Il regista Gabriele Muccino, sarà nella Giuria degli Esperti al 68° Festival di Sanremo. Con lui altri sette grandi nomi della musica e dello spettacolo, come Pino Donaggio, presidente di giuria, Giovanni Allevi, Serena Autieri, Milly Carlucci che con il loro giudizio di qualità contribuiranno a decretare il vincitore del Festival sia nella categoria Nuove Proposte che nella Sezione Campioni. Per Gabriele Muccino, un gradito ritorno all’Ariston dopo che nella prima serata del Festival è stato ospite di Claudio Baglioni insieme a tutto il cast del film A casa tutti bene nelle sale italiane a partire dal prossimo 14 febbraio. Tuttavia dopo la sua partecipazione non sono mancati alcuni malumori, esternati durante la consueta conferenza stampa a Michelle Hunziker, che da sempre si batte con la sua associazione contro le molestie sulle donne. Proprio alla Hunziker è stata rivolta una domanda su questa ospitata, per un regista che è stato accusato di molestie. Michelle Hunziker dal canto suo ha così risposto: “Assolutamente no. Lui è stato accusato ma non penso abbia subito alcun tipo di processo. Mi dispiace perchè non sono proprio informata sui fatti, non mi sono posta neanche il problema perchè non si può accusare una persona così. Noi abbiamo molte donne che assistiamo anche da un punto di vista legale“. Pierfrancesco Favino è intervenuto spiegando meglio la vicenda: “Da un punto di vista umano, intervengo dicendo che c’è una azione legale che non ha ancora portato a una conferma di quanto detto. Prima di pensare che uno è un mostro e un aggressore forse è il caso che questo venga comprovato”.



GABRIELE MUCCINO: “IL SUCCESSO È INCONTRARE LA BURRASCA”

Nonostante queste polemiche delle ultime ore, siamo certi che Gabriele Muccino saprà essere un giurato imparziale e di qualità proprio come gli è stato chiesto. Tuttavia in una recente intervista rilasciata a Vanity Fair Gabriele Muccino ha fatto una sorta di bilancio della sua vita, ammettendo di aver trascorso alcuni momenti no, frutto di una forte depressione spiegando anche cosa rappresenta per lui il successo: “Incontrare la burrasca perché successo e visibilità trasformano le dinamiche in modo folle, anche all’interno della famiglia. Alterano il senso delle proporzioni e fanno perdere la rotta a tutti. A chi ti guarda, a chi proietta su di te l’immagine a cui dovresti somigliare, a chi ti vuole bene e ovviamente anche a te. Alla fine, non sei più tu. Diventi qualcun altro”. Nella stessa intervista ha però ammesso di non avere rimpianti, ne covare rancori: “No, non ho quella natura, non mi appartiene. Risentimento e rancori sono inutili e corrosivi. Diversa è la rabbia che è anche un bel sentimento. Arrabbiarsi a volte è una necessità, anche artistica”.

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