Fabrizio Frizzi c’è ancora. Non come “fantasma”, ma come presenza reale e tangibile. A 9 mesi dalla morte, il ricordo – quello sì – è ancora vivo. Antonella Clerici, madrina della Festa di Natale di Telethon, è la prima a dirlo: “Mi sembra sempre di vederlo entrare da qualche parte, con la sua risata…”. Al suo posto, mettiamola così, entra Carlotta Mantovan. “Sono fiera della borsa di studio intitolata a Fabrizio”, dice, visibilmente commossa. “Quest’anno è andata a una ragazza, Diletta Siciliano, una giovanissima ricercatrice”. È questa l’eredità più grande: “Non posso che ringraziarlo sempre, per tutto quello che ha fatto per noi di Telethon”. A parlare è Luca di Montezemolo: “Carlotta è ambasciatrice di Telethon, non solo per il nome che porta ma perché anche lei lo fa con grande passione”. Per dirla con Clerici, Fabrizio è “la persona che più di tutte ci ha donato qualcosa”. E noi lo doniamo di rimando, al 45510.
Festa di Natale e… festa dello sport, con Telethon
Da Marek Hamšík a Daniele De Rossi, è una serata ad alta dose sportiva. Non mancano le Farfalle dell’atletica leggera, qui in veste di coreografe del programma. Ma torniamo al calcio: il capitano del Napoli parla a lungo con Raffaele, un ragazzo di Pozzuoli che ha fatto un gran goal. L’obiettivo raggiunto riguarda la sua malattia, quella brutta e brutale bestia che lo costringe immobile sulla sedia a rotelle. Grazie alla ricerca, oggi, riesce finalmente a camminare da solo. Gigi D’Alessio racconta la sua storia, e per un napoletano doc non c’è miglior rappresentante. Dalla Campania ci si sposta verso nord: Roma. Guenda e Thomas sono due fratellini affetti dal solito male “raro”. Lui è un tifoso sfegatato della Magica, e il papà gli fa una sorpresa. A Trigoria non c’è nessun dottore: o meglio, uno ce n’è, ma è più un medico del sorriso (De Rossi).
Ospite d’onore
Mara Venier entra in studio e l’attenzione si catalizza su di lei. Funziona come con l’ospite o invitato d’onore: al suo arrivo si alzano tutti in piedi. D’altra parte, si chiama “Festa” di Natale non a caso. Mara è un po’ la zia di tutti. Sarà per questo che si fa intervistare dai bambini, i giornalisti più “spigliati” che la Rai abbia mai conosciuto. Il tema portante, nella migliore delle tradizioni, è il Natale e il suo modo di trascorrerlo. “Il 23 lavoro, ma poi raggiungo mio marito. Ciao amore!”, saluta Mara. Chiamasi “uso privato del mezzo televisivo”, anche se Nicola è davvero in trasferta a Santo Domingo. Delle feste passate ha un bellissimo ricordo: “Mi piace pensare a Venezia, quando i miei figli erano ancora piccoli. Trascorrevamo là tutti i Natali”. Poi però è cresciuta, e con lei i bambini. La “zia” d’Italia che diventa nonna: “Adesso mi godo i nipotini”.