IL FILM RAI 1, I NOSTRI FIGLI: LA DIRETTA

Superate le prime difficoltà, i protagonisti de I nostri figli diventano una vera famiglia: il piccolo Diego, dopo aver manifestato i primi segni di una gelosia insanabile, decide di aprirsi ai nuovi arrivati, mentre i tre piccoli siciliani, ormai a conoscenza della verità, sono finalmente pronti tornare nel loro paese d’origine. Qui possono ripercorrere gli ultimi mesi di vita della loro mamma attraverso le parole trascritte sui suoi diari: scoprono così che la donna, per molto tempo, ha combattuto contro una vita di soprusi e violenze, fino alla morte avvenuta per man del loro genitore. La nuova consapevolezza consente a tre piccoli di chiudere il cerchio: possono finalmente concedersi il gelato che la loro mamma, poco prima di morire, avrebbe voluto offrirgli. In tribunale, intanto, è tutto pronto per la nuova udienza: questa volta non vi è alcun rinvio e lo stato è finalmente pronto a prendersi le proprie responsabilità. (Agg di Fabiola Iuliano)



LUCA SCOPRE TUTTA LA VERITÀ

Roberto continua a portare avanti la battaglia degli orfani dei femmincidio contro lo stato, ma l’ennesima delusione lo pone d’innanzi a una nuova difficoltà: difficilmente lo stato ammetterà i propri errori d fronte alla morte di una donna e un procedimento penale così difficoltoso non può che sottrarre risorse preziose alla famiglia. Luca, intanto, si fa beccare dai suoi genitori con in mano delle figurine. Roberto scopre che le ha rubate e lo costringe a restituirle. Deluso dal ragazzo, che continua a prendere d’esempio suo padre, perde la testa e gli rivela la verità sulla morte di sua madre. Ma Luca non accetta la verità sui suoi genitori e Giovanni, che finalmente ritese a dare una spiegazione plausibile a ogni cosa, riesce a convincerlo del contrario. La nuova famiglia, intanto, si stringe sempre di più, ma Luca, al contrario, è sempre più assente: a convincerlo a fare un passo indietro è il primogenito di Anna e Roberto, convinto che da quando i nuovi arrivati sono entrati nella su vita, i suoi genitori non fanno altro che pensare a loro. (Agg di Fabiola Iuliano)



ROBERTO E ANNA PRONTI ALL’ADOZIONE, MA…

Il nuovo ostacolo con il quale i protagonisti de I nostri figli devono fare i conti è la perdita del lavoro di Roberto: la sua azienda è infatti nel bel mezzo di una crisi e i tagli al personale sono inevitabili. Per superare le difficoltà abitative, Roberto e Anna decidono di trasferirsi in una delle villette in costruzione che l’azienda di Roberto non può portare a compimento: finché non andranno all’asta saranno il luogo perfetto per far crescere i loro 5 bambini. Questo step incoraggia a madre di Anna a fare il primo passo: è finalmente pronta a conoscere i nuovi arrivati e ad aprire loro il suo cuore. E se il piccolo di casa è pronto a riconoscere Anna e Roberto come genitori, la stessa cosa non si può dire per Luca: i suoi genitori sono ancora Elena e Domenico e spera che suo padre posa tornare a prenderlo al più presto. Roberto, intanto, è alle prese con una nuova sfida: quella di lottare per i diritti dei bambini orfani di madri che non hanno ottenuto le giuste tutele da parte dello stato. (Agg di Fabiola Iuliano)



