“Non ce la faccio più!”: è la battuta, diventata vero e proprio cult, di Magda, la moglie dell’insopportabile e precisino Furio, protagonista del famosissimo film “Bianco Rosso e Verdone”. Un personaggio quello di Irina Sanpiter rimasto nel cuore di tutti e che ben incarnava un ruolo nel quale probabilmente tante donne si sono immedesimate: quello della moglie sofferente e sottomessa alle manie compulsive e psicologiche di mariti, appunto, insopportabili e il tutto per il bene dei propri figli. Eppure anche Magda, al limite della sopportazione e stremata psicologicamente e fisicamente, decide di ribellarsi a questa situazione, chiudendo con tutto e tutti e abbandonando la sua vita con Furio. Un personaggio, quello della spaurita Magda, che l’ha sicuramente resa un’icona in questo senso. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Tony Evangelisti le ha cambiato la vita

Irina Sanpiter si è spenta a 60 anni dopo aver combattuto per molto tempo contro la malattia, scoperta nel 1984, anno in cui incontrò anche Tony Evangelisti, l’uomo che le cambiò la vita. Quell’anno, infatti, Irina scoprì di avere un linfoma. La sua vita cambiò radicalmente, costretta ad abbandonare la sua carriera di attrice e a trascorrere lunghe giornate in ospedale per sottoporsi a continue trasfusioni. Al suo fianco, però, da quel momento, ci fu Tony Evangelisti, il grande amore della sua vita. “Ho vissuto la malattia come un segno di Dio. Non tutte le cose vengono per nuocere. In quel momento, proprio in quel momento, conosco Tony Evangelisti che mi cambia la vita. Mi fa rinascere. Mi sopporta. Mi sostiene. Mi ama. Siamo inseparabili da 27 anni e lavoriamo insieme”, dichiarò Irina nel 2011 in un’intervista rilasciata ai microfoni di Libero quotidiano. I due si sposarono, in gran segreto, proprio nel 1984. Nella stessa intervista, infatti, l’attrice dichiarò: “Matrimonio in tre. Io, lui e Dio in una chiesa, giurandoci amore mentre ci guardavamo negli occhi e ci tiravamo il riso. Il momento più emozionante della vita”. Accanto a Tony, Irina scoprì anche un nuovo modo di fare spettacolo. Evangelisti è sempre stato un manager e Irina, quando poteva, faceva da consulente agli artisti. La morte dell’attrice lascia un vuoto profondo nel cuore di Evangelisti (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LA TRISTEZZA DI CARLO VERDONE

Carlo Verdone, interpellato dall’Ansa, visibilmente commosso ed addolorato, ha ricordato Irina Sanpiter, che si è spenta, oggi, al Policninico Umberto I di Roma, dopo una decennale malattia: “Me la ricorderò sempre ragazza, dolce, con guegli occhioni grandi malinconici. Quando me la presentò Sergio Leone ai provini, parente dello sceneggiatore Giorgio Arlorio, non ebbi dubbi, quello sguardo era perfetto per Magda succube di Furio. Oggi sono molto triste, devo dire che della malattia non sapevo. Capitava di incontrarci ai festival, alle arene estive come quella all’isola Tiberina, oppure alla Festa di Roma, era una volta l’anno ma ogni volta un incontro affettuoso, conserverò sempre il suo ricordo”. L’attrice russa, agli onori della cronaca cinematografica, verrà ricordata per il ruolo di Magda in Bianco, Rosso e Verdone che, con il tormentone “Non ce la faccio piùùùù”, ha rappresentato tutte quelle donne, disperate, di fronte, ad un marito assillante, preciso, con tante fissazioni. Prosegue, il ricordo commosso del regista e attore romano: “Ora di Bianco Rosso e Verdone non è rimasto davvero più nessuno. Mario Brega, Elena Fabrizi, Angelo Infanti e ora Irina Sanpiter, tutti i protagonisti scomparsi. Quel film ha una sua eternità, ancora oggi è in testa al gradimento dei miei film e io ci sono molto legato, mi ricorda una certa Roma che non c’è più, ha una carica poetica, piena di malinconia. All’inizio i critici non lo apprezzarono: dopo Un sacco bello quando uscì Bianco Rosso e Verdone si affrettarono a scrivere – tutti tranne uno, Valerio Caprara del Mattino – che era un ‘Verdone minore’, ma secondo me sbagliavano perchè quel film aveva una sua potenza come dimostra la popolarità che ha ancora oggi” (Aggiornamento Sebastiano Cascone)



