In famiglia, quando arriva quel momento, è come prepararsi a una battaglia campale. Occorre non sbagliare alcuna mossa. Che fare, dunque?

Primo, riunire lo stato maggiore (moglie e figli).

Secondo, passare in rassegna le forze (un occhio al conto corrente e un altro agli eventuali prestiti da richiedere: firmiamo un armistizio con i suoceri o ci accordiamo con la banca?).



Terzo, studiare la mappa (per un giusto avvicinamento all’obiettivo).

Quarto… ma di cosa stiamo parlando? Ovviamente, dell’acquisto di una nuova autovettura!

Quinto, non distrarsi e procedere spediti.

Sesto, individuare i possibili bersagli (su quale modello ci buttiamo? di che cilindrata? quale colore scegliamo?).



Settimo, e solo a questo punto, boots on the ground, partire per il fronte. Con la certezza che, una volta arrivati in trincea (leggasi famigerate concessionarie), inizierà un’altra battaglia, combattuta a colpi di offerte, sconti, promozioni, km zero, usato sicuro… Qualsiasi arma è lecita.

Insomma, il mondo dell’auto è proprio un terreno di aspro combattimento. E dunque non può affatto sorprendere la notizia che stiamo per rivelarvi: la casa automobilistica Bmw ha siglato uno storico accordo con l’esercito degli Stati Uniti, sicchè presto manager, tecnici o strateghi delle concessionarie Bmw negli Usa arriveranno direttamente dal corpo dei Marines. Proprio ieri è iniziato, presso Camp Pendleton, il primo corso di addestramento – sedici settimane di duro allenamento – per formare i primi nove Marines addetti alla vendita delle auto teutoniche!



In realtà, il ricorso ai militari nelle concessionarie non è una novità assoluta. Già a metà anni Ottanta, la Fiat si affidò al Primo Reggimento Genio Pionieri Autodidatti. Il loro compito? Riuscire a vendere la Duna, un modello che solo a parlarne creava… il deserto attorno! Ma quell’esperimento fallì miseramente.

In epoca più recente, si moltiplicano le intenzioni delle case automobilistiche (da Toyota a Fca) di mettere al bando la produzione dei motori a gasolio. Nel frattempo, però, bisogna convincere la clientela ad acquistare quelli già sul mercato. E chi, se non i militari, può mettere a disposizione le “armi” giuste per persuadere dubbiosi e riottosi?

La Volkswagen, per esempio, travolta anche dallo scandalo “Dieselgate”, ha firmato in una località segreta un’intesa con il corpo speciale dei Berretti verdi. Da quel giorno, nelle sue concessionarie in America, non è poi così raro incappare in un impettito venditore, sulla cui targhetta, apposta bene in vista sull’elegante giacca d’ordinanza, compare la dicitura “Ten. Col. William ‘Bill’ Kilgore” (do you remember “Apocalypse now?”); costui, dopo aver acceso i motori di tutti i modelli a gasolio presenti nell’autosalone e sulle note amplificate della “Cavalcata delle Valchirie” di Wagner, vi accoglie urlando nelle vostre orecchie: “Mi piace l’odore del diesel al mattino. E’ un odore di vittoria!”.

Non pensiate che alla General Motors (non foss’altro che per il nome, che rimanda a un ufficiale di alto grado) non abbiano già avviato esperimenti simili. Un nostro conoscente americano, presentatosi tempo fa con tutta la famiglia, compresa di suoceri, presso una concessionaria GM con l’intenzione di acquistare un pick up, ci ha raccontato il dialogo intercorso con il venditore, un tipo aitante, pelato, con un minaccioso cappello sul capo e dal poco amichevole nickname di “Sergente Maggiore Hartman” (do you remember “Full Metal Jacket?”).

Sergente Hartman: Io sono il sergente maggiore Hartman, vostro capo concessionario, da questo momento potete parlare soltanto quando vi sarà richiesto e la prima e ultima parola che dovrà uscire dalle vostre fogne sarà “Signore”! Tutto chiaro, luridissimi vermi?

Clienti (suoceri compresi): Signor sì signore!

Sergente Hartman: Ma che c…o non vi sento! Rispondete come se l’aveste davvero!

Clienti: Signor sì signore!

Sergente Hartman: Se voi, signorine, finirete questo accordo di vendita e se sopravviverete al momento dell’acquisto, pregherete per guidare questo pick up, ma fino a quel momento siete uno sputo, la più bassa forma di clientela che ci sia nel globo, sarete solo volgari e curiosi perditempo capitati qui dentro solo per rompere… i pistoni! Qui vige l’eguaglianza tra i clienti; i miei ordini sono quelli di scremare tutti quelli che non hanno le palle necessarie per guidare il mio beneamato pick up! Capito bene, luridissimi vermi?

Clienti: Signor sì signore!

Sergente Hartman: Come ti chiami, faccia da spinterogeno?

Il nostro conoscente: Signore, Bill Brown, signore!

Sergente Hartman: Balle! D’ora in poi tu sei il cliente Biancaneve! Ti piace questo nome?

Il nostro conoscente: Signor sì, certo, signore!

Sergente Hartman: E tu, perché sei qui nella mia beneamata concessionaria?

Il suocero: Signore per comprare il pick up, signore!

Sergente Hartman: Allora tu sei un buon pagatore?

Il suocero: Signor sì signore!

Sergente Hartman: Fammi una faccia da buon pagatore!

Il suocero: Signor sì signore!

Sergente Hartman: Quella è una faccia da buon pagatore?! AHHHHHH!!! Questa è una faccia da buon pagatore!! Avanti con la tua faccia da buon pagatore!

Il suocero: AHHH!

Sergente Hartman: Manco per le palle, non convinci nessuno, voglio una faccia da buon pagatore vera!

Il suocero: AHHHH!!

Sergente Hartman: Non mi convinci, ti ci devi applicare!

Il suocero: Signor sì signore! (…)

Potremmo continuare, ma forse… sarebbe un film già visto! I nostri conoscenti, terrorizzati (soprattutto i vecchi suoceri), non hanno più voluto saperne di pick up. Ma vogliamo rassicurarvi: abbiamo la certezza che in Bmw saranno più accorti, non foss’altro perché l’assunzione dei Marines comporterà sicuramente un aumento delle vendite di modelli diesel… a raffica!