A dispetto del suo ruolo da conduttore del Festival di Sanremo 2018, Pierfrancesco Favino si esibisce portando in scena un medley tutto dedicato ai brani più importanti della musica italiana e interpretando, canzone dopo canzone, le voci di chi li ha portati al successo. A dargli manforte, in questa fase della sua esibizione, anche il conduttore e direttore artistico Claudio Baglioni, che diverse volte si è unito alla sua performance coinvolgendo anche il pubblico presente in sala. Fra musica, risate e momenti di grande interpretazione, Savino ha intonato un brano portato al successo da Eros Ramazzotti, ma Michelle Hunziker, scatenando l’ilarità generale, ha pensato bene di intervenire e di bacchettare il protagonista per il brano prescelto. A concludere questo medley pieno di musica, un saluto, namastè, che esattamente un anno fa è diventato tormentone grazie al brano portato al successo da Francesco Gabbana con la sua “Occidentali’s Karma”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
“Volevo fare qualcosa di diverso”
Pierfrancesco Favino è il più atteso sul palco della 68esima edizione del Festival di Sanremo pronto ad affiancare Claudio Baglioni e Michelle Hunziker nella conduzione. Se fino allo scorso anno Pierfrancesco Fvaino era abituato a vedere il Festival con gli amici scambiandosi bigliettini e pronostici, ora è pronto a condurlo. Rispetto ai pronostici, intervistato d Vanity Fair, l’attore e ora co-conduttore ha spiegato come solo una volta abbia azzeccato un pronostico: “Una volta, Riccardo Cocciante che cantava Se stiamo insieme. Ma fu un imbroglio: avevo cambiato il mio bigliettino all’ultimo momento, quando già sapevo della vittoria”. Al giornalista che lo stuzzica sostenendo che anche per i conduttori vi sono gruppi d’ascolto che ne parlano male, Pierfrancesco Favino ha così difeso la sua scelta: “Sì, ma volevo provare a fare qualcosa di diverso, che non so ancora se so fare, spero di sì. Ho accettato la proposta di Baglioni perché mi ha detto: “Nemmeno io l’ho mai fatto, proviamo”. Di noi, Michelle è, dei tre, l’unica che ha esperienza”.
Pierfrancesco Favino: “Quest’esperienza sarà un’occasione per divertirsi”
Una presenza inedita: è questa la promessa dell’attore Pierfrancesco Favino per la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2018. L’artista affiancherà infatti Michelle Hunziker nel supportare il Direttore artistico Claudio Baglioni sul palco, una vera emozione che ha accettato di vivere su richiesta del cantautore romano. Sia Favino che Baglioni vivranno inoltre il debutto all’Ariston, fatta eccezione per la conduttrice svizzera che si trova invece alla sua seconda partecipazione. In questi giorni, l’attore ha ricevuto diversi consigli da amici e conoscenti, alcuni dei quali persino in negativo: ‘sarà un incubo, vedrai’, è una delle affermazioni più quotate che gli sono giunte all’orecchio. In un’intervista a Vanity Fair, Favino ha infatti sottolineato di vedere questa esperienza anche come un’occasione per divertirsi, al di là degli errori che potrebbe commettere.
Del resto non ha paura di sbagliare, soprattutto perché alle spalle ha diversi fallimenti, come ha sottolineato in modo ironico. Per il suo ruolo ha già le idee in chiaro: sarà se stesso e si mostrerà forse in vesti rimaste sconosciute a scenari come il teatro ed il cinema. Sicuro che grazie ad esempi come Marcello Mastroianni e Ugo Tognazzi, istrionici e icone dello spettacolo italiano, non potrà che fare ridere il pubblico grazie alla sua forte vena di simpatia.
Pierfrancesco Favino, la carriera tra cinema e teatro
Nato nell’agosto del ’69 a Roma, Pierfrancesco Favino ha alle spalle una carriera nello spettacolo distante dal Festival di Sanremo 2018. Anche se il campo musicale e quello del cinema fanno parte della stessa macroarea dello spettacolo, l’attore ha basato il suo successo sulla televisione. Debutta infatti sul piccolo schermo nel ’91 grazie al film di Alberto Negrin dal titolo Una questione privata (1991), a cui segue la prima pellicola che lo vede al cinema, Pugili, diretto da Lino Capolicchio (1995). Negli anni successivi partecipa a fiction come Amico Mio, per poi ascendere al successo grazie a Gino Bartali – L’intramontabile, una miniserie dove riveste i panni del ciclista. Registra un nuovo successo nel 2001 con L’ultimo bacio, diretto da Gabriele Muccino ed il primo lavoro cinematografico che contribuirà alla popolarità del regista.
Allo stesso tempo, Favino continua a lavorare in teatro grazie agli studi in arte drammatica ed a piece come Passato prossimo, che rappresenta il debutto in teatro di Maria Sole Tognazzi. Conferma inoltre il suo successo con Romanzo Criminale, il film di Michele Placido che lo vede nelle vesti del Libanese e che gli permette di vincere il Nastro d’argento come Miglior attore Protagonista. Dopo essere ritornato sotto la guida di Muccino per il film Baciami ancora, partecipa a diversi film come Posti in piedi in Paradiso, diretto da Carlo Verdone, e World War Z, diretto da Marc Forster e con protagonista Brad Pitt.