Lo spot della Conad ha scatenato una valanga di polemiche, considerato sessista e anti-europeista. Un ragazzo riceve una telefonata, è una proposta di lavoro che lo porta a lasciare casa e il suo paese per motivi professionali. La mamma si preoccupa perché è Natale e allora inserisce nella sua valigia tutti i prodotti della sua terra, compreso un caciocavallo. Il ragazzo però risentito le toglie perché impuzzolirebbero i suoi vestiti, allora il padre trova la soluzione geniale e cioè lanciargli dentro la valigia una gift card della Conad da 100 euro. Parte poi la voice over: “A tutti i nostri ragazzi che vanno lontano Conad augura buon Natale“. La prima accusa arriva per la famiglia stereotipata del sud che sotto le feste pensa solo al cenone. Poi si passa alla mamma accusata di essere una donna chioccia, troppo accudente e protettiva. Infine ce n’è anche per la ragazza che rimane impassibile e non proferisce nemmeno una parola.
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“Lo spot della Conad è sessista e anti-europeista”: la firma di Gabriele Salvadores
Va specificato che con le accuse di sessismo ed anti-europeismo allo spot della Conad si va contro uno dei più grandi registi del nostro tempo. La pubblicità infatti è stata diretta da Gabriele Salvatores, lo stesso autore in grado di vincere l’Oscar come miglior film straniero nel 1992 con Mediterraneo. Uno dei pochi italiani in grado di meritarsi la trasvolata oceanica per andare a dirigere film negli Stati Uniti, ad Hollywood nella patria del cinema. E’ così che Salvadores è arrivato a girare dal 2013 ad oggi Educazione Siberiana e i due capitoli de Il ragazzo invisibile. Nella sua carriera si contano anche tantissimi film di livello nel nostro paese. Dall’incredibilmente sottovalutato Kamikazen – Ultima notte a Milano fino al più volte citato Marrakech Express che diede spunti di ispirazione anche ad Aldo Giovanni e Giacomo per la famosa partita sulla spiaggia in Tre uomini e una gamba.