LA BATTAGLIA PER GLI ORFANI DEI FEMMINICIDI

A I nostri figli, il primo passo per aiutare Luca e Giovanni ad ambientarsi e accettare la nuova vita a Senigallia è quello di consultare una psicologa, ma i bambini credono che sia un medico per “pazzi” e per questo sono restii partecipare alle sedute. Anna, invece, si occupa del piccolo Claudio, che ha bisogno di qualche sessione di fisioterapia per recuperare la mobilità degli arti inferiori. Quando arriva nello studio della psicoterapeuta, Anna scopre però che i due ragazzi si sono allontanati e l’idea che possa essergli successo qualcosa di brutto comincia a tormentarla. E se fossero finiti nelle grinfie di un amico del padre? A casa, intanto, il primogenito di Roberto e Anna esulta: spera che i tre piccoli siciliani possano tornare a casa loro al più presto. Ma che fine hanno fatto Luca e Giovanni? A scovarli è il sindaco della città, che li individua mentre corrono felici sulla spiaggia. Complice dl ritrovamento, il Primo cittadino si congratula con i due coniugi per il gesto di accoglienza e offre loro tutto il suo supporto. Il padre dei ragazzi, intanto, viene condannato per omicidio: dovrà scontare una lunga pena in carcere perdendo la patria potestà. (Agg di Fabiola Iuliano)

CINQUE FIGLI E MILLE OSTACOLI

La vita di Luca, Giovanni e Claudio cambia quando Roberto e Anna decidono di portarli con loro a Senigallia. I tre ragazzi hanno alle spalle un passato di degrado e violenza, ma i due coniugi sperano di poter donare loro una nuova esistenza. La prima tappa è quella dell’incontro con i loro due bambini, che accolgono i tre nuovi arrivati con grande entusiasmo. La madre di Anna, tuttavia, comincia a manifestare i primi dubbi: crescere cinque figli è un’impresa che potrebbe essere più complicata del previsto. Anna, però, è categorica: sa che quello che è successo ad Elena sarebbe potuto accadere a lei e che quei tre bambini meritano un futuro sereno come quello dei suoi due figli. Tuttavia, la convivenza prede il via con un brutto risveglio: i nuovi arrivati fanno fatica ad ambientarsi nella nuova casa. A scuola intanto è tutto pronto per il loro arrivo. I compagni di classe sono a conoscenza della verità sulla tragica fine della loro madre, ma sanno di dover tacere fino a quando i nuovi arrivati non saranno pronti a conoscere a vera versione dei fatti. (Agg di Fabiola Iuliano)

LA MORTE DI ELENA SCONVOLGE LA VITA DI ANNA E ROBERTO

Roberto e Anna, protagonisti de I nostri figli, sono una coppia come tante. Hanno due figli, sono innamorati e conducono un’esistenza serena. Un giorno, però, la loro quotidianità vene stravolta dalla morte di una cugina di Roberto, Elena Di Stefano, che proprio ridosso di un’udienza per ottenere l’affidamento dei tre figli viene uccisa da marito tossicodipendente. Con una madre barbaramente uccisa e un padre in carcere, si discute del futuro dei tre bambini, per i quali l’unica prospettiva è l’ingresso in una casa famiglia. A riaccendere la speranza sono però Anna e Roberto, che cominciano a riflettere sulla possibilità di aprire la loro casa ai tre minori. I ragazzi, per il momento, non conoscono la verità sulla morte della loro mamma: sono convinti che abbia perso la vita in un incidente. Il primo passo è quindi quello di conoscere un po’ meglio i tre bambini e capire come affrontare questo trauma che potrebbe segnarli a vita. (Agg di Fabiola Iuliano)

IL COMMENTO DI ELEONORA ANDREATTA

Prende il via in questi stanti su Rai Uno I Nostri Figli, il tv movie liberamente ispirato alla storia dei due coniugi Carmelo Calì e Paola Giulianelli, che nel 2007 decisero di adottare i figli di Marianna Manduca, uccisa dal marito. La pellicola, una testimonianza di solitudine e accoglienza, fa parte di un filone tutto dedicato al fenomeno del femminicidio, così come conferma il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta: “È il terzo di una vera e propria trilogia portata sul piccolo schermo in questi anni da Viale Mazzini composta da Lea, dedicato a Lea Garofalo, dal film su Lucia Annibali, una storia nella quale una donna impara di nuovo ad amare sé stessa e ad avere giustizia, e appunto da questo film”. Sui social, intanto, sono in molti a sperare che questa storia possa smuovere le coscienze su un tema così delicato. Ecco l’aria che si respira su Facebook a pochi minuti dalla mesa in onda: “Conosco la storia vera. È veramente commovente”, “Lo vedrò sicuramente!”, e ancora: “Di sicuro non mi perderò questo film!”, “Prevedo un altro boom di ascolti”. (Agg di Fabiola Iuliano)

