Le nuove avventure di “Commissario Montalbano” entusiasmano Luca Zingaretti. Lunedì 12 e 19 febbraio andranno in onda in prima serata su Raiuno “La giostra degli scambi” e “Amore”. Il filo rosso dei due episodi è l’amore, in tutte le sue sfumature. Lo ha spiegato bene l’attore nella conferenza stampa che si è tenuta ieri, nella sede della Rai di Roma. «Ci sentiamo impauriti e incerti sul futuro. Impauriti da crisi economica dura, dai continui arrivi di migranti e dall’escalation terroristica», ha dichiarato Luca Zingaretti, secondo cui «si rintraccia invece un respiro di possibilità». Nel racconto di “Commissario Montalbano” non manca però l’amore sbagliato, ma emerge forte per l’attore «il senso dell’amore salvifico, che farà sentire lo spettatore che lo percepirà accolto». Su questo tema è intervenuto anche il regista Alberto Sironi. «Chi più di Andrea Camilleri ha saputo raccontare le mille anime dell’amore? Dal frenetico impulso degli innamoramenti giovanili, alla quiete dell’amore coniugale, fino agli amori senili dove il desiderio si trasforma in tenerezza». (agg. di Silvana Palazzo)
“IO E SALVO? DUE VECCHI AMICI”
Nel 1994 Andrea Camilleri ha pubblicato La forma dell’acqua, primo romanzo poliziesco con il commissario Montalbano, che cinque anni dopo sarebbe sbarcato in televisione con il volto di Luca Zingaretti. Nei romanzi Camilleri non dà mai una descrizione fisica precisa del suo commissario, forse per questo motivo non obbiettò la scelta di Zingaretti per vestire i panni di Salvo Montalbano: “Da uomo intelligente quale è, Camielleri non si occupava dei provini li seguiva da lontano. Io lo chiamai e lui mi disse molto carinamente: ‘Sappi che non ti immaginavo per il ruolo… però so che si un bravissimo attore e lo farai benissimo. Buona avventura’”, ha ricordato l’attore ai microfoni del Corriere della Sera. Zingaretti ha poi parlato del suo personale rapporto con Salvo: “Dopo tanti anni lo considero come un vecchio amico che che vive in un piccolo paese sperduto e che vado a trovare – di solito una volta ogni due anni, da tre anni una volta ogni anno – per farci quattro chiacchiere che durano più o meno due mesi”. (agg. Elisa Porcelluzzi)
NEL 2006 ZINGARETTI VOLEVA LASCIARE
Il primo episodio de “Il commissario Montalbano” dal titolo “Il ladro di merendine” è andato in onda il 6 maggio 1999 su Rai 2. Dopo quasi vent’anni Salvo Montalbano e la sua squadra tornano su Rai 1 con due nuove storie “La giostra degli scambi” e “Amore”, in onda il 12 e il 19 febbraio. Luca Zingaretti che da sempre veste i panni del commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri, ricorda con orgoglio il passato della fortunata fiction: “Vent’anni fa? Ero meno felice e un po’ più giovane. Iniziava una bellissima avventura su Rai 2 con un prodotto “poco televisivo”. Ritmo di narrazione alto, un tentativo che viaggiava sull’onda dei vecchi sceneggiati. Fu un successo sempre crescente fino al trasferimento su Rai 1”, ha detto l’attore durante la conferenza stampa di presentazione della nuova serie. Zingaretti ha ricordato anche il provino, durato 6 mesi: “La mia volontà di essere in questo ruolo deriva dal piacere e dalla spregiudicatezza. Oltre alla fortuna di lavorare in un fantastico gruppo di lavoro. Consideri che io non ero nessuno e per Montalbano c’erano attori ben più conosciuti di me. È stato il produttore a volermi dopo tanti provini e a difendere la sua scelta”. Infine l’attore romano ha spiegato perché nel 2006 voleva lasciare la serie: “Dissi di no a Montalbano nel 2006 per una questione di strategia. Meglio uscire tra gli applausi, mi dicevo, meglio 5 minuti prima che 5 dopo. Sbagliavo. Ho sentito la sua mancanza e me ne sono fregato delle strategie, proprio come avrebbe fatto Salvo. Così ho avuto il privilegio di seguire un archetipo, nel suo arco letterario completo”. (agg. Elisa Porcelluzzi)
SALTA LA SFIDA CON L’ISOLA DEI FAMOSI
L’Isola dei Famosi teme il ritorno del Commissario Montalbano? Non è sfuggito a molti lo spostamento del reality show al martedì, ma Luca Zingaretti preferisce non soffermarsi o alimentare un’eventuale sfida a distanza: «Non ne capisco niente di queste cose. Loro avranno pensato ad una collocazione diversa del programma, va bene così. Io faccio l’artista, non mi metto a fare i conti che spettano ai produttori o a chi fa programmazione sulle reti», ha dichiarato l’attore ad Altro Spettacolo. Del successo di Commissario Montalbano però non ha proprio problemi a parlare: «Sono contento e orgoglioso del pubblico che ci segue sempre più rumoroso, della gente che mi ferma per strada». E non è mancato un aneddoto: «A Londra una volta mi hanno fermato due signori, tra l’altro un Lord, che si riuniscono in un castello a vedere Montalbano. Questo vuol dire che abbiamo lavorato bene». (agg. di Silvana Palazzo)
