Al Festival di Sanremo 2018 è il momento per le Nuove proposte di Mirkoeilcane con la sua Stiamo tutti bene. Grande curiosità ha attirato su di sé soprattutto per il particolare nome d’arte che ha scelto, ma poi ci si è potuti rendere conto di quanto fosse interessante sia la sua voce che la sua idea di musica. Rispetto agli altri due ragazzi che l’hanno preceduto è leggermente più innovativo, con la sua musica che ricorda Simone Cristicchi che il Festival di Sanremo l’ha vinto con ”Ti regalerò una rosa”. Chissa se sarà lui il vincitore delle Nuove Proposte, di certo però ha sorpreso e dimostrato anche coraggio con una scelta molto particolare e che poteva andare incontro anche alle critiche. Un modo di cantare che inoltre non è finalizzata a sé stessa, ma che proprio come Simone Cristicchi porta un messaggio molto importante. Mirkoeilcane infatti parla di violenza e lo fa tramite gli occhi di un bimbo di appena sette anni, sette e mezzo come dice lui nella canzone. (agg. di Matteo Fantozzi)



CANZONE SULLA VIOLENZA VISTA CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO

Mirkoeilcane

ha già dato dimostrazione delle proprie capacità, ancora prima del suo debutto al Festival di Sanremo 2018. Il giovane cantautore, all’anagrafe Mirko Mancini, verrà di certo ricordato per aver fatto piangere la giuria di Sarà Sanremo grazie alla sua Stiamo tutti bene. 31 anni e romano, l’artista dovrà confrontarsi con gli altri concorrenti delle Nuove Proposte, ma all’attivo ha già delle vittorie importanti, registrate negli ultimi due anni. Mirkoeilcane ha infatti conquistato il Premio Bindi e il Premio Incanto, oltra all’edizione dell’anno scorso di Musicultura. Il suo brano sanremese dimostra inoltre la profondità dell’artista, impegnato ad affrontare un viaggio contro la violenza del mondo grazie agli occhi di un bambino. La scelta del testo è collegata tra l’altro ad un suo particolare incontro con un ragazzo africano, che è riuscito a travolgerlo con le sue parole e con il passato vissuto in bilico fra condizioni estreme e crudeltà. A colpire maggiormente Mirkoeilcane è stato il sorriso con cui il suo interlocutore ha ripercorso il suo viaggio, un’allegria tale da fargli “scattare la scintilla”, come ha spiegato all’Avventire. Lontano da ogni retorica e politica, l’intento del cantautore rimane la riflessione degli ascoltatori, condividere quel viaggio che ha affrontato in prima persona, ritornando bambino.



MIRKOEILCANE, LA SCELTA DEL SUO NICKNAME

Una delle domande che vengono poste con grande frequenza a Mirko Mancini riguarda senza dubbio la scelta del suo nickname, Mirkoeilcane. Sembra che il nome sia collegato con il suo periodo scolastico, quando si ritrovava a scrivere quella parola sui banchi di scuola. Di certo c’è un motivo, per sua stessa ammissione, ma per ora rimane un segreto. Il cantautore romano si è preparato a lungo per il suo debutto al Festival di Sanremo 2018, ma all’attivo non ha solo il brano che ha scelto per la kermesse canora. Il suo primo disco, dal titolo omonimo al suo alias, è stato seguito dal libro Whisky per favore, di cui è editore e che ha il titolo omonimo ad un suo brano. Un racconto in cui il protagonista Fabrizio Fabrizi manifesta il suo odio per il mondo, fatta eccezione per una donna a cui ha rivelato la sua vera essenza e da cui è stato abbandonato. L’attenzione del pubblico per ora riguarda soprattutto la canzone che ha scelto per Sanremo 2018, con cui spera di farsi conoscere anche da chi ancora non lo ha ascoltato. Melodico e graffiante, il suo brano è di sicuro fra le innovazioni della manifestazione canora di quest’anno, come dimostra la sua recente esibizione a Domenica In.



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LA VITA E LA CARRIERA

Nato a Roma nel maggio dell’86, Mirko Mancini sarà fra i concorrenti del Festival di Sanremo 2018, nella categoria Nuove Proposte. Muove i primi passi nel mondo della musica grazie al lavoro di chitarrista per spot in tv e sigle, riuscendo a collaborare con diversi artisti e esibebdosi dal vivo. Matura in seguito una forte decisione nel voler stravolgere la propria carriera, scegliendo così di avviarsi verso la strada solista e pubblicando il suo primo album, dal titolo omonimo al suo alias. Un disco che ha ricevuto una forte attenzione da parte di pubblico e critica soprattutto grazie a Musicultura, a cui partecipa nel giugno 2017, ad un anno di distanza dalla vittoria di diversi riconoscimenti come Premio Bindi, Premio Incanto e Premio Musica Controcorrente. Nella manifestazione canora riesce a stravolgere la giuria grazie al singolo per fortuna, con cui raggiunge il primo posto. Il giovane cantautore, dal timbro graffiante e dalle ritmiche melodiche, è stato spesso associato ad artisti del calibro di Daniele Silvestri proprio per le sue caratteristiche canore.