Una ragazza, l’attrice Marianna Fontana, alla vigilia della Prima guerra mondiale in una Capri dove vivono giovani nordeuropei che hanno dato vita a una comune molto avanti sui tempi e dove lavorano alle loro opere artistiche. E’ la storia del film di Mario Martone già direttore del Teatro Stabile di Torino, Capri-Revolution che domani alle ore 18 presso il Circolo dei lettori di Torino verrà raccontata da lui stesso e tratta dal libro omonimo appena uscito scritto con la compagna Ippolita di Maio. Il film, dice Martone in una intervista pubblicata oggi da La Stampa, è incentrato sull’incontro fra due universi diversi fra loro, “in bilico fra l’attrarsi e l’entrare in collisione”.



IL PROSSIMO FILM

La protagonista incarna questi due mondi dice ancora, “fortemente incuriosita da altri modi di pensare e di vivere decisamente più utopistici”. Mattone ha collaborato sempre con la sua compagna, per il film Il giovane favoloso dedicato a Leopardi e per il prossimo, interpretato da Toni Servillo, Qui rido io, dedicato al commediografo napoletano Eduardo Scarpetta. Una sorta di trilogia: “Mi ha affascinato l’idea di arte come movimento collettivo, come confronto innovativo a più voci”. Dopo dieci anni come direttore del Teatro Stabile, pensa che goda di ottima salute.

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