Giorgio Pasotti torna in tv per parlare di Papa Wojtyla. L’attore è uno dei protagonisti intervistati durante la terza puntata dei documentari “I Grandi Papi“. La terza puntata dal titolo “Giovanni Paolo II – Woytjla, L’atleta di Dio” andrà in onda giovedì 27 dicembre 2018 alle ore 21.25 in prima serata su Canale Nove. Un appuntamento speciale dedicato al Papa appassionato di montagna, il Papa giovane amatissimo dai giovani di tutto il mondo, il Papa che fece di ogni suo viaggio una missione. Non solo, Papa Wojtyla è stato anche il primo a fare visita alla Casa Bianca a Washington. Un uomo scelto per traghettare la Chiesa Cristina nel terzo millennio e considerato da tutti come il Papa della pace. I Grandi Papi si presenta come: “un viaggio emozionante che, attraverso le vite di 4 protagonisti della fede, si allarga fino a raccontare il nostro presente, esaminando le importanti contraddizioni che hanno caratterizzato gli ultimi 60 anni di storia comune”.



Giorgio Pasotti nel ruolo di Lino Zani

Sul piccolo schermo Giorgio Pasotti ha prestato il volto a Lino Zani, l’alpinista amico di Papa Wojtyla nel film per la tv “Non avere paura”. “Anche se non ho mai arrampicato, solo sciato, ho imparato tutto con Zani – confessa l’attore – abbiamo girato a tre mila metri e non è stata una passeggiata. Ma questo film mi ha anche aiutato a ritrovare una spiritualità’ che avevo smarrito” aveva dichiarato l’attore italiano in occasione della presentazione del film per la tv, che racconta l’amicizia tra Zani e Papa Wojtyla, due persone così diverse, ma accomunate dalla grande passione per la montagna.

“In cima a quelle vette inaccessibili mi sono ritrovato avvolto dall’immensità”

“Quando veniva qui – ha raccontato Lino Zani – voleva sapere tutto di questi monti”. In realtà oltre all’amore per la montagna, Papa Wojtyla ricercava anche altro una volta arrivato in alto. “In cima a quelle vette inaccessibili – ha raccontato Giorgio Pasotti al settimanale Chi – mi sono ritrovato avvolto dall’immensità e dalla bellezza della montagna, dal suo silenzio. Impossibile non chiedersi chi sei e dove stai andando”. Per questo ruolo l’attore non ha richiesto alcuna controfigura, anzi ha raccontato di essersi emozionato tantissimo e di aver in parte ritrovato se stesso durante le riprese del film. “Forse ho capito che non è difficile scalare le cime più inaccessibili –ha rivelato – ma tornare alla vita, al quotidiano, alle difficoltà e alla felicità del nostro percorso non è facile“.

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