Sting e Shaggy hanno presentato sul palcoscenico del Teatro Ariston del Festival di Sanremo 2018 la canzone Make me wait loro nuovo brano che fa parte di un album in uscita il prossimo 20 aprile. I due artisti hanno dominato il palcoscenico con grande personalità, dimostrando di essere al passo con i tempi e di essersi entrambi evoluti. Non è stato facile infatti per nessuno dei due accostarsi all’altro che vive un mondo copletamente diverso dal punto di vista musicale. E’ stata una sfida, l’ennesima di una lunghissima carriera dedicata completamente alla musica e alla sperimentazione. I due insieme funzionano nonostante ovviamente Sting non si sia portato a immergersi nello stile rap del giamaicano Shaggy e viceversa. C’è grande curiosità ora di vedere come i due hanno deciso di sviluppare un intero album che può presentare per entrambi delle complicazioni e rischia di essere ripetitivo se non sono state introdotte delle variazioni sul tema. (agg. di Matteo Fantozzi)
STING CANTA IN ITALIANO
Sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2018 Sting e Shaggy presentano il loro nuovo brano Don’t Make me wait. L’ex Police ha stupito tutti però presentandosi a cantare in un perfetto italiano di cui ricordiamo davvero pochi precedenti. La kermesse della musica italiana sa regalare emozioni anche come questa, vedere Sting cantare in italiano di certo non è una cosa da tutti i giorni. L’artista ha una maturità artistica incredibile e negli anni ha avuto la possibilità di imparare la sonorità di tutto il mondo, compreso lo stile del nostro paese. La canzone cantata da Sting in italiano è Muio per te ed è un omaggio a Zucchero. Sul palcoscenico Pierfrancesco Favino si presenta a parlare con lui e altrettanto dimostra preparazione dialogando con lui tranquillamente in inglese. Va ricordato che l’attore in questione ha recitato in America con artisti come Spike Lee. Sting cita anche altri cantanti italiani come Nek e Luciano Pavarotti.
PERCHÈ I DUE INSIEME?
Sting e Shaggy saranno protagonisti sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2018 in questa seconda serata. Sicuramente c’è grande attesa per loro con il web che si interroga sul motivo per cui si siano avvicinati due artisti molto diversi. Il Post titola per esempio: “Perché diavolo Sting canta con Shaggy?”. I due sicuramente vengono da un percorso artistico molto diverso ed è per entrambi una prova importante da sostenere. Insieme hanno composto un nuovo album che uscirà il prossimo 20 aprile. Il singolo Don’t make me wait anticipa come singolo 44/876 che porterà diversi esperimenti musicali e che metterà uno di fronte all’altro il rapper giamaicano di Kingston, ma naturalizzato americano, e il polistrumentista di Wallsend. Stasera potremo scoprire meglio questo duo che potremmo chiamare citando un film con Jack Lemmon ”La strana coppia”. (agg. di Matteo Fantozzi)
L’OMAGGIO A ZUCCHERO
Oggi al Festival di Sanremo faranno la loro comparsa due artisti dal calibro di Sting e Shaggy che renderanno omaggio all’Italia in due modi differenti. Il primo è quello classico: i due canteranno la canzone che stanno proponendo in questi giorni in radio, ossia “Don’t Make me wait” e, in più, faranno un omaggio a Zucchero con il brano ‘Muoio per te’. Sarà certamente una serata all’insegna della buona musica visto che, come tutti sanno, Sting è un vero e proprio maestro e Shaggy, dal canto suo, può dire la sua sul rap. Il duo effettivamente può sembrare strano, visto che appartengono a due generi musicali completamente diversi l’uno dall’altro, anche se confinanti. Shaggy e Sting, infatti, hanno deciso di incidere insime un nuovo album che riproponga sonorità tipiche della Giamaica, il che non è afftto nuovo per un cantante come Sting. L’ex Police, infatti, agli esordi amava intessere le sue canzoni di linee tipicamente raegge, fondendole poi con altri generi.
STING, ‘LA TOSCANA E’ IL MIO REGNO’
Come tutti sanno, Sting è da moltissimi anni un amante dell’Italia. Come tanti signorotti straneri, anche Sting circa 20 anni fa ha deciso di acquistare una proprietà qui in Italia, precisamente in Toscana, da adibire a vigneto. Il cantante ha avuto, per così dire, l’occhio lungo e ha deciso di iniziare a produrre il suo personalissimo vino. Racconta Sting a Il Corriere.it: “All’inizio le persone si avvicinavano al mio vino solo perché lo producevo io.Insomma, si, il vino veniva venduto perché c’era tanta curiosità intorno a questa mia seconda attività. Adesso però le cose sono radicalmente cambiate: le persone ora lo comprano perché è buono. Ci sono voluti tanti investimenti e molti soldi spesi ma adesso, finalmente, posso dire che siamo in attivo, l’azienda va molto bene.” Continua Sting: “Quest’anno abbiamo notevolmente abbassato la quantità dei nostri prodotti (il cantante, oltre al vino, produce anche olio e miele) ma semplicemente perché ci sono state delle difficoltà climatiche che hanno anticipato la raccolta annuale. In compenso, però, la qualità dei miei prodotti è altissima.”
‘FACCIO MOLTO SPORT’
A vederlo così, non sembrerebbe affatto che il cantante abbia la bellezza di 66 anni. Sting sembra sempre tonico e atletico e anche se sul volto i segni del tempo si notano, lo stesso non si può dire affatto del suo corpo. Sul palco l’ex Police sembra ancora un ragazzino: canta come trent’anni fa, si muove in maniera atletica e non sembra davvero avere 66 anni sulle spalle. E invece ci sono tutti. Ma come fa Sting a mantenersi in queso modo? La risposta è molto semplice: “Faccio tanto sport, esercizio fisico e sto molto attento a quello che mangio e alle quantità. Amo stare da solo e passeggiare. Ovunque io mi trovi, anche se sono in tour, cerco sempre un posto per camminare almeno una mezz’ora.
Per me camminare è fondamentale anche perché mi serve per meditare. La salute fisica è importantissima per l’essere umano.” Nulla di trascendentale, dunque, ma una ricetta molto semplice: fare tanto sport, mangiare sano e meditare, appunto. E i risultati, a vedere Sting, sono davvero straordinari. Shaggy, di molti anni più giovane di lui, sarà in grado di reggere il confronto con l’ex Police?