Annalisa D’Incecco è una dei sei finalistiche de Il ristorante degli chef. Disoccupata, ma con una grande passione per la cucina, ha 39 anni ed è originaria di Pescara; grazie al suo talento è riuscita a farsi notare nella prima puntata del reality, quando gli aspiranti chef a concorrere per un posto nel nuovo format di Rai 2 erano in tutto 80. Dopo essersi classificata tra i primi 40, ha avuto l’accesso alla rosa dei 20 più meritevoli e oggi, dopo aver superato con successo le ultime sfide, duellerà con i sei protagonisti più talentuosi per ottenere la vittoria finale. In palio c’è la possibilità di accedere alla scuola internazionale di cucina italiana Alma, un luogo che negli anni ha visto formarsi i cuochi più importanti del mondo e che oggi è una delle tappe più ambite di chiunque sogni di lavorare tra le eccellenze della ristorazione.
ANNALISA D’INCECCO E L’AMORE PER LA CUCINA ORIENTALE
Favorita alla vittoria de Il ristorante degli chef, Annalisa D’Incecco è riuscita a conquistare un posto nella rosa dei finalisti grazie al suo straordinario talento ai fornelli nato da una passione senza tempo. Madre due bambini, Asia e Riccardo di 6 e 8 anni, vive assieme al suo compagno Gianluca a Pescara; in passato ha dovuto fare i conti con l’obesità, ma è stata proprio questa esperienza ad aprirle gli occhi e a trasmetterle la grande passione per la cucina: ai fornelli ha infatti imparato a volersi bene e a migliorare il suo rapporto con il cibo . Laureata in lingue orientali, ha vissuto per circa tre anni in Cina, dove ha deciso di fermarsi e lavorare per imparare usi e culture. Nei suoi tre anni in oriente ha avuto la possibilità di acquisire tecniche, ingredienti e segreti, che oggi ama inserire nei suoi piatti, nei quali non manca mai la tradizione abruzzese.
“SONO MOLTO LEGATA ALLA MIA TERRA, MA…”
Annalisa D’Incecco parla del suo amore per i fornelli nel video di presentazione de Il ristorante degli chef: “Sono appassionata di cucina da quando sono piccolina credo che sia nel mio dna – rivela la concorrente – a 18 anni mi sono trasferita in Cina per motivi di studio e sono rimasta lì per lavorare quasi 3 anni”. Il periodo all’estero ha contribuito a formare il suo percorso e oggi la sua cucina tipicamente abruzzese vanta incursioni cinesi: “Sono molto legata alla mia terra, però le contaminazioni che ho assorbito all’estero le riporto sempre in quello che cucino”. Fra i suoi progetti per il futuro, anche “un sogno da realizzare”: “Quello di avere un mio ristorantino dove creare i miei piatti frutto dei miei trascorsi e che parlino di me sempre”. Come la sua cucina, anche il suo motto ha contaminazioni orientali: “C’è un detto cinese che dice ‘a colazione mangia bene, a pranzo mangia tanto a cena mangia poco”.