Una grande emozione per Dori Ghezzi guardare su Rai 1 il film tv Fabrizio De Andrè – Il Principe Libero. Solo qualche tempo fa, la compagna del noto cantautore parlava, nel corso di un’intervista rilasciata a Io Donna, di amore e dei ricordi del suo compagno. “Se sono stata amata? Tantissimo. Sono stata fortunata. – ha amesso – Ho amato e sono stata amata, per me era una necessità. Forse lo è di tutti, ma non tutti riescono a realizzarla”. La Ghezzi ammette di non avere rimpianti: “Accontentarsi di quello che si ha, capire quando si ha un privilegio. La mia felicità è anche quella degli altri, non si può essere felici da soli”. E sul ricordo di Fabrizio De Andrè svela: “Mi ricordo il suono della sua voce che già dal mattino, svegliandosi, mi chiamava Bo mentre io lo chiamavo Bi, da Bicio. Era il soprannome che gli davano i genitori. E poi… ricordi, tanti”. (Aggiornamento di Anna Montesano)
“Sono emozionata e felice per questo film”
Dori Ghezzi, moglie di Fabrizio De Andrè, attraverso il secoloxix, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul film dedicato al marito dal titolo Fabrizio De Andrè-Principe Libero: “Sono emozionata e felice perché questo film farà conoscere per la prima volta a molti giovani quello che è stato Fabrizio e alcuni di loro sentiranno la necessità di approfondire il suo messaggio e questo è il vero significato e successo di questa iniziativa”. Ricordiamo che la fiction questa sera ripercorrerà gran parte della vita di Fabrizio De Andrè, a cominciare da quando, nel 1979, l’artista e sua moglie Dori Ghezzi furono rapiti e tenuti in ostaggio per ben quattro mesi dall’anonima sequestri. Un omaggio importante nei confronto di un cantautore che ha fatto la storia della musica italiana grazie a dei testi di altissima qualità. (Aggiornamento di Anna Montesano)
La storia nelle prime foto sui giornali
Nella fiction di Rai 1 dedicata a Fabrizio De André in onda in prima serata, la figura di Dori Ghezzi fa capolino già nella prima parte della storia, con l’uscita sui rotocalchi dell’epoca delle prime foto dedicate alla coppia. De André, all’epoca ancora sposato con la madre del figlio Cristiano, all’epoca parlò di scatti in compagni di una collega (anche Dori Ghezzi era un’affermata cantante) e cercò di nascondere quelle che erano foto abbastanza evidenti che mostravano l’affetto che c’era tra i due. Tanto che successivamente Dori Ghezzi diventò il grande amore di De André fino alla fine della vita del cantautore, nel 1999, e lei stessa ha avuto parole di apprezzamento per il copione della fiction. (agg. di Fabio Belli)
LA FINE DELLA CARRIERA E IL RICORDO DI WESS
Per Dori Ghezzi, la carriera da cantante, seppur diradatasi in maniera molto significativa dall’inizio del rapporto con Fabrizio De André, è terminata ufficialmente nel 1990, ormai quasi trent’anni fa, per un problema alle corde vocali che la convinse ad abbandonare ufficialmente le scene. Nel 2009 invece è arrivata la morte di quello che è stato il suo partner musicale, Wess, un sodalizio che ha dato vita ai pezzi di maggior successo interpretati da Dori Ghezzi. Così Dori ha ricordato all’epoca il suo compagno d’avventure sul palco: “Ricordo il periodo insieme come uno dei più belli e divertenti del mio lavoro. Era una persona squisita, un artista e un bassista forse neppure conscio delle sue grandi possibilità. Se posso definirmi una professionista lo devo a lui; da lui ho imparato il mestiere, lui era l’artista, io la corista.” (agg. di Fabio Belli)
IL RICORDO DEL RAPIMENTO E DEI CARCERIERI