IL RICORDO DI CARLO VERDONE

Tra le numerose manifestazioni di cordoglio per la scomparsa dell’attrice Irina Sanpiter, c’è anche quella di Carlo Verdone su Facebook. Anche se i due non erano più in contatto, Verdone con il suo post ha raccontato come l’incontro per la realizzazione del film sia stato agevolato da Sergio Leone, che l’aveva proposta per “Bianco, Rosso & Verdone” senza specificarne l’utilizzo in un ruolo. Verdone spiega però come l’associazione col personaggio di Magda sia stata pressoché immediata, “per via di quegli occhioni dolci e malinconici che dovevano essere una caratteristica della mia Magda.” Fu un successo, anche se Irina decise di non proseguire nella carriera cinematografica, il che sicuramente contribuì al perdersi di vista con l’attore e regista, che le ha comunque dedicato un ricordo molto sentito sul suo profilo ufficiale. (agg. di Fabio Belli)

COME E’ NATO IL SUO PERSONAGGIO

Irina Sanpiter, l’amatissima Magda, moglie di Furio Zoccano, di Bianco, Rosso e Verdone, nel lontano 1984, ad appena 27 anni, scoprì di essere affetta da un linfoma al collo. A starle accanto, durante tutta la malattia, c’è sempre stato il marito, il produttore musicale Tony Evangelisti, con cui è stata sposata da oltre 30 anni. Dopo essersi ritirata dalle scene, l’attrice ha scelto di seguire, dal backstage, gli artisti, affermandosi come consulente musicale e organizzatrice di concerti ed eventi di personaggi del calibro dei Gipsy King. In un’intervista, di diversi anni fa, l’attrice russa aveva spiegato come le era stato assegnato il ruolo all’interno della pellicola che l’ha resa famosa in tutta Italia. Quando venne nel nostro Paese, per affermarsi nel mondo cinematografico, l’allora ventenne venne a sapere che cercavano una ragazza dell’Est per un film di Verdone e inviò “due foto bruttissime” e fu immediatamente scartata. Quando andò a Cinecittà per farsi restituire le due immagini, entrò nell’ufficio di Sergio Leone che le propose di farsi provinare per Magda. Non sapeva ancora una parola in italiano, chiese di andare in bagno e, guardandosi allo specchio, vide “una donna sfatta e disperata. Fu così che nacque Magda”. (Aggiornamento Sebastiano Cascone)

LA LOTTA CONTRO LA LEUCEMIA

Irina Sanpiter è morta dopo aver a lungo lottato contro la leucemia. Nel 1984 le fu riscontrato un linfoma, da allora ha lottato senza avere paura di morire. «Ho addosso una voglia di vivere che mi fa superare ogni difficoltà. Morte? Ci sono stata vicina già due volte. Sono preparata», raccontò nel 2011 in un’intervista rilasciata a Libero. Costretta a sottoporsi a continue trasfusioni, l’attrice celebre per il ruolo di Magda in “Bianco, Rosso e Verdone” viveva quei momenti con ottimismo e leggerezza. «La mia missione, quando sono in ospedale, è dare speranza agli altri, perché un malato si fida solo di un altro malato». Spiegò anche che si truccava e si preparava come se dovesse andare in ufficio, con telefonino e computer, inoltre si cambiava da sola le flebo e scherzava con gli altri pazienti. «E quando vedo che a qualcuno si illuminano gli occhi sono felice. Fa bene anche a me stessa». (agg. di Silvana Palazzo)

