Ancora Elena Ferrante alla ribalta. La geniale autrice di serie televisive e di romanzi come L’amica geniale, che ha registrato nella prima stagione della serie il 30% di share con sette milioni di spettatori. A marzo si comincerà a girare la seconda serie in un set anche questa volta costruito in una ex fabbrica del casertano. Il regista Saverio Costanzo spiega che “bisogna cercare l’archetipo, la città immaginata è più reale perché permette allo spettatore di sollecitare qualcosa che ha dentro”. Il luogo nella sua ricostruzione ricorda il rione Luzzati in cui è ambientato il romanzo, ma il regista ha voluto che ogni spettatore vedesse casa sua. Un successo enorme, si legge nella intervista pubblicata oggi da Il Fatto Quotidiano: “Si arriva a un puto nella vita di un regista o di un artista in cui ci si trova a proprio agio nelle cose che gli appartengono. E non per presunzione che dico che non ho mai avuto dubbi né paura quando la Ferrante mi ha coinvolto, mi sono sentito a casa”.



ROMANZO UNIVERSALE

Un romanzo amato anche in America e in Giappone perché di carattere universale: “Il libro è una traccia fondamentale da seguire e riesce a parlare di storia e di politica sempre attraverso i sentimenti dei protagonisti”. Saverio Costanzo nonostante il successo non si sente appagato: “Finora ho girato solo un quarto di film, è come correre una maratona devi dosare le energie nella testa quanto nel corpo. Ci sono buone fondamenta, vediamo se riusciamo a costruire tutti i piani delle quattro stagioni allo stesso modo”.

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