VANESSA INCONTRADA SULLA MORTE DI MARIANNA MANDUCA: “MI SPEZZA IL CUORE”

La storia è quella della siciliana Marianna Manduca è al centro de “I nostri figli”, fiction che vede protagonisti Giorgio Pasotti e Vanessa Incontrada. È proprio l’attrice spagnola ad ammettere di essere rimasta davvero provata da questa storia e dalla lettura del suo copione. «Mi si spezza il cuore al pensiero della morte di questa ragazza e credo che tutti noi dobbiamo fare la nostra parte per lasciarci tanto orrore alle spalle ed educare le nuove generazioni» ha ammesso la Incontrada, come riporta lasicilia.it. «Ci sono stati momenti davvero dolorosi sul set – ha ancora aggiunto l’attrice e conduttrice, che ha così concluso – per rivivere questa storia assurda che mi ha fatto pensare quanto ancora tutti noi e lo Stato dobbiamo fare per evitare tanta violenza degli uomini sulle donne, quanto ancora tutti dobbiamo lavorare per migliorare noi stessi e costruire un mondo diverso per le nuove generazioni». (Aggiornamento di Anna Montesano)

“È STATA UN’ESPERIENZA FORTE” PER LA INCONTRADA

Il film ‘I nostri figli‘ diretto da Andrea Porporati e in onda su Rai 1 con Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti narra la storia di una coppia che accoglie gli orfani di una vittima di femminicidio. Un film con una trama forte, dolorosa e, purtroppo, sempre estremamente attuale che ha colpito molto anche gli stessi protagonisti del film. Proprio sull’esperienza avuta sul set de I Nostri Figli, Vanessa Incontrada, in un’intervista rilasciata nel penultimo numero di DiPiùTv, ha svelato che per lei non è stato affatto facile recitare questa parte e anche leggere il copione. “E’ stata un’esperienza forte. – ammette l’attrice – Quando ho letto il copione per la prima volta mi fermavo ogni due righe chiedendomi: “Come può essere successa una cosa tanto brutta? E perchè?” ha infine dichiarato. (Aggiornamento di Anna Montesano)

“RIEDUCARE IL PUBBLICO AI SENTIMENTI”

Due volti noti della tv e delle fiction saranno insieme nel film tv ispirato ad un fatto di cronaca ovvero il delitto di Marianna Manduca. Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti sono chiamati ad un compito difficile e non solo a quello di fare ottimi ascolti ma quello di “rieducare il pubblico ai sentimenti”. Questo è stato il tema più importante affrontato anche in conferenza stampa nei giorni scorsi ed è quello che si sottolinea ancora sui social condividendo alcuni dei momenti clou di questo film in onda oggi su Rai1. In particolare, si legge: “La faccio diventare la casa più bella del mondo. Te lo prometto» , una sintesi di delicatezza e profondità. Una storia straordinaria di rieducazione dei sentimenti, di riscatto e “riparazione“. Roberto e Anna sono chiamati ad accogliere tre figli insieme ai due che già hanno tra crisi economia e conflitti che si creano per via di gelosie e la voglia di essere come un tempo. Riusciranno i due ad appoggiarsi uno all’altro e andare avanti? Clicca qui per vedere il video di uno dei momenti. (Hedda Hopper)