INCASTRATO NEL RUOLO? “NO, SONO ORGOGLIOSO DI RECITARLO”
Luca Zingaretti non ha paura di restare “incastrato” nel personaggio del Commissario Montalbano. Anni fa aveva manifestato la legittima preoccupazione, tanto da pensare di abbandonarlo. Ora invece afferma in maniera categorica: «Sono orgoglioso di continuare a recitare questo ruolo perché è bello. Si rinnova nella continuità, è una scommessa e non una ripetizione». L’attore, che tornerà su Raiuno con le due nuove puntate, ha parlato delle repliche: «Beh, mi piacerebbe fare più Montalbani e meno repliche, tuttavia il successo che la fiction riscuote anche all’ottava replica mi dà grandi soddisfazioni». Intanto Luca Zingaretti sta pensando di tornare in teatro, dopo il recente successo di “The pride”, con “Il profondo mare blu” di Terence Rattingan. «Un testo teatrale fine anni Cinquanta, ma stavolta non sarò in palcoscenico, firmerò solo la regia e sarà protagonista mia moglie Luisa Ranieri», ha dichiarato l’attore, come riportato dal Corriere della Sera. (agg. di Silvana Palazzo)
“SALVO INNAMORATO DELLA LIBERTÀ”
Tutto pronto in casa Rai per la grande “nuovo” debutto del Commissario Montalbano: il 12 e il 19 febbraio occhi incollati su Rai1 per i due nuovi episodi della serie-fiction cult prodotta da Carlo Degli Esposti, diretta da Alberto Sironi e ovviamente interpretata dall’inossidabile Luca Zingaretti. “La giostra degli scambi” e “Amore” sono i titoli delle due nuove storie ambientate nella Sicilia meravigliosa di Ragusa Ibla e dintorni (Vigata è come sapete un nome fittizio, esattamente come Montelusa). Il primo episodio è frutto dell’esatta riproposizione letteraria del genio Andrea Camilleri, mentre il secondo è tratto da una storia e prende spunto poi da altre brevi storie inserite in romanzi già usciti negli anni passati. «Per me è sempre un piacere ritrovare questo personaggio, tornare a lavorare con il gruppo compatto di colleghi sul set, mi diverto sempre», spiega Luca Zingaretti presentando la nuova stagione, la dodicesima, pronta già a fare esplodere i canali dell’Auditel come per tutte le 11 precedenti. «Non nascondo che ogni volta per affrontarlo cerco di esaminare tutte le sue espressioni, persino le smorfie che ho utilizzato in passato per costruire qualcosa di diverso. Però è anche vero che Montalbano è una figura che nasce dalla scrittura letteraria, una scrittura importante, dunque si modifica continuamente e tutte le volte scopro nel personaggio chiaroscuri, profondità introspettive che all’inizio non sospetti, quindi è difficile ripetersi: essere uguali nella diversità», sottolinea ancora Salvo-Luca pronto a rivestire i panni del Commissario più amato della tv italiana. Amato perché non scontato, più profondo e cinico di quanto si possa pensare per una fiction campione di ascolti.
IN ARRIVO LE NOZZE CON LIVIA?
Ad impreziosire un cast affiatatissimo – Cesare Bocci è il fidato Mimì Augello, Sonia Bergamasco la “nuova” Livia delle ultime stagioni, e poi ancora l’ispettore Fazio, Catarella e tutti gli altri protagonisti del commissariato di Vigata – ci sarà come guest star Fabrizio Bentivoglio (nell’episodio “La Giostra degli Scambi”). Interpreta un fascinoso signore che viene tradito: «Ho prestato parecchia attenzione a un aspetto: la lingua siciliana di Camilleri». Proprio la cura e l’attenzione in dialoghi e storia connessi, hanno fatto le fortune di Montalbano, prima ancora dell’eterna storia/lotta d’amore con la Livia sempre residente a Boccadasse (Genova): «Questi due episodi» dice Sironi ai giornalisti, «esplorano i sentimenti. Camilleri porta i suoi personaggi al compimento degli amori, a volte tragici, a volte comici, a volte teneri e consolatori». Secondo Zingaretti invece le due nuove storie «parlano dell’amore e del suo potere salvifico, un bel messaggio da mandare in un momento in cui siamo impauriti da ciò che ci succede intorno, e dal futuro». Nei nuovi episodi si vedrà anche una Livia-Sonia Bergamasco finalmente col vestito da sposa: che sia la volta buona tra i due fidanzanti eterni? Camilleri non si sbottona e neanche Zingaretti, ma dovrebbe essere alla fine solo un “sogno” anche se i dubbi (e le speranze dei fan) restano. «Salvo ama la libertà, però è sempre stato gelosissimo di lei, solo che stavolta lo dimostra. O meglio mostra la sua fragilità», si limita a dire la bella attrice che interpreta l’amata Livia.