La fiction dedicata Fabrizio De Andrè questa serra ripercorrerà gran parte della sua vita, a cominciare da quando, nel 1979, l’artista e sua moglie Dori Ghezzi furono rapiti e tenuti in ostaggio per ben quattro mesi dall’anonima sequestri. L’incubo si è concluso nel mese di dicembre dello stesso anno, quando il padre del cantautore, Giuseppe De Andrè, riuscì a ottenere la loro liberazione attraverso il pagamento di una somma pari a circa 550 milioni di lire. A parlare di questa esperienza è stata proprio Dori Ghezzi, che qualche settimana fa, raggiunta da Huffingtonpost, ha ripercorso i mesi di prigionia rivelando di aver perdonato i suoi carcerieri: “Tutto sommato le nostre condizioni non erano molto più dure. I nostri custodi non sono stati aguzzini. Tant’è che per tutta la prigionia sono sempre stata convinta che ci avrebbero rilasciato anche nel caso che il riscatto non venisse pagato”. Secondo Dori Ghezzi, infatti, “c’era una sorta di rispetto reciproco”, dal momento che “anche quei due, latitanti e banditi, vivevano come noi da sequestrati”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“HO DOVUTO RINUNCIARE A PERSONAGGI CHE SONO STATI DETERMINANTI”
Su Rai 1 va in onda il film tv Fabrizio De Andrè – Il Principe Libero. Un format che ha visto in prima linea anche e soprattutto Dori Ghezzi, la moglie di Fabrizio De Andrè. I due hanno incominciato ad frequentarsi nel 1974 ma si sono sposati soltanto nel 1979. In una intervista rilasciata all’Huffington Post, Dori Ghezzi ha parlato dell’apporto che ha dato soprattutto alla stesura della sceneggiatura non nascondendo il dispiacere per alcuni tagli ed imprecisioni dovute alle ristrettezze tempistiche: “Non è stato un lavoro facile, abbiamo discusso ininterrottamente perché la percentuale di invenzione è alta. La prima chitarra ad esempio a Fabrizio la regalò la madre, non il padre. Nanda Pivano in quegli anni all’Agnata, in Sardegna, non ci venne mai. Ma no, non ho voluto correggere in corsa, e a tratti ne ho anche molto sofferto. Soprattutto perché ho dovuto rinunciare a personaggi che sono stati determinanti nella crescita umana di Fabrizio. In due ore e mezzo capisco che si impongono scelte drastiche. Mi manca la Nina della campagna astigiana, quella di Bicio bambino, mi manca la Encia dei fine settimana con Villaggio. Persone-chiave, ma nel racconto sarebbero diventate figurine”.
DORI GHEZZI: “BRAVISSIMO LUCA MARINELLI”
Nella stessa intervista Dori Ghezzi ha parlato di Luca Marinelli ed ossia l’attore che ha interpretato Fabrizio De Andrè, riservandogli parole di grande apprezzamenti. La Ghezzi, infatti, ha sottolineato come l’attore sia entrato con bravura nel ruolo di De Andrè tant’è che a suo giudizio potrebbe incontrare delle difficoltà nell’uscirne: “È come se Fabrizio fosse da sempre dentro di lui. Non ha avuto bisogno di ‘farsi’ una maschera, di adottare artifici, non ha dovuto essere diverso. E secondo me faticherà a scrollarsi di dosso questo ruolo, che è forse il più vicino a lui tra tutti quelli che ha interpretato. Ma ci si è calato con grande paura. E adesso che il pubblico lo giudicherà, è teso come un imputato in attesa della sentenza. Paradossale, vista la naturalezza con cui ‘diventava’ Fabrizio a ogni ciak: era sempre buona la prima. Ho passato molto tempo sul set, ma sapevo fin dall’inizio che Luca Marinelli aveva imparato ad amare Fabrizio De André da sua nonna. E una cosa mi piace ricordare: avevo deciso che l’attore giusto sarebbe stato quello che avrebbe detto ‘non sono in grado di farlo’. Guarda caso, è stata la prima risposta di Luca”. Un lavoro quindi molto complesso ma che allo stesso tempo è molto atteso non soltanto dai milioni di fan del cantautore genovese ma anche da tutti gli appassionati di fiction.