Oney Tapia, vincitore della scorsa edizione di Ballando con le stelle, ha pubblicato un libro, Più forte del buio in cui racconta i risvolti inediti della sua improvvisa cecità: “Più che un’autobiografia è il racconto di alcune fasi della mia vita, soprattutto quella in cui mi sono dovuto rimettere in gioco e rivoluzionare tutto. Ho così tanto da dire che mi piacerebbe scrivere un secondo” ha dichiarato l’atleta paralimpico al settimanale Spy in edicola questa settimana. L’incidente stradale del 2011 che gli ha fatto perdere la vista è un passaggio fondamentale del suo racconto: “Come un momento fondamentale della mia vita, che ha segnato un prima e dopo, dalla luce al buio. Nonostante il trauma enorme, sono riuscito a metabolizzarlo con pazienza e determinazione. Il dolore deve essere trasformato in amore”. E ci è riuscito grazie alla moglie, alle figlie, alla famiglia e agli amici: “Metto molto di me in gioco, le mie paure, le mie fragilità, la mia parte più emotiva. Il mio privato lo proteggo”. Tra gli obiettivi futuri, gli Europei di Berlino a fine agosto, per cui si sta preparando duramente, allenandosi anche 8 ore al giorno e l’appuntamento immancabile con le Paralimpiadi del 2020 dove spera di conquistare qualche medaglia per onorare al meglio la propria Patria.

IL RICORDO DI BALLANDO CON LE STELLE

Oney Tapia, ad un anno di distanza, ricorda, sempre, con estrema gioia, l’esperienza come ballerino di Ballando con le stelle: “Sono sempre stato io, non mi sono cambiato. Mi ha solo dato una carica di consapevolezza che non avevo: in pista ho battuto con i risultati dubbi e paure”. La vittoria del talent show di Rai1 gli ha regalato l’affetto da parte del pubblico: “Sono contento e un po’ intimidito. Le persone riconoscono che ho fatto un percorso difficile, ma che sono riuscito a ottenere dei risultati: nella vita tutto è possibile e i limiti che incontriamo i mettiamo noi per primi. In ogni caso mi considero una persona da seguire, non da imitare:non sono un maestro, porto avanti la mia quotidianità, dò colore e luce alla mia vita”. La gente comune, attraverso sua partecipazione al programma del sabato sera, ha imparato a vincere i pregiudizi delle persone non vedenti. L’atleta ha detto no ad altre proposte televisive che nulla hanno a che fare con lo sport. E direbbe di sì a Milly Carlucci se, prossimamente, lo invitasse in trasmissione in qualità di ballerino per una notte.