Prosegue l’appuntamento di Rai3 con “Amore Criminale”, in onda oggi, domenica 11 febbraio 2018, a partire dalle 21.20. Durante la parte dedicata all’anteprima del programma, l’autrice Matilde D’Errico si occuperà del delicatissimo tema della tratta delle schiave, attraverso l’intervista ad Hanina, una ragazza rumena obbligata a prostituirsi a soli 15 anni. Il suo caso è molto simile a quello di tante altre migranti costrette alla schiavitù. La giovane è stata condotta in Italia in modo clandestino da un uomo che le aveva promesso di riscattarla dalla condizione di povertà che viveva nel suo paese di nascita. Hanina poi, si è trovata nelle mani di uno sfruttatore che dopo averle sequestrato i documenti di riconoscimento l’ha costretta a offrire il suo corpo in cambio di denaro dopo averla minacciata di fare del male alla sua famiglia in caso di rifiuto. La ragazza ha subìto molteplici violenze e umiliazioni continue ed è stata obbligata a guadagnare sulla strada come minimo 500 euro al giorno. Hanina non sapeva come ribellarsi al suo aguzzino e in suo aiuto sono arrivati i volontari di un’associazione che si occupa di assistere donne vittime di tratta. Grazie al loro aiuto insieme all’impegno delle forze dell’ordine, la giovanissima è riuscita a riconquistare la libertà.
Amore criminale, anticipazioni di oggi: la storia di Alessandra
Dopo l’anteprima, Veronica Pivetti rivelerà la seconda storia della trasmissione, che riguarda un caso di femminicidio che verrà ricostruito – come sempre – con una minuziosa docufiction. La storia sarà quella di Alessandra, una maestra elementare della provincia di Verona, uccisa nel 2016 da Jean Luca, l’uomo con cui aveva pensato di ricostruirsi una vita. Alessandra all’età di 26 anni era stata lasciata senza chiarimenti alcuni dall’uomo che le aveva dato due figli. Nel 2013 la donna incontra Jean Luca e si innamora di lui concedendosi una seconda possibilità di amare (ed essere amata) ancora.
L’uomo si dimostra possessivo e molto morboso e così Alessandra lo lascia. Contrario alla decisione della donna, comincia a tormentarla tanto da ricevere diverse denunce e un divieto di avvicinamento. Nessuna misura restrittiva, però, è in grado di fermarlo e così, nella sera del 1 giugno 2016 Jean Luca metterà fine alla vita di Alessandra colpendola ripetutamente con un vaso e trafiggendola con numerose coltellate. Nel settembre del 2017 l’uomo è stato condannato, in primo grado, a 15 anni di carcere.