Il comico, attore e conduttore televisivo Max Giusti in una recente intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno tra una battuta ed un’altra ha raccontato del periodo in cui viveva in un condominio. Nello specifico l’artista romano ha ricordato tutte le difficoltà della vita in condominio in cui c’è la necessità di adattarsi a quelle che sono le abitudini degli altri condomini che tuttavia spesso, non sono il massimo sotto il profilo del rispetto degli altri. Giusti ha raccontato: “A quei tempi tornavo dagli spettacoli anche alle 4 di notte e, magari, alle 8 del mattino il vicino si alzava e metteva a palla le canzoni di Nino D’ Angelo, non era il massimo. C’era la “cultura dei sospetti” che spesso alberga tra le scale di un condominio: c’ era un tizio che lasciava i mozziconi di sigaretta davanti alle porte degli altri. Se l’ avessimo trovato credo che qualcuno sarebbe ricorso a gesti estremi… Però siccome sono del parere che non puoi accusare qualcuno se non l’ hai visto, per anni ho vissuto nel clima dei ‘Soliti Sospetti’…”.
MAX GIUSTI, MATTATORE NELLO SPETTACOLO VA TUTTO BENE
Il comico e presentatore Max Giusti sarà ospite oggi al programma Sabato Italiano, dove interverrà con la sua solita verve comica. Giusti, poi,è a un bivio importante della sua vita: il 28 luglio, infatti, compirà la bellezza di 50 anni, una cifra importante per uno dei comici che negli ultimi anni hanno segnato maggiormente la televisione italiana. Al riguardo il presentatore ha fatto una delle sue classiche battute: “A cinquant’anni devi stare attento, quello che ti uccide è la tagliatella.” Scherzi a parte, questo per Max Giusti sarà un periodo decisamente felice da un punto di vista lavorativo, visto che tra pochi giorni sarà in teatro con uno spettacolo intitolato ‘Va tutto bene’, dove svolgerà il ruolo, ancora una volta, del mattatore. Sul palco ci sarà lui solo, senza orpelli vari o altri attori di qualsiasi sorta. Solo Max Giusti a raccontare quella che è la vita di un cinquantenne o, come dice lo stesso Max Giusti, ‘la vita di quelli che sono nati tra il 1965 e il 1985’, gente che qualche cosina ha iniziato a vederla, insomma, e che può ridere anche dei propri guai.
L’ITALIA VISTA DA MAX GIUSTI
Racconta Max Giusti: “Noi apparteniamo a quella generazione di persone che dovevano studiare, laurearsi, ma alla fine nemmeno questo andava più bene, no. Allora dovevi prendere il master ma neanche quello bastava. L’Italia è un Paese strano, adesso sono diventati tutti imprenditori. Moltissimi decidono di mettere su una casa vacanze e per farlo aspettano che crepi la nonna.” Tagliente e sarcastico come sempre, Max Giusti, non ha peli sulla lingua per descrivere l’Italia al microscopio, con i suoi vizi e le sue manie, i suoi pregi e i suoi tantissimi difetti. Continua il comico e presentatore: “Al giorno d’oggi la figura che unisce davvero le famiglie è quella del cuoco. Che ha cambiato nome, adesso si chiama Chef, ha il suo nome cucito sul grembiule ed è un tipo un po’ snob, ma stiamo parlando sempre della stessa cosa. Alla fine abbiamo scoperto che invece degli studi era la cucina quella che serviva veramente nel futuro.” E poi: “A cinquant’anni ne hai parecchie da raccontare, hai tantissimi aneddoti. Stai invecchiando e vuoi fare ancora il ragazzino. Magari sei a cena con una donna, ti presentano il menù davanti e tu essendo presbite non riesci a leggere quello che c’è scritto sopra. E allora ordini piatto del giorno e vino della casa.”