La critica ha apprezzato la regia di Steven Spielberg del film “Minority Report”. “Da un racconto di Philip K. Dick, scrittore di culto sprofondato nella schizofrenia, ispiratore già di ‘Atto di forza’ e ‘Blade Runner’. È la fantascienza adulta di Steven Spielberg che abbandona i bimbi di ‘E.T.’ e ‘A.I.’ a favore delle atmosfere piovose e metalliche di questo film algido quanto perfetto. Per chi vive nel ricordo del capolavoro di ‘Blade Runner’, predilige la fantascienza-noir e coltiva la sindrome del ‘Grande Fratello’, quello di Orwell e non della tv. E naturalmente pensa – a ragione – che Spielberg sia il più grande”, ha scritto Piera Detassis su Panorama. E ancora: “Da un racconto di P.K. Dick, uno Spielberg maturo. Che guarda a Kubrick per parlare del futuro, ma in realtà allude al nostro presente. Trama pletorica e ‘buonista’. Ma il mondo ipertecnologico di ‘Minority Report’, creato con l’aiuto del Medialab è davvero fantastico”, è stato il commento di Fabio Ferzetti sul Messaggero. Infine Lietta Toranbuoni, su La stampa, ha scritto: “Anche quando sono imperfetti, i film di Steven Spielberg hanno il massimo fascino. (..) Grande tema. Tom Cruise al suo meglio, effetti speciali mirabolanti, costruzione narrativa pastrocchiata: un film da vedere assolutamente in questo inizio della stagione cinematografica”. Ricordiamo che ““Minority Report”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda sul Nove a partire delle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a dPlay, cliccando qui.
CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DELLA PELLICOLA E IL CAST
Per la prima serata di oggi, mercoledì 14 febbraio 2018, Canale Nove dedica il suo spazio a Minority report pellicola fantascientifica del 2001 che è stata affidata alla regia di Steven Spielberg e si basa sul soggetto tratto dall’omonimo racconto di Philp K. Dick e sulla sceneggiatura di Scott Frank. La produzione della pellicola è stata firmata da Jan de Bont e Gerald R. Molen con Michael oven, Gary Goldman, Ronald Shusett e Sergio Mimica-Gezzan come produttori esecutivi. Il montaggio è stato realizzato da Michael Kahn con gli effetti speciali dell’azienda Industrial Light & Magic e con le musiche della colonna sonora che sono state scritte da John Williams. Il film è stato prodotto negli Stati Uniti d’America nel 2002 con la durata di 146 minuti. Pellicola che ha avuto un budget altissimo superiore a 100 milioni di dollari americani, gli incassi sono stati però anch’essi altissimi superando di fatto i 300 milioni di dollari. Location tutte americane con gli esterni girati nel Maine, per gli interni invece la produzione ha deciso di ricreare un immenso set all’interno degli studios della Twentieth. Ottimo anche l’impatto della critica con il film che ha vinto il Saturn Award del 2003 per il miglior film di fantascienza, da sottolineare anche la nomination all’Oscar per il miglior montaggio sonoro.
TOM CRUISE NEL CAST
Il film Minority report va in onda su Canale Nove oggi, mercoledì 14 febbraio 2018, alle ore 21.15. Una pellicola prodotta nel lontano 2002 negli Stati Uniti d’America e diretta dall’inossidabile Steven Spielberg. La pellicola ascrivibile al genere fantascientifico con connotazioni thriller, si basa sull’omonimo romanzo pubblicato da Philip K. Dick. Il film prodotto da un cospicuo cartello di case di produzione (Twentieth Century Fox, DreamWorks SKG, Cruise/Wagner Productions, Blue Tulip Productions, Blue Tulip Productions, Amblin Entertainment), è stato distribuito in Italia dalla Twentieth Century Fox. Ottime le musiche composte da John Williams per un film che vede tra gli interpreti principali il bravo Tom Cruise, il popolare attore statunitense che interpreta John, è affiancato sul set dal bravo Colin Farrell nella parte di Danny. La pellicola che è già stata programmata diverse volte sui palinsesti televisivi italiani, riscuotendo sempre un ottimo successo in termine di audience, viene di nuovo proposta nella prima serata di oggi, mercoledì 14 febbraio 2018 si Canale Nove. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.
MINORITY REPORT, LA TRAMA DEL FILM
La trama verte sulla vita del coraggioso capitano John Anderton, il graduato è a capo di un reparto sperimentale conosciuto con il nome di Precrimine, un reparto che basandosi sulla visione extrasensoriale di tre individui riesce a prevedere i crimini prima che essi siano compiuti. Il sistema di fatto ha azzerato la criminalità in genere e gli omicidi a Washington, stante il fatto che gli uomini di John intervengono sempre prima che i misfatti si compiano effettivamente. John che agli occhi dei cittadini è un eroe vive la sua vita privata facendo uso di sostanze stupefacenti, sono infatti solamente le droghe che lo aiutano a superare la scomparsa del figlio avvenuta improvvisamente sei anni prima. Il sistema di prevenzione che deve essere traslato su scala nazionale, viene sottoposto a un test effettuato da Danny Witwer, durante il test quest’ultimo incontra John, uno dei tre individui che prevedono i crimini, dall’incontro emergono delle importanti discrasie che il capitano vuole approfondire. Improvvisamente tutto cambia, John viene a conoscenza del fatto che il prossimo omicidio sarà commesso da lui, non capendo le motivazioni che stanno alla base della previsione, e preoccupato soprattutto che il sistema sia sotto sabotaggio, decide di fuggire mettendosi alla ricerca della presunta vittima, un tale a lui completamnente sconosciuto che risponde al nome di Leo Crow. Dalle indagini del capitano emerge che il progetto è minato alla base, il responsabile del sabotaggio è il capo del progetto Lamar Burgess, che tramite il Precrimine era riuscito di fatto a eliminare alcuni personaggi a lui scomodi. Il finale si gioca sul filo dei secondi, John riuscirà all’ultimo momento ad impedire l’estensione del progetto a livello nazionale, un apporto determinante gli sarà fornito dalla moglie, la donna capisce infatti il coinvolgimento di Lamar e riesce a liberare con un coraggioso blitz il marito dalla prigione dove era stato incarcerato dopo la sua cattura. Il finale è dedicato al ritorno della cittadinanza in un centro in cui il sistema Precrimine è stato abolito, sicuramente i reati aumentano ma nessuno sarà più in grado di cambiare lo stato delle cose stante il suicidio di Lamar. John invece trova il suo equilibrio interiore e insieme alla moglie attende il suo secondo figlio, un bambino che lo porterà fuori dal ricatto delle sostanze stupefacenti e gli farà apprezzare la vita di coppia.