Lunetta Savino sarà protagonista nella seconda stagione di “È arrivata la felicità”, la fiction di Rai Uno dove presta il volto all’austera Giovanna. Ospite a Domenica In, l’attrice ha avuto la possibilità di parlare del suo personaggio, rivelando che nella nuova stagione “ancora più mossa e tormentata della prima serie”, avrà un ruolo molto importante a causa dell’incontro con un altro uomo, interpretato da Tullio Solenghi: “Farà scoprire a Giovanna una parte di sé ma anche una parte della vita che lei non si aspettava, perché è sposata da 40 anni con lo stesso uomo”, ha ammesso infatti Lunetta Savino, rivelando inoltre che il suo personaggio vivrà una seconda possibilità: “lei si comporta quasi come un’adolescente con questo nuovo amore, le fa scoprire delle cose che lei non ha mai conosciuto, è una nuova giovinezza”. Tuttavia, non saranno tutte rose e fiori, dal momento che i problemi, per i protagonisti della fiction, sono sempre in agguato. Come reagirà l’inflessibile Giovanna di fronte alla malattia di una delle sue due figlie? (Agg. di Fabiola Iuliano)



UNA VITA SPESA PER I DIRITTI CIVILI DELLE DONNE

Lunetta Savino è pronta a ritornare sul piccolo schermo grazie a E’ arrivata la felicità 2, la fiction di Rai 1 che approderà in tv con la sua seconda stagione. Attrice amata già dai tempi di Un medico in famiglia, interpreterà in questo nuovo progetto la madre di Angelica, Giovanna. Un personaggio molto diverso dalla sua Cettina, il personaggio che le ha permesso di conquistare il pubblico italiano e di aumentare la propria popolarità. 60 anni compiuti lo scorso 2 novembre, Lunetta è fra le fondatrici di Se non ora quando, il movimento per i diritti civili delle donne, ed è pronta a ripercorrere la propria carriera grazie ad un’intervista intima con Cristina Parodi che la vedrà oggi, 18 febbraio 2018, al centro della puntata di Domenica In.



Lunetta Savino muove infatti i primi passi nel mondo dello spettacolo dividendosi fra teatro, tv e cinema, con una forte propensione per il palcoscenico ed il sipario. Un luogo che le permette di mantenere un contatto diretto con il pubblico, come sottolinea in un’intervista all’Ansa, e che le dà la possibilità di esprimere se stessa in modo innovativo. E’ arrivata la felicità 2 non sarà inoltre l’unico progetto che permetterà all’attrice di ritornare in tv. In primavera è previsto infatti il debutto del film Il fulgore di Dony, diretto da Pupi Avanti e con protagonisti Giulio Scarpati e Ambra Angiolini.



LUNETTA SAVINO, LA VITA E LA CARRIERA

Nata a Bari nel novembre del 1957, Lunetta Savino debutta a teatro grazie al Macbeth di William Shakespeare nell’81 ed in seguito al diploma conseguito a Bologna grazie alla Scuola di teatro Alessandra Galante Garrone. L’anno successivo fa invece il suo debutto sul grande schermo sotto la guida del regista Francesco Laudadio, che la scrittura nel cast del film Grog. Negli anni successivi si laurea al DAMS di Bologna a pieni voti e continua a dividersi fra i lavori a teatro e la tv. Il film Matrimoni realizzato da Cristina Comencini nel ’98 le permette di ottenere una nomination come Miglior attrice non protagonista sia per l’edizione dei Nastri d’Argento sia per quella del David di Donatello. Replicherà la candidatura ai Nastri anche l’anno successivo e sempre sottola guida della Comencini grazie a Liberate i pesci, per poi entrare a far parte di Un medico in famiglia per il ruolo di Cettina.

Sarà la prima delle fiction che la vedrà sul piccolo schermo ed a cui si aggiungeranno altri format di successo come Raccontami, che la vede nel cast dal 2006 al 2008 e Il figlio della luna del 2007. Sono anni importanti per la Savino, che non dimentica di certo il suo amore per il teatro. A dimostrare la forte popolarità ottenuta anche in questo settore dello spettacolo italiano, basterà ricordare le centinaia di repliche che l’hanno vista nei teatri italiani razie alla piece di Henrik Ibsen dal titolo Casa di bambola – L’altra Nora (2007). Riceve infine il Premio Flaiano nel 2015 grazie a La freccia del Sud, la miniserie diretta da Pietro Mennea.