Dopo Lello Arena, Angela Melillo racconta la sua vita a Vieni da me attraverso l’intervista musicale. Insieme a Caterina Balivo, infatti, la showgirl ha ricordato gli inizi della sua carriera, ma ha anche parlato della sua sfera privata. Partendo da lontano, Angela ricorda quando, da bambina, trascorreva i pomeriggi a danza. Insieme alla madre, saliva su tre autobus per raggiungere la scuola di danza e ne prendeva altrettanti per tornare a casa. Durante il tragitto studiava arrivando a casa distrutta. Nonostante tutto, però, Angela Melillo era felice e ricorda di avere tutto ciò di cui aveva bisogno. Grazie alla danza, Angela Melillo ha avuto la possibilità di entrare nel mondo dello spettacolo. Tra tutte le persone, la showgirl afferma di dover dire grazie a Paolo Limiti: “ha rappresentato un periodo importante. E’ stato una persona che ha scommesso su di me e mi ha insegnato tanto perchè lui era l’enciclopedia della televisione italiana. Quindi stato accanto a lui per due anni mi è servito tantissimo”, ricorda la Melillo.
ANGELA MELLILLO MAMMA: “HO AVUTO UNA GRAVIDANZA DIFFICILE”
La persona più importante della vita di Angela Melillo è sicuramente sua figlia Mia. A lei pensa ogni volta che ascolta la canzone di Jovanotti “A te”. Riuscire a mettere al mondo sua figlia non è stato facile per la Melillo che, a Caterina Balivo, ha raccontato la sua gravidanza. “Ho avuto una gravidanza molto particolare perché quando ho scoperto di essere incinta ero stata un mese in ospedale per un’infezione alle vie urinarie che non mi hanno curato bene ed è proseguita ai polmoni e, quindi, sono stata sottoposta a tac con liquido di contrasto, radiazioni, antibiotici e quando sono uscita dall’ospedale e ho scoperto di essere incinta, ho provato grandissima gioia, ma nella mia condizione, non sapevo se poter gioire o rinunciare perché non sai cosa ti aspetta perchè si va incontro a cose molto gravi”, racconta la Melillo. “Quando ti sei convinta?”, chiede Caterina Balivo. “Per un mese ho fatto delle ricerche che mi ha consigliato di fare il mio ginecologo sulla quantità di radiazioni che può aver subito il feto, ma siccome mancava pochissimo e la decisione spettava a me, io mi sono sentita che sarebbe andato tutto bene e che lei sarebbe stata femmina e il giorno che è nata… Non posso descrivere la ioia”, aggiunge la Melillo.