In tanti oggi parlano del monologo di Pierfrancesco Favino sui migranti, in pochi però sanno che quel brano è tratto da uno spettacolo molto più denso ancora andato in scena lo scorso anno: La notte poco prima della foresta, scritta dal drammaturgo e regista teatrale francese Bernard-Marie Koltès e interpretato alla perfezione da un Pierfrancesco Favino in stato di grazia. A chi gli ha dato del “penoso” – glissiamo sul nome del politico per decenza – forse non ha colto che, a parte la tematica strettamente attuale dei migranti, è l’interpretazione da vero attore e da autentico “entertainer” ad essere da applausi. Applausi perché è riuscito a commuovere senza “straziare” e perché ha con garbo e potenza allo stesso tempo, messo sul piatto un monologo tutt’altro che “banale” al netto delle tante retoriche che si sentono anche oggi sull’emergenza immigrazione. Come ha spiegato lo stesso Favino nel commentare la sua performance, «Lo straniero, nel monologo, racconta la sua ricerca di un posto in cui sentirsi finalmente a casa, e dell’impossibilità di raggiungerlo. Spiega di essere stato allontanato da tutti i posti in cui aveva deciso di fermarsi: ogni volta gli è stato detto che non poteva stare lì, e che per lavorare sarebbe dovuto andare da qualche altra parte». Altro che “penoso”.. (agg. di Niccolò Magnani)
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IL MONOLOGO DI SANREMO
Per introdurre Fiorella Mannoia sul palcoscenico del Teatro Ariston nella finale del Festival di Sanremo 2018 è servito un Pierfrancesco Favino davvero straordinario. L’attore torna a fare il suo mestiere sul palcoscenico dove in questi giorni ha parlato fluentemente in inglese, ha cantato, ha ballato e ha persino suonato il sassofono. Stasera è tornato a fare l’attore per interpretare la parte di un extracomunitario che cerca di integrarsi e che deve affrontare mille difficoltà. Lo fa per introdurre sul palcoscenico Fiorella Mannoia che insieme a Claudio Baglioni canta la splendida canzone ”Mio fratello che guardi il mondo” di Ivano Fossati del 1992. Sicuramente è stato un momento di grande cinema e il Festival di Sanremo 2018 ci ha regalato anche questo. Emozioni che hanno portato Pierfrancesco Favino a dimostrare grande commozione per un tema che probabilmente gli sta a cuore e che ha interpretato con grande personalità. (agg. di Matteo Fantozzi)
È LUI LA VERA SORPRESA
Una cosa è certa: quella di Pierfrancesco Favino è stata una vera e propria sorpresa. Tutti lo conoscevano come un bravissimo attore ma in pochi avrebbero scommesso su di lui in qualità di presentatore. E invece lui, romano di nascita, ha stupito tutti, dando prova di essere un bravissimo entertainer in grado di cantare, ballare e suonare da vero professionista. Insomma, tra le rivelazione di quest’anno del Festival di Sanremo non si può che citare anche lui, Pierfrancesco Favino. E se sui social non sono mancati elogi alla sua bellezza, Pierfrancesco Favino in occasione della quarta serata non ha potuto proprio fare a meno di dare prova della sua simpatia. Gli sketch, ovviamente, non sono mancati come, del resto, i momenti alti. Insomma, quella di Pierfrancesco Favino rimarrà una delle cose più belle di questo Festival di Sanremo che, senza alcun timore di essere smentiti, possiamo dire essere stato all’insegna della qualità. Tra l’altro, in occasione della quarta serata, Favino ha anche dimostrato dì conoscere la musica e di saper suonare. Un artista a tutto tondo, quindi, che non farà alcun genere di fatica a farsi largo nel mondo della TV da oggi in poi.
PIERFRANCESCO FAVINO, LA STELLA PIÙ LUMINOSA
Pierfrancesco Favino in occasione della quarta puntata del Festival e, più in generale, di tutta la kermesse di è decisamente messo in luce, dando a Claudio Baglioni la possibilità di vantarsi della scelta fatta. Basti pensare al fatto che, in più di un’occasione, lo stesso direttore artistico ha posto l’accento sul fatto che a volerlo al Festival è stato proprio lui. La scheda di valutazione di Pierfrancesco Favino non può che essere positiva e puntata dopo puntata pare aver raggiunto anche voti decisamente molto alti a dimostrazione del fatto che l’attore ha tutte le carte in regola anche per sfondare nel mondo della televisione da professionista. Da non dimenticare sono, poi, i vari sketch e siparietti messi a punto sia con il direttore artistico che con la sua collega Michelle Hunziker in occasione dei quali lo stesso Pierfrancesco Favino ha dato sfoggio della sua bravura in qualità di attore. Ma cosa ci sarà da aspettarsi per il gran finale?
UN TALENTO ELEGANTE
Senza alcun dubbio, anche questa sera Pierfrancesco Favino darà il meglio di sé e riuscirà a mettere d’accordo proprio tutti. Il suo, infatti, è un talento elegante, professionale e di classe che, seppur non invadente, riesce ad accaparrarsi la scena e a coinvolgere sia il pubblico in sala che quello a casa. Nulla da Pierfrancesco Favino è lasciato al caso, neanche le battute più estemporanee. In molti in queste ore si stanno chiedendo se per lui ci sarà un futuro al Festival. Rispondere a questa domanda non è affatto semplice. Per il momento il riserbo sta avendo la meglio. Molto probabilmente, però, questa non sarà l’ultima esperienza televisiva del bell’attore che, tra le altre cose, la prossima settimana approderà al cinema con il film di Gabriele Muccino A casa tutti bene. Insomma, per Pierfrancesco Favino si tratta di un momento più che positivo e c’è da scommettere che questa sera sul palco dell’Ariston non mancherà qualche lacrimuccia.
A questo punto, non resta altro da fare che attendere la messa in onda dell’ultima puntata della kermesse canora più amata e attesa da tutti gli italiani e non solo. C’è da scommettere che Pierfrancesco Favino anche questa sera non perderà l’occasione per far divertire il pubblico e per mettere in evidenza la sua bravura, qualora ce ne fosse ancora bisogno. Che proprio nell’ultima puntata le battute al vetriolo tra lui e il direttore artistico sfocino in un idillio? Molto probabilmente sì. Una cosa è certa: Pierfrancesco Favino può andare più che fiero del percorso fatto in questi giorni e può dire a gran voce di essere stato uno dei protagonisti di una delle edizioni di maggior successo del Festival di Sanremo che, com’è noto, non sempre incassa il plauso del pubblico e della critica.