I fan di Montalbano ieri erano in trepidante attesa. Quale sarebbe stata la decisione del regista? Come sostituire l’insostituibile dottor Pasquano? Risposta: non sostituendolo. Una scelta apprezzata dai telespettatori, che su Twitter da ieri sera non smettono di rendere il loro omaggio al mitico medico legale goloso di cannoli splendidamente interpretato dal mai troppo compianto Marcello Pennacchio. C’è chi, nel momento cruciale della puntata di ieri, quello in cui Jacomuzzi ha detto al commissario di non disturbare Pasquano, ha scritto:”Lo sentite quel CRACK? È il rumore del mio cuore che si frantuma alla mancata apparizione di Pasquano”. Un’altra utente ha cinguettato:”Dottor Pasquano…ci piace pensare che tu sia ancora lì a sfondarti di cannoli e buccellato!”. Ma a sintetizzare il pensiero di massa con un filo d’ironia c’ha pensato questo tweet:”Un pensiero al dottor #Pasquano, che finalmente ha salvi i suoi cabasisi dalle domande del commissario”. (agg. di Dario D’Angelo)



LE PAROLE DI ZINGARETTI

Marcello Perracchio, l’attore noto per aver interpretato il ruolo del dottor Pasquano ne Il commissario Montalbano, tornando in onda ieri sera su Rai 1 con ascolti record grazie a La giostra degli scambi, come sappiamo, è venuto a mancare nel luglio scorso all’età di 79 anni. Ciò non ha impedito alla produzione della serie tv di Rai 1 di mantenere in vita il suo personaggio e omaggiare, allo stesso tempo, l’attore. L’escamotage è stato il seguente: richiarare il dottor Jacomuzzi a fare da tramite tra Montalbano e Pasquano, quest’ultimo inavvicinabile perché di umore nero a causa della chiusura del suo circolo di poker. All’epoca della scomparsa dell’attore, Luca Zingaretti omaggiò il collega con questo messaggio pubblicato sui social network: “Addio mio dolce amico. Nessuno più mi manderà a….. come te! Sei stato un meraviglioso compagno di viaggio, un fenomenale interprete di un ruolo che hai fatto entrare nel cuore della gente e, last but not least, un grande e caro amico. Senza di te sarà tutta un’altra cosa! Riposa in pace”. (Aggiornamento di Fabio Morasca)



MONTALBANO: PASQUANO C’E’ MA NON SI VEDE

Prima del via, l’attesa era tanta: ma come farà Montalbano senza il dottor Pasquano? La risposta è arrivata durante la prima visione de La giostra degli scambi, uno dei due episodi inediti del commissario di Vigata ispirati dalla penna sempre geniale di Andrea Camilleri. Perché all’assenza di Marcello Perracchio, l’attore morto in estate all’età di 79 anni, difficilmente il pubblico del commissario si potrà abituare. Allora ecco trovato l’escamotage: il dottor Pasquano c’è, ma non si vede. Impossibile pensare di sostituirlo con un altro attore, il pubblico subito avrebbe paragonato il personaggio nuovo con quello vecchio. Un po’ come succede a Beautiful, dove Ridge si chiamerà pure Ridge, ma in realtà non è più Ridge senza Ronn Moss ad interpretarlo. E nessuno meglio di Perracchio potrà rivolgersi – neanche in futuro – a Salvo Montalbano ostentando fastidio e insofferenza, nessuno mai potrà dirgli che le sue domande altro non sono se non un “grannissimo scassamento di cabasisi”.



IL RITORNO DI JACOMUZZI

Dal punto di vista della fiction, però, com’è stata giustificata l’assenza di Pasquano? Il medico legale risulta spesso decisivo per le trame di Montalbano, che ai suoi consigli si affida quando qualcosa nel delitto non lo convince a pieno. Il regista, allora, ha pensato di richiamare il dottor Jacomuzzi, il capo della scientifica di rientro dopo un periodo all’estero, già presente nel primissimo episodio di Montalbano, “Il ladro di merendine” targato 1999. Ma nessuna lesa maestà: non è Jacomuzzi ad occuparsi dell’autopsia, quella spetta soltanto a Pasquano. Soltanto che il caratteraccio del dottore è noto, così come noto è il suo vizio per il gioco. Allora spetta a Jacomuzzi farsi da tramite con Montalbano: lui è riuscito a vederlo Pasquano, ma è di umore nero perché hanno chiuso per un mese il suo circolo di poker, meglio non avvicinarsi e affidarsi ai pochi dettagli che lo stesso capo della scientifica è riuscito a strappargli di bocca. Montalbano non si arrischia stavolta, come invece ha fatto in passato: neanche un vassoio di cannoli, purtroppo, può bastare a riportarlo in scena…