Mauro Coruzzi in arte Platinette, quest’oggi sarà ospite nel consueto appuntamento settimanale con la trasmissione Tv Talk, condotto su Rai 3 da Massimo Bernardini. Naturalmente nel corso della puntata si parlerà di televisione ed in particolare di quanto successo sul piccolo schermo nell’ultima settimana che ha visto, tra gli altri andare in onda, il secondo ed ultimo episodio stagionale de Il commissario Montalbano ed i primi due di È arrivata la felicità. A proposito di novità televisiva, la stessa Platinette sta per ritornare protagonista della seconda serata di La5 con la seconda stagione del programma a sfondo enogastronomico La mia grossa grassa cucina. Platinette proporrà al proprio pubblico delle interessanti ricette culinarie mettendoci quel pizzico di simpatia che da sempre caratterizza le sue apparizioni televisive. Per il momento non si conoscono le date delle messa in onda della nuova stagione ma Platinette sta tenendo aggiornati i propri fan sui social.



PLATINETTE, LA SUA GIOVINEZZA

In una recente intervista rilasciata al portale DonnaModerna, Platinette ha parlato a 360 gradi del proprio modo di essere, degli inizi della sua carriera ed anche della propria omosessualità. In particolare, Platinette ha raccontato che non c’è stato un momento preciso in cui si è accorto delle sue preferenze sessuali: “Non c’è stato un momento preciso. Non mi vestivo da bambina, se è questa la domanda implicita. Non giocavo con le bambole, né mi sono mai sentito una femmina. Ero un ragazzino triste, intelligente, sgobbone. Ho capito subito che la cultura mi avrebbe garantito un futuro diverso da quello dei miei genitori, e vantaggi concreti. Quali? A 13 anni scambiavo compiti in classe con prestazioni sessuali. Sapevo che non avrei avuto altro modo per ottenerle. Io ho sempre avuto un debole per i tonti, quelli bellissimi che ti lasciano senza fiato. Alle medie c’era un ragazzino magnifico, un giocatore di baseball, ma somaro patentato..”.



PLATINETTE, FUTURO IN POLITICA?

Nella stessa intervista Platinette ha avuto modo di parlare del proprio futuro evidenziando la consapevolezza che il suo personaggio non possa durare per sempre. Inoltre, ha aperto ad un futuro decisamente fuori dal mondo dello spettacolo enfatizzando il sogno di poter entrare nella politica per occuparsi di alcuni settori che in Italia proprio non funzionano come le strutture di assistenti per gli anziani: “Mi piacerebbe fare l’amministratore comunale o regionale, con i radicali. Vorrei occuparmi dell’assistenza agli anziani, una questione drammatica che ho toccato con mano, negli ultimi anni di vita dei miei genitori. Le strutture non funzionano, c’è troppa corruzione e poca efficienza. Platinette? Non durerà per sempre. Ormai sento di poterne fare a meno. Non ho più bisogno di travestirmi per essere sicuro di me. E poi la moda non è generosa con le signore over cinquanta. Dovrei indossare abitucci tristi, da mezza suora. Mi ci vede?”. Chissà che nei prossimi mesi non possa esserci una possibilità per lei nel settore amministrativo pubblico.

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