Ilenia Pastorelli, la nuova rivelazione del cinema italiano, protagonista femminile del film Non ci resta che il crimine, il nuovo film di Massimiliano Bruno, nella sale cinematografiche dal 10 gennaio, in cui recita accanto a Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo e Gianmarco Tognazzi, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica, racconta l’infanzia vissuta nel quartiere romano della Magliana, in cui è ambientato il film. “Sono arrivata qui a 12 anni da To Bella Monica perché mia madre voleva riavvicinarsi ai nonni” – racconta Ilenia Pastorelli – “Lei ha cercato di non tenermi confinata nel quartiere iscrivendomi all’Accademia Nazionale di danza che sta all’Aventino. Però, questo è un quartiere che ho amato per quanto sia in periferia e abbia una cattiva reputazione. Sotto casa mia, quando avevo 12 anni, hanno perfino messo una bomba. Ma, nonostante tutto, noi ci siamo sempre trovate bene”, racconta l’attrice che, da quel quartiere, ha spiccato il volo partecipando prima al Grande Fratello e poi debuttando al cinema conquistando tutti, pubblico e addetti ai lavori, già con il primo film.
ILENIA PASTORELLI: “IL GRANDE FRATELLO MI HA DEVASTATA”
L’avventura di Ilenia Pastorelli nel mondo dello spettacolo è iniziata nel 2012 quando, anno in cui ha fatto il Grande Fratello. All’epoca aveva 24 anni, fece un provino sulla spiaggia mentre era in vacanza in Sardegna e pensava di restare nella casa più famosa d’Italia per poche settimane. La sua avventura, però, durò cinque mesi e durante quel periodo il mondo del cinema cominciò a notarla. L’esperienza al Grande Fratello, però, fu traumatica. “Sono uscita devastata. Quell’isolamento mi ha sconvolta e una volta fuori pensavo solo a tornare alla mia vita al punto che non ho partecipato a nessuna attività in coda al reality. Invece, dopo qualche mese, mi chiamarono per Jeeg Robot, anche se quando mi avevano mandato il copione non ci avevo capito niente” – racconta l’attrice – “non avevo mai recitato, mi sentivo una profana e però studiai le battute e mi accorsi che Alessia parlava come me. Più tardi, avrei saputo che gli sceneggiatori, di notte, guardavano il Grande Fratello e avevano modellato il personaggio su di me e il mio modo di parlare. A quel punto tutto è diventato più facile”, spiega la Pastorelli che, dopo quel film con cui ha vindo un David di Donatello, ha recitato anche in Benedetta follia di Carlo Verdone ed ora in Non ci resta che il crimine.