Enrico Fiore in arte Cannella è uno dei 24 concorrenti di Sanremo Giovani. La kermesse – eccezionalmente in onda tra il 20 e il 21 dicembre – vedrà al timone Pippo Baudo e Fabio Rovazzi. Una “strana coppia” per una modalità altrettanto “strana”: è la prima volta che il Festival di Sanremo si divide in 2. La scelta è del patron Claudio Baglioni, che intende riservare maggior attenzione alla gara young. Solo uno finirà tra i big: “una mancata occasione”, per Andrea Biagioni, che vede Sanremo come una vetrina. Cannella non si pronuncia: a differenza di Andrea, è nuovo alle dinamiche televisive. Col brano Nei miei ricordi si gioca il tutto per tutto: o vincere o niente, perché “ne resterà uno solo”.
Gli inizi di Cannella
La passione per la musica gli viene dall’infanzia. Il padre decise di comprargli una serie di dischi, che lui consumò sino a imparare i testi a memoria. A 13 anni inizia il suo percorso di cantautore. Poi fa il grande passo verso l’hip hop, una delle sue vocazioni. Il suo pseudonimo, all’epoca, era Eden: solo a 18 anni riuscì a emergere sul web. La sua storia somiglia a quella di tanti esordienti: anche Cannella ha iniziato da YouTube, pubblicando i video in cui si esibiva. Subito viene notato, e Honiro Rookies lo fa avvicinare alla realtà indie. In Nei miei ricordi, Enrico fotografa gli istanti perduti nella memoria, quelli che si vivono e poi si dimenticano. “Mi succede spesso di ricordare cose di poco conto e di dargli più importanza rispetto a grandi avvenimenti”.