Si ritrovarono solo nella metà degli anni settanta, quando entrambi avevano già conquistato una certa popolarità: “Io ero già al Met, lui debuttava a New York con Rigoletto – ricorda l’astista – Sentii una voce straordinaria e andai a curiosare. Lui ricordava tutto di quel concorso, mi disse: C’eri anche tu, eri una bella gnocca”.



“ABBIAMO CANTATO INSIEME DECINE DI VOLTE”

Raina Kabaivanska ha recentemente analizzato l’attuale panorama lirico italiano e, seppur oggi ci siano “tanti bravi giovani tenori, alcuni anche molto dotati”, è molto difficile ritrovare in qualcuno l’intensità che fu di Pavarotti: “Ognuno ha una sua cifra, Luciano naturalmente aveva la sua, direi dirompente”, ha ricordato infatti l’artista raggiunta da il Mattino. Nelle sue parole, anche il ricordo di quegli anni intensi al fianco del Maestro: “Insieme siamo stati una coppia stellare, abbiamo cantato decine e decine di volte insieme, sempre Tosca. Era l’unica opera comune dei nostri repertori, io sono sempre restata in un campo lirico-lirico”. Come sua partner, ha ricordato inoltre l’artista, si è esibita nei principali teatri mondiali: “Siamo stati Floria Tosca e Mario Cavaradossi in tutti i più grandi teatri del mondo: il Metropolitan a New York, il Covent Garden a Londra, e poi, Vienna, la Scala…”.