Su Rai3 va in onda il film di Mario Martone “Il giovane favoloso” su Giacomo Leopardi. “È essenzialmente un ribelle, un uomo nato alla fine del Settecento quasi per caso poiché il suo pensiero era un pensiero mobile, che non apparteneva al suo tempo: ha una natura antica che però sa guardare molto in avanti. Tutto quello che scrive Leopardi è autobiografico. È un poeta che parla a chiunque senta l’urgenza di rompere le gabbie che dall’adolescenza in avanti tutti noi percepiamo intorno: la famiglia, la scuola, la politica, la società, la cultura”, ha detto il regista a Repubblica parlando del “suo” Leopardi. Il poeta di Recanati è interpretato da Elio Germano: “Ho cercato di non pensare di essere un attore che recita una poesia, ma di immaginare di essere la persona che li ha scritti. Mi sono immedesimato in un Leopardi che li stava rileggendo, li provava per vedere se funzionavano”, ha detto l’altro commentando la scena finale in cui Leopardi scrive “La ginestra”. E ha aggiunto: “La mia grande fortuna è stata che ho avuto un grande sceneggiatore. Ogni battuta che pronuncio nel film proviene dai suoi scritti: lettere, poesie o saggi. Una cosa folle per un attore al cinema, ma un grandissimo regalo”. Il film “Il giovane favoloso”, clicca qui per vedere il trailer, andrà in onda su Rai 3 a partire delle 21.15 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui.



CURIOSITÀ SULLA PRODUZIONE DEL FILM E I PREMI

La pellicola Il giovane favoloso è stata affidata alla regia e alla sceneggiatura di Mario Martone nel 2014 e viene trasmessa nella prima serata di oggi su Rai 3. La produzione del film è stata curata da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra mentre la casa di produzione che ha finanziato il progetto sono la Palomar e la Rai Cinema, la distribuzione del film nel nostro Paese è stata getsita dall’azienda 01 Distribution e la direzione della fotografia è stata assegnata a Renato Berta. Il montaggio del film è stato realizzato da Jacopo Quadri con le musiche della colonna sonora che sono state scritte da Sascha Ring e con la scenografia di Giancarlo Muselli. La pellicola è stata realizzata in Italia e la sua durata si estende per 145 minuti. Film prodotto grazie alla collaborazione e al sostentamento economico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che riscosse alla sua uscita un notevole successo soprattutto tra la critica cinematografica. In tale contesto da segnalare la vincita di ben cinque David di Donatello, riconoscimenti ottenuti a fronte delle quattordici nomination ottenute nell’importante rassegna cinematografica. Il regista cercò di girare le scene principali nei luoghi ove realmente visse Giacomo Leopardo, per questo motivo molte delle location sono state individuate all’interno delle mura cittadine di Recanati. La pellicola nonostante il successo tra gli addetti ai lavori non riuscì ad essere apprezzato ai botteghini, con gli incassi che furono leggermente al di sotto della spesa effettuata per la realizzazione della pellicola.



NEL CAST ELIO GERMANO

Il giovane favoloso, il film in onda su Rai 3 oggi, venerdì 9 febbraio 2018 alle ore 21.15. Una pellicola drammatica che è stata prodotta in Italia nel 2014 e ha visto le sale cinematografiche grazie ad una collaborazione tra Palomar e Rai Cinema, case di produzione che hanno affidato a Mario Martone la direzione dei lavori. Lo stesso Martone ha creato la sceneggiatura di una pellicola ascrivibile al genere autobiografico con connotazioni storiche, pellicola che vede nel cast attori del calibro di Elio Germano e Michele Riondino. Molto belle le musiche composte e dirette da Sascha Ring per un film che è stato distribuito nel nostro paese dalla 01 Distribution. Ma ecco nel dettaglio la trama del film.



IL GIOVANE FAVOLOSO, LA TRAMA DEL FILM

La pellicola attenziona in maniera particolareggiata la vita di Giacomo Leopardi, soffermandosi sull’adolescenza di quello che poi diventò uno degli scrittori più famosi del bel paese. Il giovane Giacomo vive nella sua casa di Recanati, e ha un rapporto conflittuale con l’arcigno padre Monaldo, un uomo che si ispira ai principi patriarcali. Giacomo cerca in tutti i modi di fuggire da quell’ambiente retrogrado e chiuso a livello intellettuale, e ha i pochi momenti di evasione quando intrattiene un fitto rapporto epistolare con un suo caro amico, Pietro Giordano. La trama porta lo spettatore nell’angoscia che il giovane prova alla morte della figlia del cocchiere, la ragazza Teresa Fattorini, turba cosi tanto Giacomo che dieci anni dopo dedica ad essa la famosa e immortale poesia A Silvia. Leopardi riuscirà a fuggire all’ossessiva attenzione del padre nel momento in cui compie ventiquattro anni, da Recanati Giacomo si trasferisce a Firenze, qui conosce quello che poi diventerà uno dei suoi migliori amici, Antonio Ranieri. Con Ranieri Leopardi divide non solo l’alloggio ma anche le difficoltà che il trasferimento porta con se. Come se non bastasse l’angoscia del giovane viene esasperato dal sentimento, non ricambiato, che prova per un’aristocratica dai modi cortesi, la nobildonna che risponde al nome di Fanny Targioni Tozzetti. Fanny non fa nulla per allontanare Giacomo, ma allo stesso tempo non scoraggia neppure Ranieri, dando vita di fatto ad un chiacchierato triangolo amoroso, che all’epoca porta un po’ di vivacità nei salotti sonnacchiosi e noiosi della Firenze di quell’epoca. Giacomo dopo qualche anno si trasferisce nuovamente, prima a Roma e poi a Napoli. La sua vita che una volta scorreva senza problemi economici adesso è piena di difficoltà, con la sola vicinanza di Ranieri e della sorella Paolina. I due, che di fatto sono i veri amici di un Leopardi sempre più sofferente, promettono allo scrittore di vegliare sulla sua attività letteraria, e accompagnano il poeta nella strada tracciata dalle sue cattive condizioni fisiche. I tre allo scoppio del colera si trasferiscono in una villa sulle pendici del Vesuvio, una villa che vedrà gli ultimi giorni di vita dello scrittore, che trova però la forza tra quelle mura di comporre la splendida opera conosciuta successivamente con il titolo: Le ginestre.