Diodato e Roy Paci sono stati i decimi Big in gara ad esibirsi durante la gara dei duetti che si è svolta durante la quarta serata del Festival di Sanremo, in onda su Rai 1. Il cantautore tarantino e il trombettista siciliano hanno condiviso il palco del Teatro Ariston di Sanremo con il rapper e cantautore Ghemon. Prima della loro esibizione, Michelle Hunziker ha annunciato al pubblico che Diodato e Roy Paci hanno lasciato totalmente carta bianca a Ghemon. La versione di Adesso, il brano con cui Diodato e Roy Paci sono in gara al Festival, che il pubblico del Teatro Ariston e gli spettatori di Rai 1 hanno ascoltato questa sera, infatti, presentava una strofa totalmente inedita, scritta e interpretata ovviamente da Ghemon. Adesso si è confermata, anche in questa nuova veste, una delle canzoni più riuscite del Festival. Prima dell’esibizione, in un’intervista rilasciata a Il Giornale di Sicilia, Diodato e Roy Paci hanno parlato con entusiasmo di questa collaborazione: “Il duetto con Ghemon, che conosciamo da tanto tempo, è una cosa che ci piace tantissimo. Non vediamo l’ora”. (Aggiornamento di Fabio Morasca)



DIODATO E ROY PACI: DUETTO CON GHEMON

Diodato e Roy Paci accoglieranno sul palco del Festival di Sanremo 2018 uno dei grandi artisti rap degli ultimi tempi: Ghemon. Il cantautore di Avellino conosce Diodato da alcuni anni, grazie a un Festival promosso dagli Afterhours di Manuel Agnelli, ma la sua ammirazione per il collega risale a molto tempo prima. Come ha sottolineato di recente a Tv Zap, per Ghemon sarà un vero e proprio onore cantare “Adesso”, il brano con cui Diodato e Roy Paci cercano di conquistare il primo posto nella classifica di Sanremo 2018. Ghemon del resto sembra aver fatto già proprio il significato del brano dei due artisti, quell’invito a vivere appieno il momento presente senza adottare la strada della rinuncia. Il cantautore infatti crede di essersi privato spesso di occasioni speciali a causa delle sue insicurezze e fragilità, proprie del resto di tutto il genere umano. Anche nella serata duetti, alla tromba di Roy Paci si uniranno altri due strumenti, i due ottoni e il tamburo che sono già intervenuti nel corso della kermesse.



UNA STROFA IN PIÙ PER IL RAPPER DI AVELLINO

L’entrata in scena di Ghemon al Festival di Sanremo 2018 al fianco di Roy Paci e Diodato permetterà al brano dei due artisti di arricchirsi di una strofa. Il rapper di Avellino ha infatti scelto di inserire nel testo dei due colleghi una strofa scritta di suo pugno, una sorta di firma che renderà ancora più unico un testo profondo e di notevole qualità. Una decisione che non stupisce se si pensa alla natura di cantautori dei tre artisti, alla scelta di non impersonare il ruolo di soli interpreti ma di veri e propri creatori. Per adesso Roy Paci e Diodato sono soddisfatti del fatto che la loro canzone sia piaciuta a molti, lodata dalla critica per la sua completezza. Secondo i bookmakers, i due concorrenti tuttavia hanno ben poche speranze di poter conquistare la prima posizione, dato che sia Sisal che Snai li annoverano con una quota di 40 punti. La prima serata li ha visti invece finire in zona rossa grazie al verdetto della giuria demoscopia, per poi salire fino alla blu con il voto della sala stampa, annunciato nel corso della seconda serata del concorso canoro.



LIBRO BIOGRAFICO PER IL RAPPER

Giovanni Luca Picariello, conosciuto come Ghemon, si prepara a diversi mesi di successo. Oltre a salire sul palco del Festival di Sanremo 2018 per duettare con i due amici e colleghi Diodato e Roy Paci, il cantautore ha infatti in cantiere il suo libro biografico. In un’intervista a Radio 105, Ghemon ha infatti sottolineato di aver realizzato la scrittura del suo testo durante il suo ultimo tour, raccogliendo storie personali, episodi felici e difficili che ha vissuto nel corso della sua vita. Il prossimo 24 marzo, Ghemon presenterà inoltre a Napoli il suo ultimo disco, dal titolo Mezzanotte, che ha pubblicato lo scorso settembre. Un disco importante, se solo si considera che il cantautore è rimasto in silenzio musicale per tre anni e che rappresenta una sua riflessione sul proprio vissuto interiore, oltre che sulla qualità della sua carriera. Le tracce del disco, successivo al suo Orchidee, raggiungono infatti l’ascoltatore in tutta la sua pienezza, mettendo in mostra la riflessione interiore dell’artista di Avellino e della base comune del dolore.