Enrico Beruschi è tra i protagonisti di di “Unici – Non stop – la stagione dei talenti”, nella puntata speciale in onda questa sera su RaiDue. Beruschi, di recente intervistato per il Tempo, ha voluto ripercorrere i primi anni di carriera, quella televisiva, ammettendo che deve il suo successo ad una persona in particolare: Pippo Baudo. È stato proprio lui ad averlo fatto debuttare “a Non Stop, nel 1977, con il grande Enzo Trapani. – e infatti spiega – Una rivoluzione per la televisione: la prima trasmissione senza conduttore. Il motivo è presto detto: nessuno dei presentatori voleva lavorare con una banda di esordienti. È stato il nostro successo. Le idee in televisione sono tutto”, ammette Beruschi. E le immagini di questo gruppo esordiente sono proprio riproposte su RaiDue nella puntata speciale di Unici. (Aggiornamento di Anna Montesano)



“Beppe Grillo è tanto intelligente quanto furbo”

Enrico Beruschi è uno dei protagonisti di “Unici – Non stop – la stagione dei talenti“, il programma in onda martedì 25 dicembre 2018 in prima serata su Rai2. Si tratta di un vero e proprio regalo di Natale che la seconda rete vuole fare a tutti i telespettatori trasmettendo uno speciale dedicato a “Non Stop”, il varietà che ha cambiato la storia della televisione italiana. Tra gli ospiti ci sarà anche l’ex ragioniere milanese, vicedirettore commerciale della storica Galbusera che nel 1974 ha deciso di rivoluzionare la sua vita. “Avevo automatizzato l’azienda con grandi risultati e mi aspettavo un aumento che non è arrivato” – racconta Beruschi, ormai stanco di dividersi tra ufficio e teatri. Così la scelta: lascia l’incarico di vicedirettore commerciale per dedicarsi anima e corpo alla sua passione.



Enrico Beruschi e il debutto in tv

Enrico Beruschi debutta in televisione proprio nel 1977 grazie a Pippo Baudo, che lo scelse per il programma “Non Stop” con Enzo Trapani. Ecco cosa ricorda sulla celebre trasmissione: “una rivoluzione per la televisione: la prima trasmissione senza conduttore. Il motivo è presto detto: nessuno dei presentatori voleva lavorare con una banda di esordienti. È stato il nostro successo”. Beruschi non ha alcun dubbio: “le idee in televisione sono tutto” su Drive In dice: “dopo trent’anni la gente ancora ricorda le battute”. Poi sul programma cult del piccolo schermo rivela: “a scegliermi fu Silvio Berlusconi, l’ultima parola era sempre la sua”. Durante i primi anni, la carriera di Enrico Beruschi si incrocia più volte con quella di Beppe Grillo. Tra i due amicizia e rivalità come ha dichiarato il comico, che non ci sta a sentire ancora oggi parlare di esilio forzato dalla tv del collega: “È tutta una balla. In realtà lui è stato abile a far credere al popolo bue che era stato esi-liato, e con questa favola ha incassato i miliardi veri, tra spettacoli e pubblicità. Ma lo vuole sapere come è andata veramente?”.



“Beppe Grillo? È lui che si è autoesiliato!”

Nel 1977 Enrico Beruschi e Beppe Grillo erano i due comici del momento. Tra i due c’era amicizia, ma anche rivalità. Sul collega dice: “Grillo è tanto intelligente quanto furbo“. Poi racconta cosa è davvero successo nel 1986 a Fantastico 7: “Grillo prepara per l’occasione due monologhi. Il primo è su Raffaella Carrà, che qualche giorno prima aveva parlato della mamma in tv. Il secondo è su Enrica Bonaccorti, che invece in onda aveva svelato la sua gravidanza. Tutte cose inaudite a quei tempi. Ma cosa succede durante la settimana? La mamma della Carrà si ammala. E la Bonaccorti perde il bambino. Inutile dire che i due “pezzi” del comico sono da buttare. E così ha dovuto improvvisare”. Così Grillo si butta sulla barzelletta sui socialisti circa il viaggio della delegazione del PSI (“Se in Cina sono tutti socialisti, a chi rubano?”). La battuta non piacque ai vertici Rai generando non poche polemiche, ma nessun esilio forzato stando a quanto raccontato da Beruschi: “È lui che si è autoesiliato, perché si è reso subito conto che da “censurato” avrebbe guadagnato di più facendo spettacoli”