Ieri, lunedì 5 febbraio, si è spenta a Roma all’età di 71 anni Elisabetta Terabust, tra le più grandi étoile internazionali. Domani, mercoledì 7 febbraio, dalle ore 9.30 alle ore 13.00 sarà allestita la camera ardente presso la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. I funerali si svolgeranno sempre mercoledì alle ore 14.30 nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, Piazza del Popolo, nota anche come Chiesa degli Artisti. “La perdita di Elisabetta Terabust è per il mondo della danza e per il nostro Teatro una perdita artistica e umana, per la sua grande capacità di relazionarsi alla vita con entusiasmo e per la determinazione con cui ha saputo trasmettere e fare dono del suo grande carisma a dei nuovi talenti. Il Teatro dell’Opera di Roma ricorda con commozione il contributo fondamentale che Elisabetta Terabust ha dato alla crescita del Corpo di Ballo capitolino, e nel portare in alto il nome della danza italiana”, ha detto Carlo Fuortes, Sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma. Anche Alessandra Ferri ha ricordato su Facebook Elisabetta Terabust: “Oggi Elisabetta Terabust ha lasciato questa forma. Voglio ringraziarla per aver riempito la mia vita con ispirazione, gioia e amicizia. Una grande artista, una persona meravigliosa. Il sorriso più bello, tante risate”, ha scritto ieri la ballerina.
LA SCALA DI MILANO IN LUTTO
Il mondo della danza è in lutto per la morte della ballerina Elisabetta Terabust. Si è spenta a Roma a 71 anni. Oltre che per la sua carriera, verrà ricordata per aver contribuito a far crescere i grandi nomi, tra cui Roberto Bolle. La Scala l’ha ricordata con una nota pubblicata sulla pagina Facebook. Il teatro e il suo corpo di ballo “sono in lutto” e dedicheranno ad Elisabetta Terabust la recita inaugurale del trittico Mahler 10 / Petite Mort / Boléro, in programma il prossimo dieci marzo. “Versatile, di grande generosità e sensibile alle innovazioni dei coreografi contemporanei come al grande repertorio classico, ha danzato con i più grandi ballerini del nostro tempo”, si legge nel post (clicca qui per la versione integrale). La Scala ha ricordato anche l’attenzione della ballerina “alle nuove energie coreografiche e alle nuove generazioni. Ha fatto emergere nuovi talenti, primi fra tutti gli allora giovanissimi Roberto Bolle e Massimo Murru”. (agg. di Silvana Palazzo)
IL RICORDO DI ROBERTO BOLLE
L’addio di Elisabetta Terabust, morta oggi a 71 anni, ha regalato grande dispiacere a tutto il mondo dello spattacolo soprattutto a chi sapeva coglierne la sua importanza nella storia dello spettacolo e dell’arte. Tra chi l’ha voluta ricordare c’è Roberto Bolle che pubblicando una vecchia foto scrive: “Grazie Elisabetta Terabust per tutto ciòl che mi hai trasmesso e insegnato. GRazie per la tua passione e tutta la dedizione che ci hai messo. Grazie per aver creduto in me fin dall’inizio e avermi spinto a superare i miei limiti. Sarai sempre nel mio cuore”, clicca qui per la foto e per i commenti dei follower. Parole importanti di stima che arrivano da quello che è uno dei più grandi ballerini del mondo a cui la Rai ha voluto dedicare uno speciale tutto suo, seguitissimo dal pubblico di casa. Il merito di Roberto Bolle è stato portare un’arte antica come la danza anche tra i più giovani che magari prima la ignoravano. (agg. di Matteo Fantozzi)
BALLÒ CON NUREYEV
Elisabetta Terabust è morta oggi, aveva 71 anni. Nel corso della sua strepitosa carriera ha ballato al fianco dei più grandi danzatori del mondo, tra cui anche con Rudolf Nureyev, che ricordava con una certa ironia: “Con lui ho ballato, ma anche litigato, perché era duro ed esigente, essendolo prima con sé stesso. Ho avuto grande feeling con Peter Schaufuss e Patrick Dupont, ma soprattutto la rara fortuna di ballare con Erik Bruhn, il danese dalla personalità eccezionale con cui approfondii la tecnica Bournonville. La mia carriera è stata felice, la rifarei compresi gli errori”, riporta il Corriere della Sera. Celebre anche la sua intervista rilasciata al quotidiano “Il Tempo” alcuni anni addietro, dove aveva dichiarato: “Il repertorio del passato non morirà mai. Ma il pubblico ama anche la buona danza contemporanea: perché la danza è una, purché sia di alta qualità”. (Aggiornamento di Valentina Gambino)
ELISABETTA TERABUST E’ MORTA, AVEVA 71 ANNI
Elisabetta Terabust, stella internazionale della danza, si è spenta all’età di 71 anni la scorsa notte a Roma. A darne notizia è il quotidiano La Stampa che ripercorre le tappe della sua lunga e luminosa carriera. Professionista di altissima classe, è stato uno dei nomi di punta della danza degli anni ’70 e ’80. Dopo aver trascorso parte della sua carriera all’English National Ballet, fu nominata prima ballerina dell’Opera di Roma nel 1966 ed étoile nel 1972. Il suo nome è però sempre rimasto legato alla Scuola di Ballo del teatro capitolino del quale era attualmente direttrice onoraria e nel quale si era formata sotto la direzione di Attilia Radice. Negli anni ’70 la sua stella continua a luminare anche all’estero poiché fu prima ballerina anche a Parigi nel Ballet de Marseille diretto da Roland Petit, che creò per lei Schiaccianoci e di cui interpretò anche Le Loup, Carmen, Coppelia, Notre Dame de Paris. Nel suo lungo curriculum artistico ci fu spazio anche per Londra, dove la ballerina ha collaborato con il London Festival Ballet (l’attuale English National Ballet).
ELISABETTA TERABUST: IL SUCCESSO ALL’ESTERO E IN ITALIA
Gran parte della sua vita artista, Elisabetta Terabust l’ha vissuta all’estero per poi fare ritorno negli anni ’80 in Italia come étoile ospite dell’Aterballetto, durante la direzione di Amedeo Amodio. Numerose furono anche le sue direzioni artistiche: dal 1990 al 1992 diresse il Corpo di ballo dell’Opera di Roma; fu poi la volta quello del Teatro alla Scala di Milano, dal 1993 al 1997. Più di recente, tra il 2000 e il 2002 diresse il MaggioDanza, compagnia stabile del Maggio Musicale Fiorentino e poi il ballo al Teatro San Carlo di Napoli fino al 2006. Una volta lasciare le scene aveva contribuito a rendere grandi nomi del calibro di Roberto Bolle e Massimo Murru. Cinque anni fa è stato dato alle stampe un volume dal titolo “Elisabetta Terabust l’assillo della perfezione” scritto dal danzatore e scrittore Emanuele Burrafato e interamente dedicato alla vita della grande stella della danza scomparsa.