A Domenica In Red Canzian ha ricordato il suo amato padre, un esempio di forza inesauribile, nonostante le tante difficoltà vissute: “Papà è stato per me un caposaldo – ha ammesso il cantante nel salotto di Mara Venier – è stato un uomo che ha avuto dalla vita pochissimo”. Per non far mancare nulla alla sua famiglia, ha aggiunto l’artista, “ha fatto il ciclista, il boxer, ha lavorato in miniera, ha fatto il camionista per 40 anni”, ma tutto questo non lo ha mai distratto dall’amore che provava per i suoi figli. In uno dei suoi momenti più bui, ha ricordato inoltre Canzian, “gli hanno tolto un rene per un incidente, ma quando era a tavola con noi sorrideva sempre, quando se n’è andato è stato un vuoto per me”. Pochi mesi fa, l’artista ha inoltre perso la madre, ma oggi a lenire quel grande dolore c’è la certezza che i suoi genitori siano l’uno accanto all’altro. (Agg. Fabiola Iuliano)
“Mio padre mi comprò la prima chitarra, ma…”
Red Canzian fa il suo ingresso nel salotto di Domenica per raccontare la sua straordinaria avventura nel mondo della musica. “Da bambino compravamo i libricini con i testi delle canzoni di Sanremo e li cantavamo”, ricorda l’artista, “finalmente un giorno sento attrazione per la musica che comincio a sentire nei juke box in spiaggia, così chiedo a mio papà di comprarmi una chitarra”. Il suo desiderio era quello di avere una chitarra elettrica, ricorda il cantante, “ma eravamo troppo poveri, quindi mio padre ne comprò una che costava 5 mila lire: ho capito che era uno sforzo perché chiese di pagarla a rate”. Canzian ricorda poi che possedere una chitarra non bastava, capì infatti immediatamente di non essere “abbastanza bravo per suonare”; per questo motivo “mi iscrissi a tutti i concorsi e ne vinsi uno”, anche se a un certo punto capì che “con quel look non potevo andare da nessuna parte”. “Il concorso – ricorda poi l’artista – lo presentava Pippo Baudo, lui c’è sempre stato, anche ai tempi di Mazzini”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Le scelte alimentari
La personalità di Red Canzian è in bilico tra Testimone del tempo e Sano vegano italiano. Sono questi i titoli delle sue ultime due opere, rispettivamente “singolo” e “saggio” edito Rizzoli. Il primo l’ha ampiamente presentato a Sanremo: dopo l’addio ai Pooh, è un po’ una summa degli anni trascorsi. Più interessante, invece, la ragion d’essere dell’altro. “Sono vegano dal ‘96”, ha dichiarato Red più volte. La sua scelta alimentare è uno degli argomenti in scaletta a Domenica in. Oggi si concede a Mara Venier insieme alla figlia Chiara, che lo accompagna e ne sostiene le scelte. “Sono vegano per motivi di salute”, rivela. “Una notte, a Firenze, dopo una cena a base di bistecche chianine, sono stato malissimo”. “Non sono un integralista”, specifica, “e non voglio fare proseliti. Ogni tanto mangio le uova di galline felici. Magari tre albumi e un rosso, ecco”.
Red Canzian in cucina
Insomma, qualche sgarro ci sta. I suoi ispiratori vanno dal sacro al profano: di san Francesco di Paola, il Santo “vegano”, apprezza la spiritualità e l’amore per gli animali. “Ma non sono perfetto: ricordo bene quanto siano buoni i formaggi, è un sacrificio non toccarli”. Poi c’è Pietro Leemann, il “Salvador Dalì dell’impiattamento”. Pittore e poeta, dipinge i suoi piatti affibbiandogli forma, colore e gusto. Tra cotto e crudo preferisce “poco cotto”; tra dolce e salato, “salato” senza dubbio. Il piatto preferito di sempre non è univoco: “Paccheri al pomodoro e purea di fave con la cicorietta”. Ma basta parlare di cibo; il tempo stringe. Nel suo ultimo inedito si parla proprio di questo: “Volevo raccontare, senza nostalgia, i tempi che ho vissuto, attraverso la musica che ho amato. E volevo trasmettere impegno. La cosa, a quanto pare, è piaciuta”.
Programmi futuri
Red Canzian ha in cantiere un ulteriore progetto su Venezia. È da 3 anni che ci lavora, e al debutto ne mancano 2. Il desiderio è quello di aprire proprio in Laguna. La partitura è praticamente a metà: “Non posso dire molto perché è prematuro”, spiega al Gazzettino, “ma presto saprete le novità. Sarà dedicata all’amore totale e globale per questa città e sarà divertente. Una via di mezzo tra un musical e un’opera rock”. L’ex bassista dei Pooh è uno perennemente impegnato. Lui stesso fa trapelare l’annuncio, in un’uscita al concerto di Natale presentato giorni fa.