Nuovo appuntamento con Quarto Grado. Il programma di Rete 4 torna in onda oggi, venerdì 23 febbraio, alle 21.15 con una nuova puntata condotta da Gianluigi Nuzzi, con Alessandra Viero. Al centro del nuovo appuntamento di Quarto Grado ci sarà il caso di Pamela Mastropietro, la 18enne che, dopo essere scappata dalla comunità che la ospitava, è stata uccisa i cui corpi sono stati ritrovato in due trolley. Nella nuova puntata di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi cercherà di capire a che punto sono arrivate le indagini e, soprattutto, cos’è successo nella comunità da cui era scappata Pamela. La trasmissione a cura di Siria Magri, inoltre, è a Riva del Garda dove è scomparso il 16enne Marco Boni. Vigili del fuoco, unità cinofile della Guardia di Finanza, 50 uomini del soccorso alpino e forze dell’ordine con l’ausilio dei droni sono impegnati nelle ricerche del ragazzo.



IL CASO DI PAMELA MASTROPIETRO

Innocent Oseghale, il nigeriano in carcere per la morte di Pamela Mastropietro ha dichiarato che Pamela Mastropietro è morta per assunzione di eroina. Il nigeriano, in carcere con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di vilipendio, distruzione e occultamento del cadavere della 18enne romana, ha mimato le modalità con cui è morta la ragazza. Nel corso della puntata odierna di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi cercherà di capire a che punto sono arrivate le indagini e i motivi che hanno spinto Pamela a lasciare la comunità. Sono inquietanti, inoltre, i risultati della seconda autopsia effettuata sul corpo di Pamela. Nell’ordinanza riportata da



Il Tempo si legge: “È emersa la presenza su un’ampia parte di cute di superficiali ferite da taglio parallele, ferite che il dottor Tombolini (primo medico legale, ndr) ha ritenuto inferte in vita, quasi a voler infliggere sofferenze alla vittima, mentre il dottor Cingolani (il secondo nominata dalla Procura, ndr) ha ritenuto effettuate post mortem verosimilmente in relazione alle pratiche si sezionamento del cadavere”. Inoltre, secondo i dottori che hanno effettuato l’esame autoptico il fatto che “siano stati asportati ‘ampi tratti di cute in zona vaginale e anali’ che rafforzerebbe l’ ipotesi suggestiva circa la volontà di celare un pregresso atto sessuale, cui si riconduce anche il rinvenimento di tracce di saliva su un capezzolo“.

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