Ospite a Le ragazze, in onda stasera alle 21.20 su Rai 3, Alba Parietti legge un capitolo inedito della sua storia. La famiglia da dove proviene è stata profondamente segnata dalla malattia mentale. In primis da quella di sua madre: lo aveva già raccontato a Caterina Balivo, ospite, un paio di settimane fa, di Vieni da me. “Quando è morta mia madre ho deciso di fare qualcosa di bello e speciale. Ho raccontato la storia d’Italia attraverso la mia famiglia: parlare delle vicende di mia madre era difficile. Nel periodo in cui scrivo il libro Da qui non se ne va nessuno, insieme alla giornalista Simona Orlando, apro la cassettiera della mia casa a Milano e ci trovo un diario in cui mia madre aveva raccolto tutte le sue impressioni. Vi è anche la storia della malattia di mio zio – suo fratello – che era rinchiuso al manicomio di Collegno”. Sua madre era una donna colta, una musicista: “Nel diario ho trovato le vicende legate alla sindrome bipolare – mai diagnosticata – che l’aveva colpita. Lei una donna violenta? Questi dettagli per una bambina sono difficili da capire. Ci ha salvati mio padre, al quale ho chiesto: ‘Perché non hai mai fatto curare la mamma?’. Mi rispose: ‘Alba, perché avrebbe fatto la fine di tuo zio e forse non avresti avuto tua madre’”. Tirando le somme: “Eredito volentieri tutto il contenuto della vita che mi è stata regalata”.
Alba Parietti e la “rivincita” sul bullismo
Ancora a proposito dell’infanzia, Alba Parietti ha raccontato il difficile rapporto con le sue coetanee. “Sono cresciuta con un gruppo di amici dell’oratorio, da quando siamo nati a quando abbiamo avuto 15 anni”, ha detto. “Da ragazzina ero molto carina e avevo degli atteggiamenti sfrontati. Nel mio gruppo si sono aggiunte delle ragazzine che i miei amici volevano approcciare. Hanno iniziato a trattarmi male e un giorno con cattiveria mi hanno detto che non mi volevano più nel gruppo perché ero diversa da loro. A volte le persone ti prendono di mira perché sei più intelligente, più sensibile, più bella o perché hai qualcosa in più di loro. Però oggi io sono Alba Parietti, queste signore che mi prendevano in giro neanche mi ricordo come si chiamano”.
“Sono come la regina Elisabetta”
Tra le altre cose, Alba Parietti è anche un’icona di stile. “Io sono fatta così: se vedo in vetrina una cosa che mi piace, entro e la compro. Chiedendo lo sconto, naturalmente. E compro solo le cose che mi piacciono, non compro tanto per comprare, come avviene spesso con il Black Friday”. Ed è proprio in quest’occasione, che Quotidiano.net la intervista: “Non mi piace la ressa, dover fare la battaglia per un cappottino. Non è che mi precipito nei negozi solo perché c’è il Black Friday. Tra l’altro divento una pubblicità vivente perché, quando compro una cosa, non la indosso una sola volta, ma molto spesso. Sono come la regina Elisabetta: riciclo tutti gli abiti”. Non è una fanatica delle griffe: “Solo roba non firmata, casomai. Magari capita che vedo un paio di scarpe di Jimmy Choo, ma non le compero perché acquistare un paio di scarpe a quel prezzo mi sembra immorale. Aspetto che me le regalino”.