Domenica 11 febbraio, in prima serata su La7, Massimo Giletti conduce un nuovo appuntamento con Non è l’arena che sta regalando un grandissimo successo sia al conduttore che al patron di La7, Urbano Cairo. Nella puntata odierna, Massimo Giletti regalerà al pubblico un’intervista esclusiva a Catherine Deneuve. La famosa attrice, durante un’intervista confidenziale con Massimo Giletti, ripercorrerà le tappe più importanti sia della sua carriera che della sua vita svelando anche dettagli inediti che in pochi conoscono. Si parlerà, poi, del ritorno delle ideologie fasciste. I recenti fatti di cronaca e il film “Sono tornato” inducono a riflettere su un tema così delicato. Nello studio di Non è l’arena, a parlarne con Massimo Giletti, ci saranno Alessandra Mussolini (Fi) e Giuseppe Civati (LeU). Si rifletterà, in particolare, sulla paura degli immigrati e sul ritorno dei simpatizzanti per le ideologie più violente. In studio ci sarà l’avvocato Giancarlo Giulianelli, l’avvocato di Luca Traini che ha seminato il panico a Macerata. Con lui, poi, ci saranno Nunzia De Girolamo (Fi), Alessia Morani (Pd)e il giornalista Alan Friedman.

L’INCHIESTA CALCIO MARCIO

Nel corso del nuovo appuntamento con Non è l’arena, Massimo Giletti darà spazio ad una nuova inchiesta sul calcio malato intitolata “Calcio Marcio”. Con Luciano Moggi, il Presidente della Associazioni Italiana Calciatori Damiano Tommasi, il giornalista Massimo Caputi e Luca Sgarbi, autore dell’inchiesta, si farà il punto su quello che è stato ribattezzato “il mercato nero degli ingaggi” gestiti da procuratori falsi o veri, da dirigenti e da professionisti che consentono, dietro il pagamento di un’importante somma di denaro, di fornire una chance anche a chi non ha assolutamente talento per potersi affermare tra i professionisti. Ancora una volta, verrà alla luce una pagina malata del calcio italiano.

IL SUCCESSO DI MASSIMO GILETTI

Su La7, dunque, Massimo Giletti ha ritrovato la libertà di poter fare il proprio lavoro e affrontare anche temi delicati. Sulla rete di Urbano Cairo, rivitalizzata dal suo arrivo, Giletti sta vivendo un’altra, importante pagina della sua carriera. “Sto facendo il mio lavoro con passione. Sono entrato in una domenica che era spenta su La 7, abbiamo creato un programma da zero, quando iniziò Floris ci fu un bel periodo di assestamento, noi siam partiti subito forti. Non male. Ho un grande senso di libertà nel costruire e nello scrivere il programma, un senso di libertà che non credevo che Cairo mi regalasse. Mi confronto col direttore con grande serenità, sono molto felice da questo punto di vista, quando esci da una esperienza brutta, di censura, non avevo molta fiducia. Invece ora sono contento, posso lavorare in serenità” – ha dichiarato il conduttore ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano – “Non rivendico nulla se non la possibilità di lavorar bene, era davvero difficile, partire con un programma da zero in una televisione che non copre neanche tutto il territorio italiano era complicato. Facciamo cinque ore di racconto, lavoro con un nucleo di persone che in Rai aveva fatto tanto e che è stato ripagato ora da Cairo”.