Rilassarsi fa bene, ma poi si pensa troppo… Ha proprio ragione Elena Santarelli, che non sta attraversando un momento facile a causa della malattia del figlio. Fermarsi è un’occasione per pensare, ma questa abitudine può risultare utile per ripartire con maggiore carica. Lo sa bene anche Nadia Toffa, che ieri ha confessato al pubblico delle Iene che in questi mesi si è sottoposta a chemio e radioterapia preventiva in seguito ad un cancro che le è stato asportato completamente (qui il nostro approfondimento). Lo stop forzato l’ha costretta a riflettere su aspetti che aveva peraltro approfondito in tanti suoi servizi. Come quello della “normalità”, che sorge quando si tende a trattare con troppa premura le persone che hanno un cancro per rispettarle. Da qui l’appello accorato di Nadia Toffa: «Vi chiedo normalità: continuate a prendermi in giro, a fare tutto come se non fosse successo niente, perché senza volerlo potreste farmi del male». Un appello che Elena Santarelli ha condiviso nelle storie su Instagram.
I nostri approfondimenti: Nadia Toffa e il cancro – il ritorno a Le Iene – Gabriella, la bimba che l’ha ispirata – Radioterapia, cos’è
ELENA SANTARELLI: IL MESSAGGIO A NADIA TOFFA (E A CHI LOTTA CONTRO IL CANCRO)
«È proprio così Nadia. Lo ripeto a tutti che mio figlio non è un malato, lui è un piccolo guerriero», scrive Elena Santarelli in una storia pubblicata su Instagram. La showgirl ha fatto riferimento alla malattia che ha colpito il primogenito Giacomo, probabilmente un tumore, sebbene comunque non sia mai entrata nello specifico. Si è infatti limitata a condividere con i suoi fan la notizia che «un genitore non vorrebbe mai sentirsi dire». Da allora Elena Santarelli ha più volte lanciato messaggi di speranza, convinta di poter vincere questa battaglia ingaggiata dal figlio. Proprio quello che Nadia Toffa ha voluto dire a chi le ha mostrato sostegno e solidarietà in questi mesi, specificando che chemio e radioterapia sono le uniche armi con le quali vincere questa battaglia. «Ho avuto un cancro. Mi sono curata e sto bene. Ho una parrucca e non mi vergogno». E allora forza Nadia e forza Giacomo!