Stefania Sandrelli ha raccontato molto del suo rapporto con Bernardo Bertolucci con il quale ha condiviso molto sul set e nella vita. La morte del regista l’ha sconvolta e fortemente provata con la decisione di ricordare quello che ha definito uno dei più grandi artisti con cui ha lavorato. A La Repubblica ha spiegato anche quello che gli mancherà di più dell’amico e collega: “Tutto. Ha fatto parte della mia vita. I momenti più belli e le confidenze più profonde ce le siamo fatti durante le pause sul set quando poi eravamo rimasti da soli. Oggi guardo le foto da giovani e penso a quanto eravamo belli tutti e due. Per me Bernardo Bertolucci era bello anche ora con quegli occhi da bambino che non sono cambiati mai”. Stefania Sandrelli recitò in Partner, Il conformista, Novecento e Io ballo da sola sviluppando uno splendido rapporto proprio con l’artista anche dal punto di vista umano.



Stefania Sandrelli su Bernardo Bertolucci: “Ecco com’era sul set”

Com’era sul set Bernardo Bertolucci? Il grande regista scomparso di recente è stato raccontato in una lunga intervista a La Repubblica da Stefania Sandrelli. Questa ha spiegato in occasione di Novecento come l’artista si muoveva sul set: “Bernardo e Giuseppe non perdevano mai l’aplomb sul set. Erano affiatati e ridevano”. Sul set aveva poi costruito splendidi rapporti con le sue attrice: “Era corretto, affettuoso e intelligente. Amava le donne in modo totale ed è stato lui a convincermi a fare La Chiave di Tinto Brass perché era un ruolo magnifico per me”. Inoltre Bertolucci aveva anche deciso di dare un soprannome alla Sandrelli: “Mi chiamava l’attrice di Germi, un regista che amava moltissimo. Mi divertiva quel soprannome, ma poi piano piano sono diventata anche un po’ sua“. L’attrice non dimentica Bernardo che ha segnato la sua carriera, regalandole quel salto di qualità che solo i suoi insegnamenti potevano darle.



L’incontro col regista

Stefania Sandrelli ha voluto raccontare a La Repubblica anche il suo primo incontro con Bernardo Bertolucci:Conoscevo tutta la sua famiglia. D’instito mi piaceva era attraente. Infatti era un uomo colto, per me che ero una ragazza venuta dalla provincia. Casualmente lui girava Partner e mi disse di passare dieci giorni di riprese random, per un film senza mezzi. Lo feci gratis. Sul fronte artistico lo avevo conosciuto ai tempi di Prima della rivoluzione. All’epoca stavo con Gino Paoli. Passavamo intere giornate in sala di montaggio. Le riprese così sinuose mi affascinavano“. La donna descrive il set di Partner caotico con un Bertolucci con cui si poteva ridere. Racconta la presenza di un personaggio storico come Sergio Tofano, un uomo ligio al dovere, ironico che nei film ha sempre avuto dei ruoli significativi. Senza dimenticare Tina Aumont e Pierre Clementi, altri due personaggi che la Sandrelli porta ancora oggi nel cuore.

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