L’ADDIO SUI SOCIAL A IRINA SANPITER

La sua espressione ed il personaggio di Magda, moglie di Furio, nel film Bianco, Rosso e Verdone le ricorderanno in tanti oggi, dopo la notizia della morte di Irina Sanpiter, uccisa dalla leucemia. Il suo interesse per il mondo dell’arte emerse sin da piccola, quando manifestò l’intenzione di intraprendere la carriera di interprete. La sua ribalta avvenne proprio grazie al film di Carlo Verdone, nel ruolo di moglie esasperata del personaggio interpretato dal popolare attore romano. Irina sposò Toni Evangelisti tre anni dopo l’enorme successo del film ma all’inizio degli anni Novanta decise di ritirarsi dalle scene, forse proprio per via della malattia che la colpì sin da quando aveva 27 anni. Nella sua vita però, non ci fu solo il cinema: Irina infatti si impegnò anche nella organizzazione di concerti rock in giro per il mondo. Sui social sono in tanti a ricordarla proprio in questi minuti, con immagini e spezzoni della celebre pellicola. “Addio Magda, noi ti abbiamo adorato anche se la cosa non era reciproca”, scrive un utente. Il riferimento è proprio a quella frase che divenne cult, pronunciata da Furio: “Magda tu mi adori? E allora lo vedi che la cosa è reciproca?”. “Il coraggio di #Magda (#IrinaSanpiter), pur dopo tanta riluttanza, nel liberarsi di un ossessivo compulsivo come Furio (chi non conosce questo modernissimo, inquietante personaggio nel film di Verdone!), resterà per sempre nel nostro ricordo. La terra ti sia lieve”, ha scritto un altro. “Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è seduto sul water e ha detto con gli occhi al cielo: “Non ce la faccio più!!”. Ciao Magda”, gli ha fatto eco un ulteriore utente che ha ribadito il suo addio all’attrice scomparsa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ADDIO A MAGDA DI “BIANCO, ROSSO E VERDONE”

Irina Sanpiter è morta: addio all’attrice russa, celebre per aver interpretato il personaggio di Magda nel film “Bianco, Rosso e Verdone”. Ricoverata all’Umberto I di Roma da otto mesi, lottava contro la leucemia da quando aveva 27 anni. Oggi si è spenta all’età di 60 anni nella capitale. L’attrice russa era nata a Mosca nel 1957. Il grande passo dalla carriera teatrale a quella cinematografica fu compito da Irina Sanpiter proprio grazie al film di Carlo Verdone del 1981, nel quale vestiva i panni della moglie esasperata del logorroico Furio Zoccano, avvocato romano residente a Torino. «Non ce la faccio più» era la sua frase più ricorrente, doppiata da Solveig D’Assunta. Carlo Verdone su Facebook ha scritto: «Sono molto triste, addolorato. Ci vedevamo poco ma l’abbraccio, quando ci si incontrava, era sempre forte e pieno di dolce nostalgia. Non sapevo fosse malata. Magda sarà sempre nel mio cuore come una delle creazioni più riuscite: era sempre allegra, spiritosa, ironica. Grazie Irina per aver condiviso con me una bella commedia rimasta nel cuore di tanti spettatori. Ti ricorderò per sempre cara, dolce amica». 

MORTA IRINA SANPITER, L’INCONTRO CON PAPA GIOVANNI PAOLO II

Irina Sanpiter  lavorò anche nel film “Lacrime Napulitane” di Ciro Ippolito, ma soffriva molto il fatto di essere rimasta “schiacciata” dal personaggio di Magda, infatti era associata unicamente a quel ruolo. Forse anche a causa della malattia, agli inizi degli anni ’90 si ritirò dalle scene. L’attrice non era legata solo al mondo cinematografico e teatrale, ma era anche una grande appassionata di musica. Nella seconda parte della sua carriera è stata infatti attiva anche come cantante. Tra le varie esperienze, l’attrice organizzava infatti anche concerti rock in giro per il mondo. Inoltre, aveva sposato il produttore musicale Toni Evangelisti nel 1984. Nata atea, Irina Sanpiter dopo un incontro con Papa Giovanni Paolo II nel 1993 diventò cattolica. Nel 2000 organizzò un concerto rap per la Giornata Mondiale della Gioventù come parte integrante del Giubileo di quello stesso anno. Dopo la notizia della sua morte, noi vogliamo ricordarla così…