Davide Silvestri, il biondo protagonista di tante fiction di successo come “Vivere”, “Fratelli Benvenuti” “Don Matteo” e “Squadra mobile” oltre che concorrente della prima edizione dell’”Isola dei famosi” racconta, in esclusiva al settimanale Spy (in edicola da venerdì 9 febbraio) perché abbia deciso di prendersi una pausa da tv e cinema per dedicarsi a produrre birra artigianale, impresa nella quale è affiancato da un socio d’eccezione, il cantante Kekko Silvestre, leader dei Modà: “Ho capito che fare l’attore non poteva durare tutta la vita… avevo bisogno di realizzarmi in un altro modo. Sono sempre stato appassionato di birra, come di cucina, così un giorno mi sono detto: “Perché non mi faccio una birra tutta mia?”. Ci ho creduto, ho lavorato sodo, e mio cugino Kekko, che è molto simile a me, mi ha seguito quasi subito. Oggi la nostra birra è una realtà”. Kekko Silvestre ha dedicato al cugino attore, Volevo Dirti, contenuto nell’album Ti amo veramente, canzone scritta prima che l’attore partisse per l’Isola dei Famosi (la sua partecipazione al reality di Rai2 risale ormai al non troppo lontano 2003 dove si classifico’ quarto dietro a Walter Nudo, Giada De Blanck e Adriano Pappalardo).
DAVIDE SILVESTRI E KEKKO SILVESTRE CUGINI DI PRIMO GRADO
Il legame tra Kekko Silvestre e Davide Silvestri è assai speciale: “Io e Kekko siamo cugini di primo grado”, spiega Silvestri a Spy, “anche se io di cognome faccio Silvestri e lui Silvestre. C’è stato un errore all’anagrafe e così mio padre e altri otto fratelli hanno come finale la “i”, mentre il padre di Kekko con un altro mio zio hanno la “e”. Ma poco cambia, perché io e Kekko siamo legatissimi. E infatti è anche mio socio per la produzione della birra che abbiamo chiamato “Lira”. Abbiamo scelto questo nome perché pensavamo a qualcosa di italiano che ci rimandasse nell’immediato al nostro Paese, ma anche allo stare bene, allora è venuto alla mente il detto “Come si stava bene quando c’era la lira””. I due artisti, quindi, hanno immediatamente pensato a lavorare assieme su questo ambizioso progetto imprenditoriale, destinato a diventare un grande successo: “Un nome facile che tutti conoscono e che ricorda anche un periodo di benessere. Poi abbiamo lavorato sull’immagine e anche lì abbiamo attinto dalla vecchia moneta. La birra Ambrata, con l’etichetta color bronzo, si chiama Cornucopia perché riprende il simbolo che c’è sulla moneta da 1 lira. La Ipa, color argento, si chiama Agricoltore perché riprende il contadino raffigurato sulla moneta da 2 lire. Quest’anno aggiungeremo anche la Blonde Ale, etichetta oro, che chiameremo Delfino, che sta sulla moneta da 5 Lire. E poi su ogni bottiglia ci siamo anche io e Kekko”.