Il caso di Laura Tangherlini ad “Amore Criminale”, nella prima serata di domenica su Rai 3, ha fatto discutere e pensare anche gli utenti dei social. Soprattutto perché la giornalista, quando ha iniziato la sua storia con quello che definiva “Il suo Raz Degan”, non poteva certo pensare a come le cose si sarebbero evolute. Soprattutto, nell’analisi della storia viene posta in primo piano la dinamica che si crea per una donna quando il proprio uomo diventa un pericolo, ma inizialmente questo pericolo non viene valutato. Le cose vanno avanti alla ricerca di una parvenza di normalità, e quando spesso si comprende la spirale di violenza in cui si è cadute, rischia di essere troppo tardi. “Vedo una che ha sopportato botte e violenza psicologica e penso: ma è cretina? Poi mi ricordo che io le ho prese per 10 anni.” “Mi fate ridere quando dite ‘poteva andarsene al primo schiaffo’ forse non capite che la violenza può essere anche psicologica e molte donne vengono manipolate in modo da non riuscire a staccarsi da chi gli fa del male, ficcatevelo in testa.” Due commenti su Twitter che fanno capire bene il dramma in cui Laura Tangherlini era caduta. (agg. di Fabio Belli)
“IL MIO RAZ DEGAN DIVENTATO ORCO”
Laura Tangherlini ha rivelato solo di recente quali violenze abbia dovuto subire nel corso di una delle sue relazioni romantiche. La giornalista televisiva e autrice di Matrimonio siriano, ha svelato infatti durante la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne di aver vissuto un vero e proprio incubo e di aver subito numerose violenze fisiche e psicologiche per oltre due anni. La giornalista aveva conosciuto il suo aguzzino in Libano, mentre si trovava all’estero per motivi di lavoro: è stato questo l’inizio di un incubo da cui è riuscita a salvarsi solo quando ha realizzato la verità sul conto dell’uomo. La storia di Laura Tangherlini verrà raccontata questa sera, domenica 4 febbraio 2018, all’interno della nuova puntata di Amore Criminale e grazie all’intervista dell’autrice Matilde D’Errico, che avrà modo di parlare con la diretta interessata.
Sono trascorsi diversi anni da quando la giornalista ha incontrato il ragazzo, un cristiano maronita che ai suoi occhi appariva come una sorta di fotocopia di Raz Degan. Inizialmente la loro relazione appare tuttavia come tante altre, piena di passione e sintonia. La Tangherlini infatti non può sospettare in quel momento che quell’uomo che la faceva sentire come una principessa si sarebbe trasformato presto in un orco. Come ha confidato in un lungo post su Facebook, la giornalista di RaiNews24 ha sottolineato di essere rimasta a lungo come paralizzata, mentalmente manipolata e convinta di essere in errore.
LAURA TANGHERLINI, UNA VOCE SOLLEVATA IN UN MOMENTO PARTICOLARE
La voce di Laura Tangherlini si è sollevata in un momento particolare per le donne vittime di violenza, in occasione della Giornata mondiale dedicata a chi subisce abusi fisici e psicologici per mano di compagni e sconosciuti. La giornalista Rai tuttavia non aveva identificato subito la sua relazione con un cristiano libanese e maronita come quell’amore malato che l’avrebbe portata presto all’interno di un vortice senza fine. In una sua intervista a Il Giorno, la giornalista ha sottolineato come sia riuscita a capire di essere vittima di ossessione e manipolazione solo due anni dopo l’inizio della sua relazione. Inizialmente infatti si sentiva confusa e infelice, tanto da accettare gli insulti, i ricatti e persino le botte.
A volte le capitava di pensare di vivere una situazione assurda, ma le accuse ingiustificate di agire in modo sbagliato e le continue manipolazioni psicologiche le impedivano di uscire da quella duplice prigionia. “Ero stretta tra la paura che mi ammazzasse e quella che mi lasciasse”, ha sottolineato la Tangherlini, a distanza di quasi quattro anni dalla fine della sua relazione. Di quel periodo ricorda tuttavia ogni emozione, persino le suppliche di amici e familiari che le imploravano di scegliere fra l’uomo con cui aveva una relazione e i suoi affetti. E proprio per questo la giornalista tv si è ritrovata ben presto da sola, in totale balia del pericolo. Ora che quanto ha vissuto è solo un ricordo, fatto di buio ed allo stesso tempo di luce, la Tangherlini è riuscita a riconquistare la propria esistenza grazie all’affetto costante del marito Marco Rò, musicista romano.