E’ il sorriso a colpire di Roberta Bellesini, moglie di Giorgio Faletti, intervenuta oggi a Domenica In. A Mara Venier, la donna ha ricordato il grande artista scomparso quattro anni fa, partendo dalla loro conoscenza e da ciò che la colpì di Giorgio. “Mi ha colpito il suo entusiasmo, quello di un ragazzino, stava terminando un album al quale ci teneva molto e teneva a raccontarmi la sua nuova esperienza”, ha commentato la donna, rimasta fortemente colpita da qual grande entusiasmo. Quindi il racconto del loro primo incontro, definito da Roberta Bellesini il più classico “all’italiana”: “ci siamo incontrati nella maniera più italiana che si possa immaginare: in casa di amici comuni per una finale di calcio”. Galeotto fu il calcio, dunque e da qual momento nacque prima una forte amicizia che si trasformò ben presto in una intensa relazione. La differenza di età tra i due era evidente, ma la Bellesini ha commentato in merito: “anagraficamente ero io la più giovane, 19 anni meno, ma a livello di testa il più giovane era lui”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ROBERTA BELLESINI OSPITE A DOMENICA IN
Roberta Bellesini, moglie di Giorgio Faletti, si racconta a Domenica In a quattro anni dalla scomparsa di suo marito. L’attore e scrittore si è spento infatti il 4 luglio 2014 a causa di un tumore, ma il suo ricordo è rimasto vivo nei suoi racconti e nel cuore di chi lo ha amato mentre era in vita. Esattamente quattro anni fa fu proprio sua moglie a ritrovare fra le sue cose un suo scritto (“La ricetta della mamma”, ndr), un racconto la cui stesura risale a circa dieci anni prima e che fu dimenticato, probabilmente proprio dall’artista stesso, in un cassetto. A parlare di questo ritrovamento è stata proprio la Ballesini, che in un’intervista concessa a Il Corriere della Sera non ha nascosto, in quell’occasione, di essere stata assalita da un sentimento d’ansia. “Ho avuto la tachicardia per tre giorni – ha ricordato infatti la vedova di Faletti – come sempre quando metto le mani sul lavoro di Giorgio”.
ROBERTA BELLESINI: “MIO MARITO GIORGIO SOFFRIVA SEMPRE DI ANSIA DA PRESTAZIONE”
Accanto a Giorgio Faletti per oltre 14 anni, Roberta Bellesini ripercorrerà a Domenica In la vita straordinaria di un uomo diventato leggenda. A lordarlo, nel corso della sua sfavillante carriera, anche l’autore de “Il collezionista di ossa”, che lo aveva definito – si legge su Il Corriere della Sera – “larger than life”. “Giorgio lo lesse e quasi gli veniva un infarto – ha ricordato la Bellesini nell’intervista concessa a Candida Morvillo – Non avrebbe mai immaginato di diventare amico del suo idolo”. Nonostante il successo, i premi e i riconoscimenti in tutto il mondo (ha scritto “Io uccido” in soli tre mesi e “Signor Tenente” in una mezz’oretta) Faletti, ha ricordato sua moglie, “soffriva sempre di ansia da prestazione”. Temeva infatti di non ottenere il consenso di chi gli stava attorno e non riusciva a rendersi conto delle sue straordinarie qualità.
“LA PASSIONE DELLA MAMMA”
Secondo Roberta Bellesini, “La ricetta della mamma” di Giorgio Faletti racconta principalmente quattro cose: la prima è la sua passione per la provincia, “essendo cresciuto alla periferia di Asti, dove tutti si conoscevano”; poi c’è l’ironia, una caratteristica tanto cara all’artista, e non ultima l’interesse nei confronti dei thriller, una passione “nata da bambino nella soffitta dove il nonno rigattiere accumulava scatoloni di noir americani che lui divorava”. E poi non manca l’amore per la cucina, una caratteristica ereditata soprattutto dalla madre. “Ai fornelli, era bravissimo. Con Jeffery Deaver, volevano scrivere un libro di ricette”, ricorda la Bellesini in un’intervista concessa a Candida Morvillo per il Corriere della Sera. “La ricetta della mamma” oggi è disponibile in libreria per La nave di Teseo.