Alla fine il Movimento 5 Stelle ha deciso di espellere Francesco Cariello e il consigliere regionale dell’Emilia, Gian Luca Sassi: per quanto riguarda Federica Dieni e Emanuele Scagliusi è stato previsto invece un «richiamo» essendo considerati «casi minori». Non solo, stando all’inchiesta delle Iene che questa sera presenterà nuovi capitoli sul caso Rimborsopoli sul fronte del candidato Ivan Della Valle ci sarebbero dei taroccamenti sui bonifici con Photoshop. L’inchiesta si allarga e Di Maio agisce: «Francesco Cariello ha una irregolarità negli ultimi bonifici. Ha continuato a sostenere di poter dimostrare la regolarità dei suoi bonifici. Non ci ha voluto dare l’autorizzazione per accedere ai dati in possesso del Mef e questo va contro il nostro principio di trasparenza. A questo punto è fuori dal movimento. Giulia Sarti con una differenza di 19.399 si è già autosospesa. Lei ha dichiarato di non aver sottratto un centesimo e ha denunciato una persona a lei vicina». Per Scagliusi è invece prevista una multa come risposta alle mancanze di versamenti: per quanto riguarda invece il caso Giulia Sarti, lo scandalo continua tra accuse e contro accuse col suo ex fidanzato che avrebbe le prove dei bonifici “non versati” dalla Sarti che invece nega tutto e contrattacca. «Ci sono comunque casi minori per cui è previsto un richiamo», anche se poi si dice pronta a dimettersi se eletta laddove venga dimostrato che lei ha taroccato i bonifici, per ora si dichiara invece del tutto innocente. (agg. di Niccolò Magnani)
I “NUOVI” FURBETTI
Luigi Di Maio si era detto convinto che il caso Rimborsopoli M5s fosse un caso ormai archiviato, un boomerang nei confronti degli altri partiti, che nella speranza di cogliere il Movimento con le mani nella marmellata se l’erano rovesciata addosso, mettendo in risalto le donazioni spontanee che i grillini avevano fatto per milioni di euro a differenza loro. Così evidentemente non è, stando alle ultime rivelazioni de Le Iene Show, che allargano il caso svelando i nomi di altri 3 presunti “furbetti”. Si tratta di Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi e Federica Dieni, questi ultimi candidati nel collegio uninominale rispettivamente in Puglia e a Reggio Calabria. Colpevoli, secondo Le Iene, di non aver versato parte dello stipendio da parlamentari al fondo del microcredito targato M5S.
Il Movimento, attraverso un post sul suo blog, ha annunciato l’espulsione di Emanuele Scagliusi e di un consigliere regionale, Gian Luca Sassi. Il primo, come riferisce Il Corriere della Sera, ha ammesso le sue colpe provando però a giustificarsi:”Le Iene mi contestano un bonifico da mille euro in meno, che però ho già restituito nella rendicontazione successiva. È vero, ho modificato la cifra, prendendo in prestito i mille euro, ma solo perché mi servivano per una visita medica che non volevo rivelare. In tutto ho restituito ben 223 mila euro“. E gli altri?
A LE IENE SHOW LE OMBRE SU BARBARA LEZZI
Gli altri due furbetti, Francesco Cariello e Federica Dieni, hanno situazioni diverse. Il primo è l’unico tra i 3 nomi nuovi a non essere stato candidato alle prossime Politiche. Lui sostiene di essere stato fatto fuori poiché “fuori linea”. La Dieni, che secondo quanto fa sapere il Movimento subirà soltanto un richiamo, ha spiegato così la sua situazione:”Nel 2014 ho fatto un bonifico da 1700 euro e mi sono subito accorta che dovevo restituirne altri 4000. Allora ne ho fatto un secondo. Poi, con word, ho cambiato la cifra, ma solo perché non riuscivo a caricare nel nostro sito una sola distinta. È una leggerezza di cui mi scuso, ma non ho sottratto un euro dei 115 mila che ho donato. Questa ostinazione morbosa delle Iene è grottesca“.
Ma le ombre che imbarazzano maggiormente il Movimento sono forse quelle che investono Barbara Lezzi, una delle personalità di punta dello schieramento grillino. Al Corriere, dopo il primo servizio de Le Iene Show, Lezzi aveva detto di essere in regola. Soltanto in un secondo momento aveva parlato di un bonifico non andato a buon fine, sostenendo però di non averlo revocato. Diversa la versione di Banca Sella, sentita dal programma di Italia Uno, che parla di un bonifico da 3500 euro stornato, quindi revocato. La Lezzi però si difende:”Non l’ho revocato. A questo punto mi confronterò con la banca“. Rimborsopoli, il presunto boomerang che avrebbe dovuto travolgere gli altri partiti, per il M5s non è ancora finito…