VANESSA INCONTRADA E GIORGIO PASOTTI PRONTI PER LA SCOMMESSA

La prima serata di Rai 1 di oggi, giovedì 6 dicembre 2018, l’emittente nazionale regalerà un posto d’onore a I nostri figli, il film per la tv con Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti ispirato al delitto di Marianna Manduca. Al centro della trama quanto avvenuto dopo quel terribile delitto del 2007, quando i figli della donna rimangono senza la madre, uccisa per mano del padre. Si fa avanti nell’immediato il cugino di Marianna, che al fianco della moglie Anna decide di chiedere l’affidamento dei tre bambini della parente. Ne nascerà un duro confronto con una realtà scottante ed una lotta contro lo Stato, che spingerà Roberto a cercare di ottenere giustizia per la morte della cugina. Per tutelare i nomi delle persone realmente coinvolte in questa vicenda, i nomi dei protagonisti sono stati cambiati. E così Marianna Manduca diventa Elena Di Stefano, una donna Siciliana che perde la vita a causa dell’ex marito e lascia da soli i figli Luca, Claudio e Giovanni. Roberto sa che la macchina burocratica obbligherà i piccoli a sottoporsi ad un lungo viaggio fra case famiglie e difficoltà e decide di evitare ai bambini di rimanere degli orfani, persi all’interno del sistema.

I nostri figli, la trama

È una scelta importante sotto molti punti di vista, dato che Roberto e Anna sono già genitori di due bambini. Ed ora si ritroveranno a dover gestire ed educare cinque ragazzini. Senza considerare che la crisi economica in atto, le difficoltà di un lavoro che non decollano, metteranno in serio pericolo il progetto d’amore dei due protagonisti. Chi potrebbe aiutarli? Saranno queste le prime domande che il personaggio della Incontrada si porrà in un momento così delicato per la sua famiglia. Roberto invece perderà l’azienda nei mesi successivi all’affidamento. E quei tre figli che ha lasciato non senza amore, riceveranno il memoriale della madre Elena, scritto poco prima del suo stesso omicidio. Una tragedia di cui era consapevole e che ha voluto lasciare come testimonianza. Sarà Anna a farsi carico della lettura di un documento intriso di ricordi e sofferenza, ma anche dell’amore senza confini di una madre che sopravvivrà anche grazie al ricordo che ha creato di suo pugno.

La scelta dei protagonisti

L’autore tv Mauro Caporiccio rimarrà impressionato da questa storia tutta italiana fin dalle sue prime battute. Seguirà la vicenda subito dopo il delitto di Marianna Manduca, portando poi questa storia all’attenzione del regista Andrea Porporati. Una storia che parla di coraggio e di tragedie che colpiscono da vicino la nostra Italia, a cui il film si è ispirato in modo libero, tracciando a grandi linee quanto è accaduto alla vera famiglia Falco. È stato Porporati tra l’altro, scrive nelle note di regia, a scegliere Pasotti e Incontrada come protagonisti di questa pellicola per il piccolo schermo. Sicuro di trovare in loro quell’empatia in grado di farli calare nel profondo dei rispettivi personaggi e con il contributo di Ilenia Maccarrone che ha prestato il volto a Marianna Manduca ed al suo personaggio.

La storia di Marianna Manduca

Le vittime del femminicidio non sono solo le donne che perdono la vita per mano di mariti, compagni e fidanzati. Sono anche i figli nati da quell’amore malato, che dovranno affrontare una delle più grandi ferite che l’essere umano possa concepire. Carmelo Calì, il vero cugino di Marianna, farà anche molto di più di quanto gli verrà richiesto all’epoca della tragedia. Per lui è importante che le richieste di aiuto che la cugina ha fatto allo Stato in tanti anni, debbano trovare finalmente il giusto ascolto. E così unirà l’impegno in famiglia a quello più burocratico, istituendo l’associazione Insieme a Marianna per prevenire la violenza sulle donne. La vittima infatti aveva già intuito un anno prima del delitto che cosa sarebbe accaduto, ricorda La Sicilia. Per questo aveva denunciato l’ex marito Saverio Nolfo, arrivando a collezionare 12 esposti. Sarà l’arma nelle mani di Calì, che gli permetterà di ottenere l’anno scorso un prezioso riconoscimento da parte del Tribunale di Messina: lo Stato dovrà risarcire i bambini di Marianna, colpevole di non aver saputo proteggere l’intera famiglia.