Da questa sera, domenica 25 febbraio, a partire dalle 21.25 sul canale Nove torna Antonino Cannavacciuolo con la nuova stagione di “Cucine da incubo Italia”. Il suo obiettivo? Salvare i ristoranti dalla crisi! Ci riuscirà? Staremo a vedere! Sei puntate inedite per un programma che continua a funzionare grazie anche all’impegno dello chef napoletano. Oltre ad essere un perfetto “preparatore” di cibarie stellate, il buon Antonino possiede doti imprenditoriali di tutto rispetto e quindi, per questo motivo, metterà a disposizione il suo talento per tutti i ristoratori in difficoltà che chiederanno il suo sapiente aiuto. Grazie a lui, le varie cucine potranno riorganizzarsi in maniera corretta, così come il servizio di sala e la preparazione dei piatti con conseguente menu. Lo chef poi, farà in modo anche di modernizzare i locali e portare una ventata di progresso anche allo staff. L’impostazione del format rimane assolutamente identica: in ogni puntata Cannavacciuolo arriverà nel locale e, dopo averne sperimentato i piatti in prima persona e osservato lo staff, valuterà cosa fare.
Cucine da incubo, le dichiarazioni dello chef
Antonino Cannavacciuolo, dopo aver visionato piatti e staff, cercherà di rinfrescare il locale prescelto grazie all’intervento di architetti ed esperti di design. Nonostante la formula di Cucine da incubo resti invariata è stata comunque introdotta una piccola novità: lo chef viene infatti affiancato da “ospiti” che gli daranno una mano nel portare avanti il suo compito. Per farvi un esempio, in una puntata ci sarà un gruppo di bambini di una scuola elementare che lo aiuterà a riportare la pace tra due fratelli ristoratori continuamente in conflitto. Tra le diverse destinazioni, oltre alla provincia di Genova e di Lucca, per la prima volta lo chef stellato andrà anche in Abruzzo, vicino a Chieti. Intervistato da RollingStone.it, confessa che “Cucine da incubo” è diventato un format personale: “Oggi rimane praticamente solo il nome. Dopo sei anni la trasmissione punta molto sulle persone e sull’aspetto sociale, che fanno veramente la differenza”. E poi svela che durante le puntate andrà anche nelle zone terremotate e ci sarà uno chef non vedente: “Vederlo cucinare è stata una sensazione unica. Una cosa che mi ha davvero colpito. Se arrivasse alla gente anche solo il 10% dell’emozione che ho provato io, le persone si alzerebbero con più serenità. Verrebbe voglia di togliere di mezzo tutte le stronzate quotidiane che portano a litigi e malumori. Chiaro?”.