Ad aprile torna La Corrida facendo il suo debutto su Rai Uno. Il programma infatti era andato in onda a ritmo alternato dal 1986 al 2011 sempre su Canale 5. Grande rivoluzione quella dell’approdo sulla televisione di Stato che decide di puntare sul suo fiore all’occhiello, Carlo Conti. Libero dalle pressioni del Festival di Sanremo, lasciato a Claudio Baglioni e company, il noto conduttore prenderà possesso di un format molto rischioso. Dopo la morte di Corrado nel 1999 il programma infatti ha subito davvero molte critiche anche perché in molti erano legati alla figura di Mantoni che il programma l’aveva inventato e portato dalla radio alla televisione. Le nuove generazioni, purtroppo, però non hanno fatto in tempo a conoscere Corrado e alcuni nemmeno conoscono molto bene la trasmissione che potrebbe quindi andarsi a prendere una nuova fetta di pubblico. Tra le novità ci sarà quella della presenza puntata dopo puntata di ospiti vip pronti anche ad esibirsi sul palcoscenico. L’appuntamento è per aprile prossimo.
LA STORIA DELLA TRASMISSIONE
La Corrida – Dilettanti allo sbaraglio nasce nel 1968 quando Corrado la inventa e la porta in radio insieme a suo fratello Riccardo Mantoni. Devono passare quasi venti anni però per vederla in televisione, trasformata e rivoluzionata nel 1986. Fino al 2011 sarà un classico della televisione italiana anche se alternerà grandi fortune a grandi polemiche. La morte di Corrado Mantoni nel 1999 infatti porterà a uno stop di alcuni anni fino all’arrivo di Gerry Scotti prima, dal 2002 al 2009, e di Flavio Insinna nella stagione conclusiva del 2011. Il programma è stato davvero un format vincente per tanti anni con la personalità di Corrado ad accompagnare tantissimi personaggi pronti a dire la loro sul palcoscenico con le spesso poco attendibili doti. Negli anni poi si sono avvicendate anche una serie di vallette destinate a diventare molto famose tra tutte Antonella Elia e Miriana Trevisan. Il programma è stato il vero pioniere dei talent show nel nostro paese e non solo, anticipando programmi come Tu si que vales e Italia’s Got Talent che hanno però perso il senso umoristico e si sono presi un po’ troppo sul serio.