Tutto è oramai pronto per dare il via al talent di Rai 1, Sanremo Young. Antonella Clerici dal palco dell’Ariston condurrà dal 16 febbraio al 16 marzo tutti i venerdì in prima serata lo show dedicato ai giovanissimi talenti di età compresa tra i quattordici e i diciassette anni. I dodici concorrenti verranno giudicati da una giuria chiamata Academy, composta da dieci esperti e dal pubblico a casa grazie al televoto. Il rapper salernitano Rocco Hunt è nella giuria insieme a Mara Maionchi, Iva Zanicchi, Marco Masini, Cristina D’Avena, Angelo Baiguini, Mietta e Ricchi e Poveri. Rocco Hunt è salito alla ribalta della musica e dello spettacolo nel Sanremo 2014 quando ha vinto il Festival nella sezione Nuove Proposte con il singolo Nu juorno buono. Si è poi aggiudicato anche il Premio Emanuele Luzzati e il Premio Assomusica. Già ad undici anni però Rocco Hunt si è avvicinato al mondo dell’hip hop partecipando a varie jam e gare di freestyle. Nel 2011 riesce a pubblicare il suo primo disco ‘Spiraglio di periferia’ contenente collaborazioni con il rapper Clementino. Nel 2013 pubblica per la major discografica Sony Music ‘Poeta Urbano’. Successivamente dopo la partecipazione e la vittoria a Sanremo Giovani pubblica l’album ‘Ora o mai più’ del produttore italiano Don Joe. Successivamente dopo un anno passato a comporre nuovo materiale fa uscire il terzo album in studio intitolato Signor Hunt in cui si avvale della collaborazione di Neffa, Clementino ed Enzo Avitabile.
ROCCO HUNT PROTAGONISTA DELLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO LA VIOLENZA DELLE PAROLE
Tuttavia Rocco Hunt non è solo concentrato sulla sua carriera, ma è anche un ottimo marito e padre del piccolo Giovanni che a breve compirà un anno. Inoltre è sempre molto presente nel sociale e soprattutto nelle tematiche che toccano i più giovani. Infatti Rocco Hunt è stato protagonista di una campagna di sensibilizzazione promossa dal celebre gioco Scarabeo e centrata sulla violenza nelle parole. Si tratta di 10 clip che lo vedono protagonista e che servono a far riflettere i ragazzi di un corretto uso delle parole sia online che offline per combattere i fenomeni di cyber bullismo e haters. Secondo le stime infatti ben il 40% dei ragazzi tra gli undici e i diciannove anni trascorre più di 5 ore al giorno online in particolar modo sui social network che poi diventano luoghi virtuali in cui volano insulti e offese. Per questo motivo Rocco Hunt riflettendo sulle dieci parole chiave di quello che è stato definito il Manifesto della comunicazione non ostile le trasforma in altrettanti rime rap come coraggio, scelgo, tempo, onestà, capire, conseguenze, condivido, opinioni, aggressività e tacere.