Gué Pequeno è uno dei rapper più importanti del panorama musicale italiano. Ospite del Capodanno in Musica, l’evento di fine anno condotto da Federica Panicucci in diretta da Piazza Prefettura di Bari, il rapper ha proposto dal vivo alcuni dei suoi successi. Reduce dalla pubblicazione di Sinistra, il cantante intervistato da Rolling Stones ha raccontato: “Sono uno stakanovista, mi piace avere tutto sotto controllo e questo mi ha portato a fare un di puttanate”. Non solo, nell’ultimo disco il rapper ha campionato “Oro” di Mango, una delle sue canzoni preferite in assoluto. Il rapper ha raccontato di aver inviato il testo e la canzone alla famiglia dell’artista per ricevere l’approvazione. Poco dopo è arrivata la riposta: “La vedova di Pino Mango ci tiene a farti sapere che il pezzo l’ha fatta impazzire”. Su Sinatra ha detto: “Non ci sono contenuti particolari, volevo solo colpire forte. Non sono un tipo da discorsi motivazionali, che vuole “spaccare il culo”, che dice di aver fatto il disco più bello… Non è insicurezza…”. Il rapper ha anche precisato di non essere interessante ai numeri: “Non vado alla caccia del record. Il modello Fedez, quello dell’ansia da prestazione, quello da Sole 24 Ore, non fa per me: non mi frega dei record, di dire quante views ho fatto in due ore. Non mi interessa”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Gué Pequeno a Capodanno in Musica

Gué Pequeno è uno degli ospiti di “Capodanno in Musica 2018“, l’evento musicale in arrivo su Canale 5. La notte di Capodanno, lunedì 31 dicembre 2018, Federica Panicucci in diretta da Bari condurrà su Canale 5 la lunga notte di Capodanno con la partecipazione di grandi personaggi del mondo dello spettacolo e della musica. Tra questi c’è anche il rapper milanese che recentemente ha pubblicato l’album “Sinatra”. Un disco che il rapper ha raccontato così a Rolling Stone: “Ho messo tutta la mia influenza culturale, c’è Babysitter di Mace che sembra West Coast anni ’90, il pezzo con Noyz che è più New York, c’è reggae, c’è il latino, c’è la parte trap», più contemporanea”. Poi Gue parla anche di trap precisando: “Non è che adesso tutto è trap. C’è un abuso di questa parola. Ci sono periodi nell’hip hop in cui funziona un certo stile, ora va questo, molto 808, molto autotune… Il mio primo disco solista aveva questi suoni, Il ragazzo d’oro, era il momento dell’esplosione di Young Jeezy in America. La trap è un concetto, non c’entra niente con quello italiano contemporaneo”.



Gué Pequeno, Sinatra è anche una serie

Sinatra non è solo un album, ma anche una serie tv. Girata a Napoli, la serie vede Gué Pequeno debuttare anche come attore. Il rapper milanese, infatti, ricopre il duplice ruolo di co-protagonista e voce narrante delle vicende che saranno presto visibili su Tim Vision. Per vederlo alla prova però bisogna arriva al minuto 7.40 che segna l’ingresso in video del rapper che interpreta sè stesso. Nella scena Gue recita con Emi Lo Zio, storico membro della Dogo Gang, anche lui al debutto nel ruolo di attore. La serie sin dalle prime battute ha fatto ricordare, naturalmente in piccolissima parte, la serie cult Gomorra visto che parla di criminalità locale nella città di Napoli. Tutti gli attori della serie sono napoletani, a cominciare da Vincenzo Antonucci, Simone Borrelli ed Emanuele Vicorito.



L’amore per Napoli

La serie Sinatra ha visto il rapper tornare a Napoli. Non è un segreto la passione sconfinata del rapper per il capoluogo partenopeo. “Di Napoli mi piace la musica, la cultura, la città, perché è veramente unica: non é che vai a Firenze e trovi i cantanti fiorentini, io qui ormai vengo spesso, ho tanti amici napoletani” ha raccontato il rapper durante una recente intervista, che prova per Napoli un amore incommensurabile. “Città unica nel suo genere” precisa Gue, che nel 2019 sarà protagonista di un tour nei più importanti palazzetti italiani per presentare dal vivo l’ultimo album di inediti dal titolo “Sinatra”.