Vittorio Sgarbi continua a far discutere. Il critico d’arte con le sue dichiarazioni, crea sempre il malcontento generale e anche le ultime, potrebbero infastidire il grande pubblico. Sgarbi infatti, ha candidamente ammesso di spendere più di 30mila euro al mese, 7mila solamente per pagare il suo affitto. Le sue spese quotidiane principali, sono davvero incredibili ma anche la sua pensione non sarà da meno ed infatti, con 51 anni di contributi, percepirà tra i 2500 e i 3500 euro. Il deputato della Repubblica italiana intervistato da Panorama ha ammesso di spendere cifre molto importanti. “Assistenti, dipendenti della Fondazione, 7mila euro solo di affitto”, ha dichiarato. Sgarbi andrà in pensione con la legge Fornero, da funzionario dei Beni culturali con 51 anni di contributi. “Vado in pensione con la legge Fornero, ovvero le regole più severe per limite anagrafico” racconta.
Vittorio Sgarbi riassume la sua carriera politica: “Mi cacciano sempre!”
“Mi cacciano sempre. Da ogni posto: cacciato da sottosegretario dall’allora ministro Giuliano Urbani, cacciato da assessore, dal sindaco Letizia Moratti, da alto commissario a Piazza Armerina, da sindaco di Salemi”, con queste parole Vittorio Sgarbi ha riassunto la sua carriera in politica. Proprio di recente inoltre, gli occhi dell’opinione pubblica si sono tutti puntati su Paola Camarco, la sua sexy assistente. 22enne torinese, Paola ha studiato recitazione e danza classica per 8 anni. Del rapporto professionale con Sgarbi ha recentemente affermato: “Finiamo di lavorare quando le altre persone sono a letto da ore e iniziamo quando gli altri sono già al lavoro da ore… Con Vittorio, come si sa, non ci sono orari. Si sveglia tra le 11 e mezzogiorno, inizia a ricevere decine di telefonate, vuole leggere i giornali – che non vuole mollare mai – in formato cartaceo e bisogna sempre portarseli dietro perché magari vuole ricontrollare una cosa o citare un articolo. Gli impegni di Vittorio li fissiamo a partire dal pomeriggio, poi la sera inizia il tourbillion di spettacoli, mostre, conferenze. E, nel mezzo, può succedere qualsiasi cosa. Ai miei amici dico che è come fare l’Accademia militare… È durissima”.