Bianca Atzei e Gianluca Grignani saranno grandi assenti alla 69esima edizione del Festival di Sanremo 2019 che aprirà i battenti il prossimo 5 febbraio su Rai1. La cantante non è stata scelta da Claudio Baglioni ma, questo non le ha impedito di lasciare un bel commento ringraziando l’amico per avere scritto una bella canzone per la loro potenziale partecipazione. “Grazie Gianluca Grignani per aver scritto una canzone meravigliosa. Ci abbiamo provato. Crederci sempre arrendersi mai”, ha commentato l’ex naufraga dell’Isola dei Famosi su Instagram. Con questo messaggio quindi, si pensava che il brano fosse stato scartato dal direttore artistico della kermesse musicale ed invece, non è esattamente così. L’arcano è stato spiegato proprio da Grignani che, lontano dalle scene da molto tempo, si sta dedicando alla stesura del suo ultimo album in studio. Il cantautore infatti, ha voluto precisare cosa è esattamente accaduto, chiarendo la vicenda.



Gianluca Grignani spiega: ecco perché non sarà a Sanremo con Bianca Atzei

“Considerati i rumors precedenti alla comunicazione ufficiale del cast di Sanremo 2019 che mi vedevano in duetto con l’amica Bianca Atzei, mi sembra doveroso specificare che in realtà non mi sono mai proposto come possibile concorrente, né in duetto né da solo. Al contrario ho semplicemente scritto un brano per un’artista che stimo! Ringrazio tutti per le belle parole che state spendendo per me…non mi resta che augurarvi un buon Sanremo e soprattutto un buon Natale!”, ha fatto sapere Gianluca Grignani. I due quindi, non saranno gli unici assenti di Sanremo 2019. Ed infatti alla kermesse non prenderanno parte nemmeno Pierdavide Carone in compagnia dei Dear Jack, esclusi dopo avere presentato il brano dal titolo “Caramelle” che parla di un tema purtroppo molto attuale: la pedofilia. “Siamo tutti vittime di abusi, in famiglia, a scuola, sul posto di lavoro, sui social, nella società, e lo siamo in diverse forme, così molte e multiformi da non esserne, a volte, nemmeno coscienti. In CARAMELLE racconto di abusi sessuali, e se forse una ragazza di quindici anni può essere già in grado di capire a quale abuso è stata sottoposta dal suo stupratore, forse un ragazzino di dieci anni non ha nemmeno ben chiaro cosa gli sia successo. Entrambi, tuttavia, sono ben consci che qualcosa sia successo, e che dopo non sarà mai più lo stesso. Anche se e quando torneranno a respirare…” ha scritto Carone sul suo profilo.

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