Ai Bafta 2018 film di Luca Guadagnino Chiamami col tuo nome” si è aggiudicato il premio per il miglior adattamento firmato da James Ivory. In attesa della notte degli Oscar, il prossimo 4 marzo, il regista italiano ha rivelato di sta pensando a un sequel del film con Timotée Chalamet e Armie Hammer. Il romanzo “Call Me by Your Name” si svolge nel 1987 al culmine dell’epidemia di AIDS, mentre nel film il regista ha spostato la storia d’amore di Elio e Oliver nel 1983, nel periodo in cui l’HIV è stato scoperto. La malattia potrebbe però essere affrontata direttamente nel sequel: “Penso che potrebbe essere una parte molto rilevante della storia“, ha detto Luca Guadagnino a The Hollywood Reporte. “Penso che Elio sarà un cinefilo, e mi piacerebbe che fosse in un cinema a guardare “Once More” di Paul Vecchiali, un film del 1988 su un uomo che si innamora di un uomo dopo che lascia la moglie, che è stato il primo film francese ad occuparsi di AIDS. Questa potrebbe essere la prima scena”, ha aggiunto il regista italiano. “Alla fine del romanzo ci sono 40 pagine che attraversano i 20 anni successivi delle vite di Elio e Oliver, quindi c’è una sorta di indicazione attraverso l’intenzione dell’autore Andre Aciman che la storia possa continuare”, ha concluso Guadagnino. 



LUCA GUADAGNINO PRIMA DELLA PREMIAZIONE

Intervistato prima della serata di premiazione dei Bafta 2018, Luca Guadagnino ha parlato del suo amore per il cinema: “I Bafta celebrano e premiano il cinema ai suoi massimi livelli. Seguo i Bafta da quando sono bambino. Sono un cinefilo: amo tutto quello riguarda i premi, amo tutto quello che riguarda film. Ho visto incredibili film, incredibili registi e artigiani venir premiati dai Bafta ed essere tra i candidati per me è una delle cose più emozionanti”, ha detto il regista italiano. Guadagnino, dopo aver confessato di amare molto “Il filo nascosto” con Daniel Day-Lewis, ha dato un consiglio ai giovani registi: “Condivido la mia arma segreta: non lasciatevi abbattere da nessuno, andate avanti e seguite il vostro sogno. Siate disciplinati e umili”. Ricordiamo che “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino si è aggiudicato il premio per il miglior adattamento con la sceneggiatura di James Ivory, dall’omonimo romanzo di André Aciman.



CHIAMAMI COL TUO NOME: MIGLIOR ADATTAMENTO

In occasione dei Bafta 2018, gli Oscar inglesi, il film di Luca GuadagninoChiamami col tuo nome” si è aggiudicato il premio per il miglior adattamento con la sceneggiatura di James Ivory. Il film con Timothée Chalamet e Armie Hammer è infatti tratto dal romanzo di André Aciman. A ritirare il premio, durante la serata di premiazione alla Royal Albert Hall di Londra, lo sceneggiatore James Ivory: “Un film dipende da molte persone, ma prima di tutto dipende dagli attori. E noi abbiamo avuto l’immensa fortuna di avere gli attori che avevamo. E io sono stato fortunato di esser stato scelto per questo progetto”, ha detto Ivory, classe 1928, che si è fatto aiutare dal giovane Chalamet per salire sul palco. La pellicola di Luca Guadagnino è in corsa per gli Oscar del 4 marzo con quattro candidature: miglior film, miglior attore (Timothée Chalamet), miglior sceneggiatura non originale e miglior canzone (“Mystery of Love” di Sufjan Stevens). 



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GLI ALTRI RICONOSCIMENTI

Il Bafta per il miglior film se lo è aggiudicato “Tre manifesti a Ebbing”, Missouri, che ha vinto anche anche il premio per il miglior film inglese e per la miglior sceneggiatura originale. Premiati anche Frances McDormand come miglior attrice protagonista e Sam Rockwell come miglior attore non protagonista. In tutto quindi il film dell’anglo-irlandese Martin McDonagh si è portato a casa cinque riconoscimenti. Il premio come Miglior attore protagonista è stato vinto da Gary Oldman per il ruolo di Winston Churchill ne “L’ora più buia”, che ha vinto il Bafta per il miglior make up per la straordinaria trasformazione di Oldman. Ritirando il premio l’attore inglese ha ringraziato Churchill e la sua famiglia per questa grande opportunità di carriera. Il film “The Shape of Water” – il più nominato con 12 candidature – ha vinto tre riconoscimenti: la miglior regia andata a Guillermo Del Toro, la miglior colonna sonora al compositore Alexandre Desplat e la miglior scenografia. Il regista messicano ha ricordato la sua protagonista, Sally Hawkins, e ha omaggiato la scrittrice Mary Shelley che gli è stata da ispirazione con le sue storie di mostri. Miglior attrice non protagonista è stata giudicata Allison Janney, madre di Tonya Harding nel film “Tonya”.